DON VINCENZO – Spirito indipendente, innato senso dell’imprenditoria, quella fatta in casa, una storia, la sua, che sembra il cliché di tanti film di successo

Vincenzo Agnello oggi avrebbe avuto 86 anni, morì dieci anni fa. 

Una vita dedicata al lavoro, a costruire posti di lavoro, a fare impresa, in tempi non sospetti, praticamente senza scuole importanti alle spalle, men che mai lauree nè in ingegneria nè in marketing strategico, ma semplicemente quelle acquisite sulla”la strada e nella la vita”. Ponto a tenere “in grembo” una classe di geometri e capo-cantieri che poi avrebbero continuato a far “impresa” a Brolo e dintorni. Era la fine degli anni ’50 quando iscrisse al registro delle imprese edili di Messina la sua prima azienda, trasformandola infine in una spa,  arrivando poi ad avere oltre 700 dipendenti, cambiando le sorti di tanti famiglie, la fisionomia politica del paese, il suo sviluppo urbanistico.

76 anni dedicati al lavoro.

“Un esempio per tutti”, così lo definì in un messaggio l´amministrazione comunale, festeggiando il suo compleanno il 5 agosto del 2008.

E non aveva torto.

“Don Vincenzo” come tutti lo chiamavano è stato l’uomo che più di tutti, a cavallo degli anni settanta e ottanta, ma forse da sempre, ha incarnato la figura dell’imprenditoria brolese, quella legata al territorio, dall’aria bonaria e senza arroganze. In maniera semplice come lo era lui.

In un gesto, quegli auguri, sintetizzavano l’apprezzamento, la stima che si raccoglieva, da parte di un intera comunità estesa anche oltre i confini di Brolo, intorno a questo uomo-simbolo.

A dieci anni dalla sua morte, la sera del 20 ottobre 2008, a Brolo si pensa a dedicargli una piazza, grazie all’impegno di Marisa Briguglio, sua nipote, assessore, che in questi anni ha raccolto testimonianze, documenti, atti. Una cosa, quest’intitolazione,  promessa anche nei comizi elettorali recenti. Quindi avvertita e ritenuta giusta da molti. Un gesto importante, necessario, a memoria e per la memoria di un paese che spesso l’ha corta, che dimentica facilmente anche quando non dovrebbe.

La storia di Vincenzo Agnello è una storia, che sembra il cliché di un film di successo.

Venuto praticamente dal nulla, trasforma la forza delle sue braccia, la tenacia e la caparbietà che l’hanno contraddistinto sempre,  in un’impresa che nel momento clou, all’apice della sua espansione, negli anni ottanta, anche con la realizzazione “dell’impianto” – tra cave  e asfalti – da lavoro a 700 operai, a tecnici a professionisti e che genera un indotto vastissimo.

Crea quel benessere che porta Brolo su una pista di lancio dalla quale ancora oggi raccoglie successi.

Uno sviluppo rapido, imperioso che si aggancia e viene affiancato da quello portato allora dall’arrivo dei cantieri autostradali.

Una crescita che ammanta Brolo, e che cambia, se ne voglia o meno, nel bene e nel male, sopratutto sotto il profilo urbanistico – il volto del paese.

Era grande la voglia di costruirsi una casa e ora c’erano soldi e stipendi per farlo e Brolo si espanse. E lo fece in maniera confusa, arruffata, e oggi ne paga le conseguenze. Ma erano quelli i tempi.

E poi Vincenzo Agnello forma, nel suo studio tecnico di via Giuseppe Baudo –  il primo che poi trasferì in in quello nuovo, al primo piano dei nuovi palazzi costruiti lungo la via Alcide De Gasperi –  una generazione di geometri e tecnici, che daranno vita a nuove imprese, e che creano ancora nuovo lavoro, economia e nuove prospettive occupazionali in questo pezzo dei Nebrodi.

Di fatto con Vincenzo Angello a Brolo nasce la cultura del far impresa.

E cresce questa voglia su un terreno fertile di ambizioni e professionalità, basti pensare ai vari Ricciardello, vecchi e nuovi, ad altri Agnello, ai Giuffrè, ai Bonina, e poi i Pizzino, gli Ziino e quindi i Maniaci, i Traviglia, i Laccoto, i Giuliano, i La Rosa. Una lista lunghissima che face di Brolo – negli anni novanta – con oltre 300 aziende iscritta nella lista delle Imprese Edili un paese da record.

Con lui si passa dalla manicola alla betoniera, si impiantano cantieri edili in mezza Sicilia, si scoprono gli Assessorarti di Palermo, si crea reddito, si progetta e si realizzano opere importanti, anche facendo incavolare gli ambientalisti per i lavori nelle fiumare o per le scorrimento, di sicuro valore sociale ma di grande impatto ambientale.

“Don”” Vincenzo nasce a Jannello nell’agosto del 1932.

Una contrada che guarda il paese dalla collina. Povera come lo era il paese in mano agli agrari, collassato dalla malaria, tra le due guerre.

Sembra un destino ma in quella frazione si genera una fucina di nuovi imprenditori.

Calzolaio suo padre, casalinga la madre, altri 4 fratelli più piccoli in casa, tre sorella e Filippo l’altro maschio della famiglia, per Vincenzo, già da piccolo, è il tempo del lavorare.

Caparbio, deciso, risoluto, anche se mingherlino, da giovanissimo va a bottega dai “mastri” di Brolo e la sua indomita voglia di provvedere agli altri, primi fra tutti i suoi famigliari, lo porta a non fermarsi mai, neanche quando a 22 anni, viene sbalzato dalla bicicletta, mentre andava al lavoro, da una vettura.

6 mesi in opedale, il suo corpo spezzato da diverse fratture, poi una pesante riabilitazione, ma non basta. Lui non perde il sorriso, torna a lavorare, anzi mette su famiglia, sposando al cugina, la signora Rosa, la compagna per tutta la vita.

Arrivano i figli, tre, Maria e Nino e Saro, il più grande.

Era il 1057, Vincenzo, che in motocicletta andava a lavorare presso un’impresa edile di Fondachelli Fantina, tornando a casa solo nei fine settimana, e non sempre, decide, proprio con l’arrivo del primo figlio, che la famiglia va al primo posto. Sopra tutto e tutti. Una scelta fatta per tutta la vita. In quest’ottica, quindi alza il tiro, e inizia a lavorare per conto suo.

In via Trento apre un piccolo studio tecnico, è serio, simpatico, battuta pronta, per lui tutto si conclude con una stretta di mano; diventa punto di riferimento per molti e nel 1959 l’Agnello divetta ditta iscrivendosi al registro delle imprese edili di Messina.

Coinvolge così il padre, il suocero, i cugini, uno stuolo di parenti, anche giovanissimi, e sopratutto il cognato, Saro, in una società indissolubile fino alla fine, condividendo ogni passaggio, sia i traguardi che i tracolli e le difficoltà, dell’azienda.

L’impresa assume il carattere di grande famiglia, che non abbandonerà mai.

Di fatto anche chi veniva a lavorare da Brolo – don Vincenzo difficilmente diceva di no e spessa raccoglieva anche i vari figliol prologhi che erano andati via – da Cinisi, come Peter, da Messina o dall’entroterra nebroideo, chi direttamente o chi indirettamente come consulenti e professionisti aggregati, dalla Calabria, come giovani avvocati del tempo. Tutti si sentivano in famiglia, ritrovandosi nella grandi feste di Natale a brindare e gustare i primi panettoni imbottiti di panna e gelato, che arrivavano dalla città, offerti con gli auguri e la busta di fine anno.  Oppure d’estate nella casetta di Iannello, dove la signora Rosina dispensava grandi fette di carne arrostita, come merenda, agli amici del figlio Saro adolescenti e scatenati.

Vincenzo Agnello acquistò, negli anni ’60 una seicento multipla e spesso la si vedeva posteggiata sulla provinciale che da Ponte Naso portava a Singara, da Bontempo, alloro poco meno di una trattoria, per festeggiare con un pranzo, tra amici e collaboratori, l’arrivo di un nuovo lavoro.

Era il tempo in cui, anche a tavola,  si consolidavano amicizie, rapporti di lavoro, di stima, di collaborazioni.

Coincidenza,  con l’arrivo della seconda figlia, Maria, nel 1960, arriva anche il primo grande lavoro esterno. 10 milioni di lire del tempo, ad Alì Marina. Un buon segnale d’augurio. E don Vincenzo raccontò dell’episodio per tutta la vita.

Arrivavarono altri appalti e nuovi lavori, così, coincidendo nel 1962, la nascita del terzo figlio, Nino, Vincenzo si trasferisce da Jannello a Brolo, dove aveva eretto un palazzo a sette piani.

Il primo, quasi a gareggiare con quelli dei Giuffrè che li costruivano lungo la via Libertà.

Brolo cambiava, cresceva anche così, senza piano urbanistico nè quello regolatore… altri tempi.

Vincenzo fa casa al primo piano, davanti al panificio di Luciano Gaglio, proprio sopra, lo studio tecnico, dove già lavorava –  e l’ha fatto da sempre – la signorina Rita, mentre  nelle altre stanze, tra tavoli da disegno, grafus e il tipico odore dell’ammoniaca utilizzata per sviluppare le prime fotocopie dei tanti progetti, i vari Giuseppe, Rocco, Pippo, Salvatore, Michele, Peppino, Tanino, Carmelo, Nino, Tindaro, Vincenzo e Calogero – geometri, architetti, ingegneri, capocantieri del tempo – si facevano le ossa e lavorando facevano grande l’impresa considerata “di tutti” e che si allargava, giorno dopo giorno, tra depositi, garaces e officine sino alla realizzazione del “capannone”, la grande area nata per ospitare mezzi, silos per il cemento, betoniere e attrezzature sorta nella nuova zona d’espansione industriale di Brolo, sotto l’area della stazione (altro errore di destinazione di uno spazio che poteva essere ben altro. Errore da addebitare alle scelte scellerate e ignoranti della politica del tempo e che si rifecero anche dopo sino alla destinazione, miope e a-culturale –  di deposito della “munnizza” degli spazi  dell’ex scalo ferroviario, che poteva – e che potrebbe –  essere ben altro).

Ma tornando alla figura di Vincenzo Agnello, lui sa costruire rapporti anche con la politica.

Conosce onorevoli, assessori regionali, tanti sindaci ed è notissima la sua amicizia con Pino Merlino, e poi deputati e funzionari. Anche se democristiano, non ha nè correnti, nè vincoli. Osserva, ascolta, in maniera trasversale, quando può aiuta e dispone ma nel contempo non c’è porta dove lui bussa che non si apra. E’ la sua forza.

Fa politica anche a Brolo, in rotta con la Dc statica del tempo ed è la linfa vitale della “Spiga”. Di fatto innesca, on la sua forza elettorale, la rivoluzione politico-amministrativa del tempo creando le fortune di nuovi politici, degli allora giovani che si avviano alla politica, e tra i tanti anche Nino Ricciardello, suo genero, che aveva sposato Maria, la figlia e determina gli assetti\alleanze che gestiranno Brolo da lì in futuro.

La sua casa rimane aperta a tutti, ospita anche Francesco D’Ascola, pittore importante che viveva a Palermo, messinese di residenza, calabrese di nascita, che colora con i suoi quadri le pareti della nuova casa di va Libertà.

Arrivano gli acciacchi fisici, all’improvviso, il cuore gli dice che non può sostenere i ritmi che gli impone il dirigere l’azienda, dove lui è davvero il “primo motore immobile platoniano”, in quel modo frenetico, dinamico, con le alzate all’alba per andare a Palermo, Roma, Messina, ma è sordo, sa che se le molla, tutto si ferma, anche se alla fine comprende che in molti hanno sfruttato, per propri interessi, quell’azienda, che era diventata la sua ragione di vita.

Arrivano in quel tempo anche meriti e riconoscimenti per il suo impegno nella società civile come quello di Cavaliere del Lavoro, il premio Tindari (1986), i riconoscimenti per la longevità di iscrizione alla Cassa Edile di mutualità ed assistenza della Provincia di Messina (1986), premio Lloy Italico ag. Milazzo, per aver reagito positivamente alle avversità portando le proprie aziende a livelli imprenditoriali ed occupazionali di avanguardia (1988).

Poi inevitabilmente l’impresa subisce i contraccolpi della crisi, esterna ed interna, e si avvia in un inarrestabile declino economico, ma, mentre altri mollano e abbandonano, lui resta al timone dell’azienda, come i capitani a bordo della nave in tempesta, fino alla fine, sperando in un recupero nel quale alla fine era il solo a crederci, sino alla sera del 20 ottobre 2008, quando andò via improvvisamente, e con lui tutti i suoi infiniti sacrifici e sogni di una lunga vita.

Resta un esempio per tutti e soprattutto  rimane un’icona, l’ incarnazione della figura dell’imprenditoria brolese e rimane il ricordo di un funerale che vide l’arrivo di migliaia di persone che accompagnarono il feretro riempendo tutta la nazionale.

“Don” Vicenzo è stato l’amico di tutti, che non mai ha dimenticato l’umiltà del sorriso, la parola di conforto. Oggi, come giustamente dice Marisa Briguglio, dedicare “ all’uomo “ Vincenzo Agnello una piazza a Brolo, quella del lungomare, che è senza un nome,  è solo un modo commosso  e sincero di un intero paese per ricordare la sua voglia di fare.

 

 

da leggere

http://scomunicando.hopto.org/notizie/brolesi-vossiabbinirica-don-saro/

 

Alcuni dei lavori, appalti pubblici, realizzati negli anni,  dall’impresa Agnello di Brolo… per far un esempio

CONSORZIO DI BONIFICA MONTANA DEL VERSANTE TIRRENICO DEI MONTI NEBRODI – MISTRETTA –

per la bonifica delle pendici e la  conservazione  del suolo con opere costruttive connesse relative ai torrenti “Scavo e Fiumetto” nel bacino montano della fiuma­ra Fitalia – Zappulla nei comuni di Galati Mamertino e S.  Sal­vatore di Fitalia. 1° LOTTO.

per la bonifica delle pendici e la conservazione del suolo con opere costruttive connesse relative ai torrenti ” Scavo e Fiumetto ” nel bacino montano della fiuma­ra Fitalia – Zappulla nei comuni di Galati Mamertino e S. Sal­vatore di Fitalia. 2° LOTTO.

CONSORZIO DI BONIFICA MONTANA DEL VERSANTE TIRRENICO DEI MONTI NEBRODI – MISTRETTA

completamento della sistemazione  idraulica del torrente S. Pietro affluente della  fiumara “Fitalia Zappulla” interessante i comuni di  Galati  Mamertino e Longi – 1° Lotto .-

completamento della sistemazione  idraulica  del torrente  S.Pietro affluente della fiumara  “Fitalia  Zappulla” interessante i comuni di Galati  Mamertino e Longi – 2° Lotto.-

CONSORZIO DI BONIFICA MONTANA DEL VERSANTE TIRRENICO DEI MONTI NEBRODI – MISTRETTA

Costruzione della strada agricola di collegamento  tra le frazioni S. Anna, Sceti, Bufana nei comuni di Galati Mamertino e S. Salvatore di Fitalia 1° e 2° lotto:

ISPETTORATO RIPARTIMENTALE DELLE FORESTE DI MESSINA

sistemazione   idraulico – forestale nel  b. m. Torrente  Brolo  in agro  del Comune di Ficarra – 1° stralcio.

sistemazione   idraulico – forestale nel  b. m. Torrente  Brolo  in agro  del Comune di Ficarra – 2° stralcio.

COMUNE DI BROLO

Costruzione della piazza Roma.

Costruzione della strada di collegamento tra la SS 113 e le frazioni Ferrara, Piana e Pozzo – Fosso Gelso.

Urbanizzazione del Quartiere Annunziata, oggi via Kennedy, Baudo, L. da Vinci e Colombo.

Sistemazione   idraulica della parte bassa del  Torrente  Iannello a difesa dell’abitato.

Potenziamento dell’acquedotto comunale esterno a servizio delle frazioni e del Centro urbano.

Arginatura del torrente Brolo a difesa dell’abitato.

GENIO CIVILE DI MESSINA

Consolidamento della frazione Iannello nel comune di Brolo.

COMUNE DI PIRAINO

Costruzione della strada di collegamento tra le frazioni S. Biagio, Merca, Piano Malaci, Colla, S. Arcangelo e S, Costantino.

Costruzione della strada di collegamento tra le frazioni Zappardino, Terrazze, Oceri, Medda, S.Ignazio, Acquarancio, sulla sponda sinistra del torrente Zappardino.

Sistemazione   idraulica del  Torrente S. Angelo a Consolidamento delle frazioni  Fiumara, Leomandri, Calascì e Gliaca.

Costruzione di un centro socio culturale in località Gliaca.

Costruzione del collettore fognante tra la località Pilaino ed il sito dell’impianto di depurazione, e del collettore a servizio delle frazioni S. Maria del Lume, Salinà, Ponte Nao, Calasci e Leomandri.

Costruzione della strada intercomunale di collegamento tra le frazioni Piano Croce, Miceli, e S. Costantino nei Comuni  di Piraino e S, Angelo di Brolo.

Sistemazione   idraulica del  Torrente S. Ignazio a difesa della omonima frazione.

 

COMUNE DI GALATI MAMERTINO

Costruzione della rete idrica e fognante del centro urbano.

Costruzione della strada di collegamento tra il Centro urbano e le frazioni Paratore, Crucitta, Duruso alla viabilità esistente in località due Fiumare 1°, 2° e 3° lotto.

Integrazione e sistemazione dell’acquedotto esterno da Jardini al cento urbano e dei serbatoi idrici in località Rafa.

Costruzione della piscina comunale in località Rafa.

Costruzione piazza e parcheggio in località S. Anna.

Costruzione della strada di interesse agricolo S. Basilio, Portella Gazzana 1° e 2° stralcio.

 COMUNE DI MIRTO

Costruzione della strada di interesse turistico Mirto, Valle Zappulla, svincolo autostradale A20 e litoranea Capo d’Orlando Zappulla 1° e 2° lotto.

Realizzazione di un parco sub-urbano e della piscina comunale in località S. Rocco.

MUNICIPIO DI PALERMO – SETTORE –  PUBBLICI

manutenzione straordinaria e riqualificazione delle Piazze Ruggero Settimo e Castelnuovo.

CONSORZIO A.S.I. RAGUSA

Prolungamento e completamento dell’Asse Viario Principale dell’Agglomerato Industriale di Modica Pozzallo e collegamento al costruendo porto e alla viabilità secondaria. 2° lotto

Rimodellamento lotti delle aree dell’agglomerato industriale di Modica – Pozzallo, 1° Lotto

Costruzione del centro sociale dell’agglomerato industriale di Modica – Pozzallo, 1° Lotto

Costruzione del centro sociale dell’agglomerato industriale di Modica – Pozzallo, 2° Lotto

Costruzione dell’asse viario principale dell’agglomerato industriale di Modica – Pozzallo, 3°

Opere infrastrutturali dell’agglomerato industriale di Modica – Pozzallo

Impianto depurazione zona industriale e centri urbani Pozzallo e Marina di Modica.

CONSORZIO A. S. I.   DI  RAGUSA

Impianti per l’approvvigionamento idrico dell’agglomerato industriale di Ragusa

Completamento della fognatura dell’agglomerato industriale di Ragusa zona Est

Costruzione dell’impianto di depurazione delle acque reflue industriali dell’A.S.I di Ragusa

Realizzazione delle infrastrutture della 3^ fase di attuazione dello agglomerato di Ragusa.

COMUNE DI SCICLI

Realizzazione e gestione della rete fognaria e dell’impianto di depurazione delle acque reflue del comune di Scicli.

COMUNE DI RAGUSA

Realizzazione e gestione della rete fognaria e dell’impianto di depurazione delle acque reflue della frazione Marina di Ragusa.

CONSORZIO DI BONIFICA DELLE PALUDI DI ISPICA

 Sistemazione del canale circondariale in località S. Maria del Focallo 1° e 2° LOTTO.

Sistemazione e potenziamento della canalizzazione secondaria del bassopiano ispicese tra il pantano e l’idrovora di sollevamento in località S. Maria del Focallo.

COMUNE DI S. AGATA MILITELLO

Costruzione della strada di circonvallazione abitato 1° lotto

COMUNE DI TORTORICI

Costruzione della rete idrica e fognante del centro urbano e delle frazioni.

Potenziamento dell’acquedotto di alimentazione delle frazioni Moira, Serro Alloro,  Masugna, Sceti ed altre.

Costruzione della strada per il collegamento delle contrade agricole di fondo valle Sciara, S. Lucia, S. Adriano ed altre 1° Lotto;

Costruzione della strada per il collegamento delle contrade agricole di fondo valle Sciara, S. Lucia, S. Adriano ed altre 2° Lotto;

Costruzione del viadotto sul Torrente Grande per la strada di circonvallazione.

COMUNE DI SINAGRA

Sistemazione idraulica Torrente Naso a difesa dell’abitato di Sinagra..

Sistemazione idraulica Torrente Naso a difesa dell’abitato di Sinagra. Tratto tra le località Candelora ed il Torrente Forte.

COMUNE DI PATTI

Consolidamento del centro abitato della città di Patti 1° lotto.

COMUNE DI FRANCAVILLA SICILIA

Costruzione dell’acquedotto esterno

COMUNE DI NASO

Costruzione della strada intercomunale di collegamento Naso- S. P. Ponte Naso – Sinagra.

Sistemazione idraulica Torrente Naso tra la foce e la località Mancogna. 1° e 2° lotto.

Sistemazione idraulica Torrenti Feudo, Cipollitta Mancogna, Miceli,Porcheria, Vina, Serrauzzo, Rumbiale, Malò ed altri, a difesa di nuclei abitati.

COMUNE DI FICARRA

Costruzione della strada di allacciamento delle contrade S. Giacomo – S. Giuseppe – Sirollo 1° lotto e lotto di completamento.

COMUNE DI S. ANGELO DI BROLO

Sistemazione viabilità e fognature dell’abitato danneggiate dalle avversità atmosferiche del gennaio 1985.

COMUNE DI UCRIA

Costruzione della rete idrica e fognante del centro urbano.

COMUNE DI RACCUIA

Costruzione della rete idrica e fognante del centro urbano. .

COMUNE DI ALCARA LI FUSI

Costruzione della rete idrica e fognante del centro urbano. .

Costruzione della strada di circonvallazione Nord del centro urbano. 1° Lotto.

Costruzione della strada esterna di collegamento tra il centro urbano e la contrada Magnanò.

CONSORZIO DI BONIFICA MONTANA ALTO SIMETO – BRONTE  CATANIA

Costruzione della strada di collegamento  tra le località Portella dell’Obolo Caserma Mafauda nel comune di Capizzi 1° e 2° lotto.

Costruzione della strada di collegamento  tra il centro urbano di Cesarò e la località Cutò nel comune di Cesarò 1° e 2° lotto.

Costruzione della strada di collegamento  tra le contrade Cassone Monte Pomiciaro nel comune di Zafferana Etnea 1° e 2° lotto.

PROVINCIA REGIONALE DI MESSINA

Sistemazione ed ammodernamento della S. P. tra il centro urbano di S. Teodoro e la diga di Ancipa nei comuni di S. Teodoro e Troina.

Sistemazione ed ammodernamento della S.P. n. 157 di Piraino tra la S.P. per S. Angelo di Brolo ed il centro urbano di Piraino . 1° Lotto.

Sistemazione ed ammodernamento della S.P. Ponte Naso Sinagra tra la SS 113 ed il torrente Mancogna. 1° Lotto.

COMUNE DI ROCCELLA VALDEMONE

Costruzione della strada di collegamento  tra lla S.P. e la Contrada Cudupazzo nel comune di Roccella Valdemone 1° lotto.

Costruzione della strada di circonvallazione dell’abitato di Roccella Valdemone.

Anche Don Vincenzo entra a far parte del Club dei “Brolesi”.

Per leggere tutti gli articoli:

DON VINCENZO – Spirito indipendente, innato senso dell’imprenditoria , quella fatta in casa, una storia, la sua, che sembra il cliché di tanti film di successo

IL BELLO SEPOLCRALE – DI CERTO NON ABITA A BROLO

L’AVVOCATO PEPPINO GEMBILLO – A Quarant’anni dalla Sua Morte

SALVATORE RICCIARDELLO – Genio Creativo

VALERIO SPEZIALE – … sognando le Olimpiadi, ed intanto vince ai Giochi Nazionali Estivi Special Olympics di Montecatini Terme

41 ANNI – a Brolo la ” Classe 1970″ festeggia con i due maestri

SANTI & SANTE – A Brolo, Santa Rita, una volta era, ma resta, al Festa dei Reduci

BROLO TRA VECCHIO E ANTICO – Fare i conti con le ignoranze e le omissioni di piani regolatori zoppi e le miopie della Soprintendenza

LINA RANDAZZO – E’ morta l’ultima maestra della prima grande scolarizzazione brolese

PRIMO MAGGIO A BROLO – Quando la banda suonava si sfilava sotto la Bandiera rossa

TRA MEMORIE & FUTURO – A BROLO SI FESTEGGIANO GLI OTTANT’ANNI DELL’AZIONE CATTOLICA

DON CONO “U SARTU”- Le sue mani si muovevano con disinvoltura, sulle stoffe “incimate” e ricordavano l’abilità dei chirurghi

NINO RICCIARDELLO – Il Piccolo “Principe”

“FEMMINELLO DI BROLO” – Una specialità di limone pressochè scomparsa … e non si può non ricordare Pippo Salvatore Gentile

RICORDANDOLO – Cono Bruno

MARIA MANERI – E’ stata la maestra di chi ha oggi sett’annni. Ma a Brolo in tanti la ricordano ancora

L’ADDIO A TURI ZIINO – Forse l’ultimo socialista storico di Brolo

BROLO, L’ULTIMO MAGAZZINO – “Il paese che non c’è più”

UOMINI & BETTOLE – TEPOROSI BARATRI DI VAPORI E DI GENTE, CONFINI VERSO LA TERRA DI MEZZO, SONO STATE UN “PEZZO” DI BROLO

PESCATORI – Attraverso alcuni scatti il “ti vogghiu cuntari…” dei pescatori

MEMORIA & RICORDO – Nei giorni dedicati a Paolo Borsellino pochi ricordano che Piera Aiello è cittadina onoraria di Brolo

DON CICCIO – IL POSTINO CHE SUONAVA SEMPRE DUE VOLTE!

DON NINO “CIURIDDU” – L’ultimo Sacrestano di Brolo

POETI BROLESI – Linda Scaffidi: “Quando la profondità vive nascosta nella superficie”

INCONTRI BROLESI – CARMELO E SALVATORE IN MARTINICA

OGGI E’ SANTA RITA – A Brolo era la Santa dei Reduci

BROLO – Quando il Paese fece un Processo alla storia, riabilitando i 15 operai condannati nei moti del ‘21

PROVOCAZIONI – A PARLAR DI CIMITERI SI PUÒ ANCHE MORIRE… OPPURE SOFFERMARSI A RIFLETTERE

SUCCESSI – Un pezzo di “cuore” brolese batte nella Ferrari. Il sogno di Peppe Agnello diventa realtà

BROLO – Amarcord, la V A geometri si ritrova dopo 25 anni

LA FOTO – Amarcord brolese, il “Matrimonio”

“Amarcord” Brolesi – Le Moto e i Vitelloni

DONNA CARMELA – Non negò mai un bicchier d’acqua a nessuno, dagli operai ai bagnanti e visse per decenni nel “casello” di Brolo

BROLESI – I Tripi, da generazioni apprezzati per la professionalità nel difficile lavoro di essere vicino alla morte

DON ENZO CARUSO – UN ANNO FA… A BROLO

SICILIA DA VIVERE – Il “Giornale d’Italia” dedica un ampio servizio al Castello di Brolo

FESTE E TERRITORIO – Oggi quella del Lacco

IL “BARONE” – DAGLI ABISSI ALLE INERPICATE VERSO I COMUNI PIÙ ALTI DELL’ISOLA

BROLESI IN “EQUILBRIO”- CONO BARNÀ E NATALE CALDERARO, INSIEME , IN CIMA AL GOTHA DEL MONDO SCIENTIFICO MONDIALE

Brolo – Tutti meno uno

Ricordando il Vajont – E Brolo, quella mattina, pianse un suo “figlio”

Antonio Agnello – La morte di un imprenditore brolese

Brolesi – Vincenzo Stancampiano, l’arte dell’intarsio e il serio lavoro di artigianoBrolesi –

STORIE BROLESI – LA MAESTRA LETIZIA

Nuovi Poveri – L’onorevole non arriva a fine mese

STORIE BROLESI – Il “Barone” del mare

SBARCHI & GUERRA – 72 ANNI ANNI FA GLI AMERICANI A MALPERTUSO

RICORDI BROLESI – Vent’anni. Quando la Tiger li festeggiò al Gattopardo

Poeti Brolesi – Vittorio Ballato

Personaggi – Brolo: l’ultimo saluto a “don Nunzio” Giuffrè

NINO SPEZIALE – “Le piene del torrente … e della mia vita”

Mangiar Bene – A Brolo c’è, da sempre, “La Quercia”

LUTTI BROLESI – E’ morto uno dei “padri” del sindacalismo sui Nebrodi.

LA STAZIONE & BROLO – L’ULTIMO TRENO

DON SABBATURI – A BROLO, LA MORTE DELL’ULTIMO ARTIGIANO

DOLCEZZE BROLESI – Armando finisce tra i quaranta pasticceri fotografati da Giò Martorana

CINEMA E UOMINI – I Vitelloni “Brolesi”

CIAO VINCENZO – Ieri i suoi funerali a Brolo

CAMERA DEL LAVORO – QUELLA DI BROLO È “UNA FUCINA DI FORMAZIONE”

BROLO, BROLESI E IL CARNEVALE – Ettore Salpietro, uno scienziato nella tradizione della “festa”

Brolo e la Guerra – A 70 anni dallo sbarco

BROLO AMARCORD – Ecco la “Scuola”

BROLO “GELATO EXPO” – CHI CI SARÀ! ( storia dei bar di Brolo)

BROLO & LA GUERRA – Le foto dello sbarco

BROLO & LA GRANDE GUERRA -“CHI DIEDE LA VITA EBBE IN CAMBIO UNA CROCE”

BROLO – SI CELEBRA, TRA ANTIMILITARISMO E COMMEMORAZIONI STORICHE, LO SBARCO AMERICANO DEL 1943

BROLO – Si celebra, tra antimilitarismo e commemorazioni storiche, lo sbarco americano del 1943

BROLO – Ordigno bellico rinvenuto in mare a Malpertuso, ultimo testimone dello sbarco degli alleati

Brolesi: Joe Ziino – Un “pezzo” di paese che va via… in America

Brolesi: A “Puntidda” – L’oste di Lacco, che ha attraversato un secolo … va via.

Brolesi, Pippo Cipriano – Pescatore, “bandito & pentito”… è morto

BROLESI CHE VANNO VIA – Mariano Scarpaci il “compagno” imprenditore

BROLESI – Tra ironia e amarcord

Brolesi – Santa Lucia del ’41, quando “Ciccio” s’inabissò

BROLESI – Ricordando Carmelo Ricciardello, “inghiottito dal fango” nell’alluvione di Scaletta

BROLESI – Piccoli meccanici … era il 1955

BROLESI – Nino Capitti, “maestro pasticcere”

Brolesi – Morire per un lavoro.

BROLESI – MA QUALE SICUREZZA? I GO KART SI VEDEVANO COSÌ

BROLESI – La neve del ’62 in attesa del “Big Snow”

Brolesi – La buona pesca

Brolesi – La Bidella

Brolesi – L’atto di eroismo di Basilio Napoli

BROLESI – Indaimo e gli altri in consiglio comunale

BROLESI – GIUSEPPE BELLANTONI UN GRANDE BARITONO “DIMENTICATO”

BROLESI – E piazza Nasi divenne piazza Mirenda

BROLESI – E loro andavano all’Università

BROLESI – Don Carmelo, il “primo” telefonista

BROLESI – 1 milione di kilometri con l’Onorevole.

BROLESI – “Reverendi”

Brolesi – “Pezzi di Scuola” che scompaiono.

Brolesi – “Peppinello”

Brolesi – “All’ombra dell’ultimo sole”

Assenze – Ciao Giovanni.

Arturo Caranna – Un brolese “sovversivo”

ANTICA BROLO – LA LEGGENDA DU SUGGHIU

AMARCORD BROLESI – La prima sagra del pesce, erano appena iniziati gli anni ottanta

A Proposito del Giro – Quando passava da Brolo, e Moser era testimonial delle gare che i brolesi organizzavano

PIPPO SOTTILE – ELOGIO AL GRANDE “PICCOLO” ATTORE

Don Cono “U Chiareddu” – Tra imprenditoria e turismo … un burbero sognatore, brolese doc, che va via

BROLESI – I 100 anni di “don Vasile”BROLESI – I 100 anni di “don Vasile”

Brolesi – Si “allunga” la via dedicata a Don Carmelo Pizzino

Rivedendolo – “Ogni giorno come se fosse l’ultimo”, quando i brolesi divennero tutti attori

Brolesi – Mimmo Caranna, a dieci anni dalla sua scomparsa

Contrasti – Quieto, irrequieto, inquieto, a Brolo “‘u Ploratu” mostra la sua suggestiva bellezza

Ritratti di Brolesi – Il paese che cambiava, era il 1957

Storie Brolesi – Luca Buonocore… la Cina è vicina ed il Futuro è già realtà, anche dentro uno spot televisivo

Brolo, Brolesi e la Chiesa – Dieci anni fa veniva ristrutturata

Maestri a Brolo, Domenico Siragusano – Improvvisamente mi torna in mente il mio maestro

Brolesi – I Contipodero, a cavallo di tre secoli

BROLESI – DON MICHELE IL “RAGIONIERE”. STAMANI I SUOI FUNERALI

Brolesi che vanno via – La morte di Don Vasile, centenario del paese

BROLESI – “Vossiabbinirica,” Don Saro
BROLESI DI SUCCESSO – DIANA ANDREOTTI AL VIRGIN AUSTRALIA MELBOURNE FASHION FESTIVAL

BROLESI TRICOLORI – AL CAMPIONATO MONDIALE DELLA PIZZA 2016 C’ERA ANCHE FRANCESCO BACINA IODICE

BROLESI – I vent’anni del “Central”

NINO CAMPOCHIARO – Quando un eterno sognatore, che non si arrende mai, va via

BROLESI – A Rossella Bruno il ‪iMig2016

LEO CARANNA – “La gente aspettava il suo arrivo”, mentre sentiva il rombo della sua auto

PIPPO LIONE – E’ morto questa notte un “Signore” della politica brolese

FOTO & SIMBOLI – Il Silenzio per i Caduti del Mare

BROLO – Quando sbarcarono gli americani

DEDICHE E RICORDI – A Brolo tutti pronti per il Torneo dei Tornei di Tennis

“PARALIPOMENI” – παραλειπόμενα. Ma il Maestro Speziale non ha tralasciato nulla nè prima nè dopo

Storie Brolesi – Il “Barone” del mare

ANTICA BROLO – LA LEGGENDA DU SUGGHIU

FOTO E SIMBOLI – Il 4 novembre, Don Santo, a Brolo, la Festa dei Reduci

LA MORTE DI UN ANGELO – Ninuccio che va via. Il dolore di tutti che abbraccia la sua famiglia

CANTERINI DI BROLO – Hanno fatto girare in 36 anni il Mondo intorno a Brolo

PER NINUCCIO – SCUOLE CHIUSE A BROLO, NEL POMERIGGIO, PER PARTECIPARE AI FUNERALI

BROLO SILENTE – PER NINUCCIO LACRIME E PALLONCINI BIANCHI

LUTTI – Brolo ha una “stella” in più

LA MORTE DI PIETRO MIRAGLIA – IL GIUDICE BROLESE SI È ACCASCIATO DURANTE UN’UDIENZA. INUTILI I SOCCORSI

STORIE BROLESI – Trent’anni che sembrano ieri. Nella mostra alla “Multimediale” scatti inusuali di come eravamo

BROLO – La Mostra di com’eravamo sino al 6 gennaio alla Multimediale

STORIE BROLESI- Foto che fissano brindisi e incontri aziendali di fine anno, ma che dicono molto di più

UN AMORE INABISSATO SUI FONDALI DELLO SCOGLIO DI BROLO. CORREVA L’ANNO 1964

GIULIA PINO – INSEGNÒ A BROLO. ANARCHICA, SOCIALISTA, AMAVA LE RECITE E LA CULTURA… LASCIÒ UN PIANOFORTE ALLA “SUA” SCUOLA

SUCCESSI – Un pezzo di “cuore” brolese batte nella Ferrari. Il sogno di Peppe Agnello diventa realtà

RICORDANDO – 23 anni fa moriva Padre Lo Presti

CIAO GIOVANNI – E’ morto a Milano, forse l’ultimo “guascone” brolese

FUTURI GIA’ SCRITTI PER BROLESI DI ALTRA GENERAZIONE – Giuseppe amava già da bimbo le macchine da corsa, come suo nonno. Oggi ne progetta i motori e non smette di ricordarlo

BROLO – Com’era… Di cero c’è voluto un grande impegno per devastarla

EUGENIO FAVANO – “Brolo Giardinu all’orienti”

TRA MEMORIE & FUTURO – A BROLO SI FESTEGGIANO GLI OTTANT’ANNI DELL’AZIONE CATTOLICA

SANTI & SANTE – A Brolo, Santa Rita, una volta era, ma resta, al Festa dei Reduci

IL BELLO SEPOLCRALE – DI CERTO NON ABITA A BROLO

BROLO – LA POLEMICA DELL’ESTATE CORRE LUNGO LA PROCESSIONE DELLA BARCHE

FOTO, FEDE, ESTATE – LA PROCESSIONE DEL MARE.. A BROLO. QUANDO BASTANO DUE SCATTI PER RACCONTARLA

MAGIE IN CIELO – U JOCU DI FOCU. A BROLO, QUELLO DI FERRAGOSTO

 

Redazione Scomunicando.it

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