La Statale 113 continua a essere un incubo per gli automobilisti, nella tratta Gioiosa\Patti con un’altra giornata infernale vissuta ieri tra lunghe code e difficoltà di viabilità.
Nonostante l’assenza dei mezzi pesanti, gli automobilisti hanno dovuto affrontare quasi due ore di coda tra Brolo e Patti, questo nel tardo pomeriggio. La situazione ha reso impossibile il passaggio dei mezzi di soccorso, con sirene spiegate e veicoli in panne, aggravando ulteriormente il caos.
Le problematiche sulla Statale sono il risultato del blocco della viabilità sull’autostrada A20, causato dall’incendio dello scorso 5 settembre nella galleria Calavà aggravato dai lavori a San Giorgio su un ponte che implicano l’attraverso del borgo marinaro.
I lavori di ripristino, attualmente in corso, sull’autostrada mirano a garantire la sicurezza della struttura di una galleria e a ripristinare la normale circolazione.
Filippo Nasca, presidente del Consorzio Autostrade Siciliane, ha annunciato che i lavori dovrebbero concludersi entro la fine di ottobre, consentendo una riapertura parziale delle corsie che potrebbe alleviare i disagi che i pendolari stanno affrontando ormai da settimane.
Come evidenziato il traffico deviato sulla Statale 113 subisce pesanti rallentamenti anche a causa dei lavori in corso sul ponte di San Giorgio, che creano ulteriori difficoltà.
Calogero Fazio, responsabile dell’ufficio stampa dell’ANAS, riportando alcuni note dei tecnici del Gruppo, aveva evidenziato che questi interventi termineranno entro dicembre, ma nel frattempo non sono previste soluzioni alternative per migliorare la gestione del traffico.
La proposta di introdurre del personale per regolare il flusso a senso alternato nella galleria Calavà, avanzata anche dal comandante dei Vigili di Gioiosa Marea Michele Ricciardi, è stata bocciata, lasciando la gestione del traffico ai semafori.
Le dichiarazioni di Filippo Nasca, ribalzate sui social dopo l’intervista a Canale Sicilia, hanno suscitato un dibattito, evidenziando la fragilità della rete viaria locale e la mancanza di manutenzione delle infrastrutture negli ultimi 40 anni.
Nasca ha sottolineato che i lavori in corso erano inevitabili per garantire la sicurezza della circolazione, data l’età della galleria Calavà, aperta nel 1978, ma bisogna dire che il deterioramento degli impianti di sicurezza antincendio e delle colonnine di soccorso lungo l’autostrada Messina-Palermo è roba datata, aggiungendo che l’autostrada oggi vanta quasi il record di duecento km da un’area di servizio all’altra per poter fare benzina – da Messina a Palermo – quasi da pista africana e un qualità di servizi igienici, in alcune aree di servizio, da bollino nero.
Il presidente del Consorzio ha precisato che le attuali limitazioni alla circolazione sono il frutto di un accordo raggiunto in prefettura tra le autorità locali, l’ANAS e i comuni interessati per gestire al meglio una situazione complessa e delicata ed ha inoltre annunciato l’apertura di un tavolo tecnico nel comune di Gioiosa Marea per discutere l’ipotesi di costruire un nuovo svincolo, che potrebbe rappresentare una soluzione a lungo termine per migliorare la viabilità nella zona.
Tuttavia, ha invitato i cittadini a non farsi illusioni, considerando che i lavori previsti richiederanno tempo e risorse. Il finanziamento già stanziato di 24 milioni di euro permetterà l’avvio di interventi più importanti, ma Nasca ha suggerito che si dovrebbe iniziare a considerare la costruzione di una terza galleria di servizio, che potrebbe ridurre in futuro i disagi per i pendolari e l’economia del territorio.
La situazione resta dunque critica, con il traffico locale gravemente compromesso e i cittadini che continuano a chiedere soluzioni urgenti per ripristinare una viabilità sostenibile nella zona, incrociando le dite che nel frattempo l’emergenza non diventi tragedia.
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