Eco-Incopatibile – Per Mazzeo lo è l’assessore ingegnere del Comune di Messina

Nell’area della Riserva naturale orientata della Laguna di Capo Peloro, compresa tra i due laghi di Ganzirri e Punta Faro e sino ad oggi scampata allo stupro del Ponte e delle opere connesse, lo Studio De Cola Associati sogna di realizzare un piccolo parco delle meraviglie con il Pilone ex Enel che proietta sullo Stretto fasci di luce multicolori, spiagge super attrezzate semipubbliche e private, ristoranti e hotel, un centro congressi e sale espositive, musei e autoparcheggi, strutture didattiche per gli sport acquatici….

Antonio Mazzeo scrive:

Porti, porticcioli a approdi di buon vento; alberghi a quattro stelle e luxury resort; infrastrutture da ricchi e per ricchi, viva il turismo esclusivo ed escludente. Lo studio di progettazione della famiglia De Cola di Messina, quella che annovera l’ingegnere Sergio tra gli assessori della giunta comunale con sindaco Renato Accorinti (delega all’urbanistica, alla protezione civile e ai lavori pubblici), sembra prediligere le opere funzionali alla nautica o al turismo residenziale d’élite, megacampi da golf compresi.

Nell’area della Riserva naturale orientata della Laguna di Capo Peloro, compresa tra i due laghi di Ganzirri e Punta Faro e sino ad oggi scampata allo stupro del Ponte e delle opere connesse, lo Studio De Cola Associati sogna di realizzare un piccolo parco delle meraviglie con il Pilone ex Enel che proietta sullo Stretto fasci di luce multicolori, spiagge super attrezzate semipubbliche e private, ristoranti e hotel, un centro congressi e sale espositive, musei e autoparcheggi, strutture didattiche per gli sport acquatici.

Forse il sogno nel cassetto, vecchio di quasi mezzo secolo è però quello di insediare nel lago Faro un porto turistico per 1.000 imbarcazioni, un vero e proprio polo nautico protetto dai venti e dalle maree, costo poco meno di 2 milioni e mezzo di euro ai prezzi del 1971, progetto bloccato in extremis dagli ambientalisti ma che la famiglia De Cola dichiara essere stato approvato con relativa “concessione rilasciata per 99 anni”.
In alternativa, male che andasse da qui a 50 anni, c’è bello e pronto uno studio per localizzare un porto turistico gemello nella Riviera ionica di Messina, studio finanziato dal Comune e successivamente approvato con un costo stimato – nel 1983 – di 16 milioni e mezzo di euro.
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Redazione Scomunicando.it

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