Fonte AGI
Si continua a scavare nel fango a Giampilieri Superiore e Scaletta Zanclea, a pochi chilometri da Messina, dove si cercano ancora oltre 30 dispersi nell’alluvione che ha spazzato le due vallate. Almeno 20 i morti, ma col passare delle ore diminuiscono le possibilita’ di ritrovare persone ancora in vita.
I soccorritori hanno lavorato, per quanto possibile anche durante la notte in condizioni di estrema difficolta’. I circa 400 sfollati hanno trascorso la notte negli alberghi dove sono stati ospitati dalla Protezione Civile.
Anche Altolia, l’ultima delle frazioni di Messina ancora isolata dopo l’alluvione, e’ stata nella notte dai soccorritori che dopo un durissimo lavoro sono riusciti ad aprire un varco nella frana staccatasi sopra Giampilieri. Nella tarda serata di ieri Protezione civile, Croce Rossa e vigili del fuoco erano gia’ arrivati a Molino e consegnato acqua e medicine agli abitanti. Ad Altolia vivono circa 200 persone che non avevano potuto lasciare il borgo per il crollo del ponte che rappresentava l’unica via di accesso.ÂÂ
Molte delle cooperative che si occupano dei servizi sociali a Messina stanno organizzando un servizio di assistenza psicologica per le centinaia di persone sfollate dopo l’alluvione e per le famiglie delle vittime e dei dispersi. Gli operatori sono stati inviati sia negli alberghi dove sono stati accolti quanti sono rimasti senza casa, sia nelle abitazioni dei familiari dei dispersi a Giampilieri e a Scaletta Zanclea, e dei morti accertati. Intanto ancora numerosi abitanti delle zone colpite dal disastro sono bloccati a Messina per l’impraticabilita’ delle strade per raggiungere la zona Sud della citta’ e Comuni vicini.
Recuperato a Giamplieri superiore cadavere di giovane donna
Il cadavere di una giovane donna e’ stato recuperato dai soccorritori tra le macerie e il fango di Giamplieri Superiore, la frazione di Messina piu’ colpita dall’alluvione. Il corpo e’ stato rinvenuto in Rizza, dove la ragazza probabilmente camminava quando e’ stata travolta dall’onda di acqua e fango. Si sta verificando se la donna sia la commessa della farmacia del borgo, che e’ nell’elenco dei dispersi. Se questo fosse confermato, la donna era incinta.
Si scava con le mani per cercare due anziani
Si scava con le mani a Scaletta Zanclea per tirare fuori dalle macerie della loro casa incvestita dall’alluvione due anziani coniugi. “La casa si e’ sgretolata e al momento e’ sotto tre metri di fango”, ha spiegato Daniele Stante, a capo delle due squadre di vigili del fuoco di Catania e di Siracusa assegnate a questa zona. “Stiamo aspettando -ha aggiunto- che la ruspa piu’ grande rimuova almeno un metro di fango e detriti per permettere il passaggio delle pale piu’ piccole, le uniche in grado di scavare sotto le macerie di una casa evitando che le abitazioni accanto cedano”.
A pochi metri da dove si scava la figlia dei due anziani aspetta in lacrime di avere notizie, anche se i soccorritori le hanno gia’ prospettato il peggio. La casa crollata e le due al suo fianco, al momento pericolanti, sono state travolte dall’ondata di acqua, fango e detriti scesa dalla collina. Le costruzione poggiano sul canalone naturale di scorrimento dell’acqua piovana.
Ruspe sulla statale e ferrovia ancora bloccate
Ruspe ancora al lavoro sulla statale 114 che collega Messina alla frazioni alluvionata di Giampilieri Superiore e a Scaletta Zanclea. Il transito e’ bloccato a Santo Stefano Briga, circa sei chilometri prima di Scaletta. Passano solo mezzi di soccorso e abitanti. Quasi davanti a ogni casa la gente con le pale scava nel fango per ripulire le cantine e i marciapiedi davanti a negozi e abitazioni. All’altezza di Briga Marina le macchine parcheggiate sono ancora immerse in diversi centimetri di fango. Pale meccaniche in azione che sulla linea ferroviaria Messina-Catania, dove tra Briga e Giampilieri sono caduti dalla collina diversi macigni e la furia dell’acqua ha trascinato pezzi d’albero e detriti. Il transito dei treni resta dunque interrotto. A margine dei binari a Scaletta i vigili del fuoco stanno mettendo in sicurezza un edificio che ha ceduto il peso dell’onda di fango e minaccia di crollare. Gli abitanti sono stati allontanati, dopo aver raccolto in fretta il necessario nelle loro case.
Procura nomina perito per autopsie
La Procura della Repubblica di Messina, che ha aperto un’inchiesta sull’alluvione per l’ipotesi di disastro colposo, ha nominato il perito che eseguira’ le autopsie sui corpi delle vittime. Diciotto quelle finore recuperate. Sara’ il medico legale Fabrizio Perri compiere l’esame. L’incarico gli e’ stato affidato dal sostituto procuratore Francesca Ciranna, titolare del fascicolo, che ha disposto solo l’esame autoptico sulle salme recuperate. Il consulente della Procura iniziera’ immediatamente il suo compito. Le salme recuperate a Giamplieri sono nelle camere mortuarie del Policlinico mentre quelle ritrovate a Scaletta sono state composte all’ospedale “Papardo”.
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