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DUBBI! – “Piraino Giovane e Solidale” si chiede se è a rischio la funzionalità del depuratore consortile

Con una nota, i consiglieri comunali Salvatore Cipriano, Nino Foti, Maria Teresa Maddalena e Pina Saggio, lo chiedono al Sindaco Ruggeri, nella qualità di Presidente del Consorzio ECO3 dopo l’annuncio dei lavori sulla condotta brolese.

 

La nota:

Con D.D.S. n. 326 del 19/04/2018, tra le altre, l’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità – Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti, ha prescritto al Comune di Brolo di realizzare, entro un anno, “un pozzetto fiscale di controllo sigillabile, ad installare un misuratore di portata prima dell’impianto di sollevamento delle acque reflue provenienti dalla propria rete fognaria ed a porre in essere tutti gli accorgimenti e le azioni necessarie sulla propria rete fognaria al fine di captare le portate parassite di origine naturale (falda e sorgive) evitando l’adduzione all’impianto di depurazione.

Avendo appreso dagli organi di stampa che il Comune di Brolo ha in programma l’imminente avvio dei lavori di realizzazione di una nuova condotta di adduzione dalla cascata di accumulo sul lungomare Rizzo al depuratore consortile, con un’interrogazione inviata al protocollo comunale, i consiglieri comunali di “Piraino Giovane e Solidale” Salvatore Cipriano, Nino Foti, Maria Teresa Maddalena e Pina Saggio, chiedono al Sindaco, n.q. di Presidente del Consorzio ECO3, di sapere

1) se il progetto inerente la realizzazione di una nuova condotta di adduzione dalla cascata di accumulo sul lungomare Rizzo al depuratore consortile rispetta le prescrizioni dell’Assessorato regionale all’Ambiente e, nello specifico, se viene ridotta la portata dei reflui provenienti dal Comune di Brolo, nonché se sono stati previsti tutti gli accorgimenti e le azioni necessarie sulla propria rete fognaria al fine di captare le portate parassite di origine naturale (falda e sorgive) evitando l’adduzione all’impianto di depurazione;

2) In caso di negativo riscontro, quali conseguenze potrà comportare la realizzazione della nuova rete di adduzione con riferimento al corretto funzionamento dell’impianto consortile e quali azioni s’intendono intraprendere per garantire la tutela ambientale e la salute pubblica.

In attesa di risposte pubblichiamo.

 

Redazione Scomunicando.it

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