Quando si viaggia sulle autostrade o lungo le strade spesso si notano scritte sui muri o quel che resta di brandelli di stoffa bianca, inneggianti a denunce sociali, lotte di classe, ma sopratutto ad un amore. Sia che sia perduto o che durerà per sempre, auspicato, sublimato, desiderato.
Dimostrazioni d’affetto per una persona che si ama, che si è persa, che si vuole.
Come la scritta – e non è bastato un solo pezzo di stoffa – che qualcuno ha lasciato sul curvone che sovrastra Capo d’Orlando.
Sicuro che il soggetto di quelle attenzioni da lì sarebbe transitato.
Una scritta, nel mondo del digitale e dei social network, che ha quasi l’odore della pellicole d’altri tempi, che esprime la forza di un sentimento, speriamo davvero vero, e che non teme il tempo.
Un messaggio che da una grande forza emotiva.
Nell’era degli sms, di skype, facebook e quant’altro, ci piace pensare che c’è ancora chi ha voglia di esprimere l’amore così.
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