Cronaca

ED INTANTO INIZIAMO A FARE I “NOSTRI” AUGURI

“Il Natale dei Poeti: riflessioni da Bukowski a Buzzati a Dostoevskij”

Se Scrooge, l’antagonista di Dickens noto per la sua ostilità verso la gioia natalizia, avesse avuto una predilezione per la poesia, ci si potrebbe aspettare che la sua scelta cadrebbe su autori la cui visione della vita fosse acida e disincantata. Un esempio potrebbe essere Bukowski, un autore che, attraverso le sue opere, esplora le fragilità e le ipocrisie della vita e delle relazioni umane. Tuttavia, giudicare superficialmente autori come Bukowski potrebbe rivelarsi un errore, come dimostrato dalla presenza frequente del tema natalizio nei suoi scritti.

In “Storie di ordinaria follia”, Bukowski non presenta il Natale come una mera festa da calendario, bensì come un periodo dell’anno in cui il bilancio della vita può risultare inesorabilmente deludente. Lontano dall’impersonalità di una celebrazione vuota, Bukowski suggerisce che il Natale dovrebbe essere un giorno veramente diverso, evidenziando le nostre oscure e banali realtà dietro le luminarie intermittenti.

Anche autori come Jack Kerouac, sebbene possano sembrare distanti dalla visione di Scrooge, hanno vissuto e apprezzato l’esperienza del Natale durante l’infanzia. Kerouac descrive con entusiasmo la magia della vigilia natalizia, evidenziando che anche coloro che negano il Natale devono averlo sperimentato almeno una volta nella vita. Tuttavia, per Kerouac, il Natale è più di un semplice rito; è una celebrazione profonda, radicata nella terra e nelle connessioni umane.

Osservare il Natale con gli occhi curiosi di un bambino in attesa di regali potrebbe essere un invito universale, esteso non solo ai poeti ma a tutti. Alfredo Cuervo Barredo suggerisce che, anche al di là del periodo natalizio, dovremmo mantenere occhi avidi di vita per cogliere l’essenza delle nostre credenze e non desistere per paura.

Nelle parole del poeta spagnolo, a Natale è vietato non cercare di trasformare i sogni in realtà. Tuttavia, per molti, il lusso del sogno rimane irraggiungibile. Alda Merini, poetessa che ha costruito la sua poetica sulla solitudine e sull’emarginazione, auspica un Natale con pochi regali per coloro che si trovano ai margini della società, sottolineando la necessità di affrontare la solitudine in questo periodo festivo.

Redazione Scomunicando.it

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