Chi parla di elezioni anticipate straparla. Bisognerebbe fare di tutto proprio per impedirle.
l’analisi politica di Tonino Arena
Consideriamo i tempi e le variabili:
1) il nuovo Presidente (chiunque sia) prima di sciogliere le Camere deve comunque fare dei tentativi per “salvare la legislatura”, quindi inizia le consultazioni di rito (3/4 giorni minimo);
2) se tali consultazioni fossero infruttuose scioglie le Camere e indice nuove elezioni (30 giorni minimo di campagna elettorale);
3) fatte le elezioni bisogna attendere che deputati e senatori siano convalidati dalla Corte di Cassazione e poi si accreditino presso gli uffici delle rispettive Camere (10/15 giorni?);
3) poi vi è la convocazione delle Camere per eleggere i rispettivi Presidenti, vicepresidenti, questori, presidenti di commissioni parlamentari…(5/7 giorni?);
4) solo a questo punto il Presidente della Repubblica può iniziare le consultazioni per formare il nuovo governo (inizia con i presidenti di Camera e Senato, quindi i gruppi politici…)(3/4 giorni?);
5) finite le consultazioni, con pausa di riflessione, da incarico ad un politico per formare un governo (2/3 giorni?);
6) il premier incaricato inizia a sua volta le consultazioni con i partiti (3 giorni?);
7) trovato l’accordo sul programma e sui nomi dei ministri, questi sale al Colle per conferire col Presidente (1/2 giorni?);
8) quindi il premier ed i ministri proposti si recano al Colle per la ratifica presidenziale ed il giuramento (1/2 giorni?);
9) infine il premier in pectore concorda con i Presidenti di Camera e Senato il giorno del dibattito ed il relativo voto di fiducia (7 giorni?);
10) solo dopo tale iter il Governo avrebbe i pieni poteri per iniziare a governare.
Un calcolo approssimativo fa prevedere dai 60 agli 80 giorni di “VUOTO GOVERNATIVO”, con il precedente governo a sbrigare solo gli affari correnti.
Può permetterselo l’Italia?
E sempre ammesso che con l’attuale legge elettorale vi sia una maggioranza politica certa…altrimenti ricadremmo nella palude attuale.
Ritengo che l’ipotesi Draghi al Quirinale sia rischiosa, poiché toglierlo dal Governo rischia di far venire giù tutto e rendere probabile le elezioni anticipate.
A mio parere le uniche ipotesi serie sono o trovare un Presidente di alto profilo e condiviso (che non sia Draghi – difficile ma non impossibile) o l’escamotage di un Mattarella “a tempo” (come fu per Napolitano): prima della scadenza naturale della legislatura (es. gennaio 2023) Mattarella si dimette, e questi stessi grandi elettori eleggono Draghi Presidente della Repubblica…e poi si va alle elezioni politiche.
il futuro
Ma preferibilmente con una nuova legge elettorale che elimini le criticità di quella attuale e che permetta maggioranze stabili.
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