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Elezioni a Messina – “Renato Accorinti Sindaco”…tra la gente

 

 

A pochi giorni dalla conclusione di questa estenuante ed avvincente campagna elettorale, l’agenda di Renato Accorinti, gestita ed ottimizzata dall’instancabile Giampiero Neri, si infittisce sempre di più.

Sabato mattina, il candidato sindaco di “Cambiamo Messina dal basso”, ha incontrato al cinema Apollo l’europarlamentare e presidente della Commissione Speciale antimafia del Parlamento Europeo Sonia Alfano, che assieme ad Angela Manca, madre-coraggio che attende ancora giustizia per il figlio Attilio, ha dato vita ad un dibattito sull’impegno antimafia, contrassegnato anche da momenti di riflessione e commozione.

Il week end, sul piano strategico e programmatico, è stato comunque caratterizzato dalla designazione dei tre assessori che mancavano per completare la giunta, presentati ieri mattina nel corso di una conferenza stampa.

Ai professori Guido Signorino, Nino Mantineo e Daniele Ialacqua, all’antropologo Sergio Todesco ed alla ricercatrice universitaria Patrizia Panarello, si sono aggiunti tre ingegneri dal prestigioso curriculum: Sergio De Cola, professionista di buona fama, che andrà ai Lavori Pubblici, Urbanistica e Risanamento; Gaetano Cacciola, direttore del CNR – ITAE, destinato ad occuparsi di Energia, Trasporti, Mobilità urbana, Comunicazione, Innovazione, Rapporti con l’Europa ed il Mediterraneo; e Filippo Cucinotta, giovane ingegnere navale, laureato a Genova, ricercatore universitario, al quale andrà la delega alle Politiche del mare, Protezione civile e Sicurezza sul lavoro.

Il “sindaco” Renato Accorinti, avocherebbe, così, a sé, la delega alla Vigilanza urbana ed allo Sport. Gli assessori, come più volte ribadito da Accorinti in campagna elettorale, costituiranno, per la prima volta in assoluto, un terminale delle istanze cittadine, secondo il metodo in passato tanto decantato, ma mai applicato, della partecipazione.

“Gli assessori rappresenteranno ufficialmente i loro assessorati  – ha detto Accorinti in conferenza stampa –  ma il potere sarà di tutti i cittadini. Del loro contributo ne avremo bisogno”. E descrive così le new entry in giunta: “Sono tre persone a me care, con le quali c’è affinità mentale ed etica, ne è testimonianza il loro alto profilo personale e professionale”. E poi va giù deciso, in considerazione di quanto rivelato dalla stampa circa il “profilo” di un assessore designato dall’antagonista Calabrò: “Dietro di noi non ci sono poteri forti, né massonerie. Se domattina qualcuno di noi risultasse iscritto in qualche lista massonica, le dimissioni sarebbero immediate, in tempo reale”. E sulla peculiarità professionale dei tre, fa una battuta: “Essere ingegneri rappresenta un fatto straordinario. Significa essere capaci di progettare. Loro faranno i ‘ponti’ che ci interessano, quelli culturali, inclusivi, che collegano la città ed il ‘palazzo’. Questo significa fare politica in senso nobile”.

Gli incontri con la stampa, le interviste e le partecipazioni televisive di Accorinti e degli assessori designati entrano nelle case dei messinesi, rendendoli edotti su principi, temi e programmi. Ma questa campagna elettorale è davvero entrata nella storia di Messina grazie alla “rivoluzione” attuata da Accorinti e di chi lo collabora, mettendo in campo energia, passione, ed un gran bel modo di relazionarsi con la gente. I cosiddetti “banchetti elettorali”, attivati in tutta la città, molto spesso anche in assenza del protagonista principale; le passeggiate e le soste di Accorinti, grazie alle quali incontra la gente in tutti i rioni ed i villaggi, si stanno rivelando come simbolo “vincente” per “Cambiare Messina dal basso”.

Sabato pomeriggio, alla Passeggiata del Ringo, in via Libertà, un banchetto allestito sotto uno dei gazebo posti lungo l’affaccio a mare, è stato “animato” da appassionati ed attivisti del movimento, con materiale informativo del programma, ma soprattutto con giochi, sorrisi, battute ed allegre attrazioni verso bambini ed adulti. A causa dell’infittirsi dei propri impegni non poteva esserci il candidato sindaco, ma bastava la sua foto su un manifesto ed un banner elettorale in buona evidenza, per attirare passanti ed automobilisti che mostravano tutto l’interesse necessario: “C’è Renato?” chiede una coppia da un’auto accostatasi per l’occasione. “No, ci dispiace, aveva altri impegni”, rispondono con un sorriso le ragazze dal gazebo, impegnate con palloncini e bolle di sapone tra l’entusiasmo dei bambini. “OK, allora ce lo salutate e gli mandiamo a dire che siamo con lui”, replicano dall’auto.

La “regia” nell’allestire il settore dei banchetti che fanno divertire i bambini, è del gruppo di animatori di Circobaleno, famosi per le loro gigantesche bolle di sapone. “Bollottaggio Tour” è infatti il nome che hanno dato a questa serie di simpatiche iniziative. E quando non arrivano direttamente, con la loro presenza, a coprire i luoghi cittadini e delle periferie, forniscono sul piano pratico quanto necessita a che le cose vadano a buon fine.

Dello spazio allestito al Ringo, tra chi si impegna sul piano politico e logistico e chi, a sua volta, si occupa delle attrazioni, si sono presi cura Francesco Mucciardi, Gianfranco Ferraro, Ketty Bertuccelli, Cinzia Rodi, Annalisa Previte e Elisabetta Siligato.

Contemporaneamente, la rete di informazione ed intrattenimenti di “Cambiamo Messina dal basso”, composta tutta rigorosamente da volontari che credono nel progetto “Accorinti Sindaco”, sabato pomeriggio era presente anche a Santa Lucia Sopra Contesse, rione tra i più difficili e degradati della città. Lì, la presenza dei Circobaleno era “diretta”, ed assieme a loro, ad animare l’iniziativa c’erano Ivana e Claudio Risitano, Ferdinando Giardino, Giovanna Mazzù, Loriana Maimone e Umberto Augugliaro.

L’indomani, domenica, il “Circo” (baleno…) si è spostato di mattina nella piazza della chiesa di San Matteo, dentro il rione Giostra, dove Monia Alfieri e Manuela Boncaldo hanno improvvisato uno spettacolo per bambini. Pomeriggio, invece, la “macchina”, si è spostata all’estremo sud della città, a Briga Marina, per un ritrovo festoso ed informativo alla cui organizzazione si è aggiunta Martina Minissale.

Renato Accorinti, ottimizzando al meglio tempi e logistica, quantunque non fosse per niente facile, è riuscito ad arrivare quasi dappertutto. Ieri mattina, grazie al suo “tour” a Giostra è riuscito a scrivere una delle pagine più belle ed emozionanti della sua campagna elettorale. Egli riesce ad entrare, come nessun altro, nel cuore dalla gente che, affacciata alle finestre o scesa in strada, tiene a discutere con lui, informandolo degli enormi disagi affrontati  quotidianamente da periferie “dimenticate” come quelle, totalmente escluse, fino ad oggi, da ogni agenda politica. “Noi non promettiamo favori come fanno gli altri – dice Accorinti alla gente che l’ascolta nel quartiere popolare di Santa Chiara – bensì lottiamo per i diritti, perché con i favori perdiamo tutti, mentre, viceversa, con i diritti vinciamo tutti. Vi prometto solo che mi batterò per voi come un leone, come ho sempre fatto per tante questioni in città, come quelle di far garantire gli spazi per far giocare i bambini e per promuovere la cultura”. Ed ancora: “Per la prima volta nella storia di questa città, abbiamo la possibilità, con un segno di matita, di buttare fuori chi ci ha governato sino ad oggi. Ciò che hanno fatto queste persone è sotto i vostri occhi!”.

Nel “famoso” isolato 13, l’ecopacifista incontra una signora che gli prende il megafono di mano.

Il suo nome è Patrizia, con una dura vita alle spalle ed una situazione familiare che, in mezzo ad enormi difficoltà, esprime una straordinaria dignità ed esige un presente ed un futuro di riscatto e di giustizia sociale: “Signor Accorinti, qui siamo sicuri che lei ci darà lavoro. Adesso viviamo con lavori umilianti a 5 euro l’ora.

Non esigiamo tanto, ci basta avere un lavoro umile, ma onesto e sicuro.” Poi indirizza il megafono verso i balconi dei suoi vicini ed urla: “Qui non c’è nulla per i nostri bambini che hanno bisogno di vivere e di respirare, così come gli anziani.

Votate per lui. Abbiamo bisogno di una vita nuova. Nel quartiere vogliamo sentire il profumo delle rose…”

Dinnanzi a tanto affetto Renato Accorinti non trattiene l’emozione: “Che bellezza – esclama – stiamo scrivendo una pagina di storia di questa città”.

Corrado Speziale


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