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ELEZIONI ORLANDINE – “Aggiungere acqua pulita in un secchio di acqua sporca, restituisce acqua sporca, diluita ma sporca”

La scelta di Alessio Micale: “Rinunciando a ruoli, posizioni, numeri del consenso, manterremo la libertà di poter agire e dire senza vincolo alcuno.”

Le parole sono fatti

In una nota posta poco fa sui social Micale puntualizza la sua scelta.

“Ci ho provato con ogni forza, fedele a me stesso, ma cercando un dialogo con tutti.

Questo, però, è un mondo che non riconosco più, di cui sento di non far parte.

Quella che ho visto e vissuto negli ultimi tempi a Capo d’Orlando non è politica nella sua nobile accezione. E’ altro, e non è accettabile.

Ho sempre calibrato azioni, parole, gesti, mosso da un senso alto della morale e del dovere, con il solo scopo di migliorare la vita di tante persone, dare prospettive a chi vuole costruire il proprio futuro, aiutare chi non ce la fa da solo.

Mi avete accordato la vostra fiducia, dandomi costantemente affetto e sostegno.
Insieme, nel tempo, abbiamo raggiunto traguardi importanti; e avremmo oggi la certezza di poterne raggiungere di più alti; forti di quella fermezza che abbiamo sempre mostrato nel mettere la coerenza, la moralità politica, l’autenticità davanti agli interessi personali.

Sono stati anni di passione nei quali non ho mollato un solo centimetro.
Ma oggi, dopo tanto lavoro, non posso essere strumento di dinamiche che non sono le mie, non appartengono alla mia storia, alla nostra storia. Aggiungere acqua pulita in un secchio di acqua sporca, restituisce acqua sporca, diluita ma sporca. Occorre svuotare il secchio per averne di fresca.

Le guerre si combattono per i diritti, per la giustizia, per l’uguaglianza sociale, non certo per una posizione o una rendita. Le condizioni per continuare dall’interno non ci sono, vanno ricreate, con ulteriore impegno, ripartendo dal tessuto sociale.

Non ho mai risposto ai detrattori seriali; con buona pace del loro ego, continuerò a non farlo, anche se le menzogne hanno spesso rasentato la calunnia.
Per manifesta debolezza, diranno ancora (in quanto lo hanno già fatto) che sono arrogante, codardo, venduto, manovrato. Non importa.

Pur essendo il consigliere in carica più votato, in un momento dove percepisco nitidamente il sostegno di tantissimi, non parteciperò direttamente alla prossima campagna elettorale. Piuttosto che partecipare a questa avvilente ed insipiente bagarre, troveremo il modo di acquisire insieme nuovi spazi politici, più importanti, seri ed efficaci.

Questa scelta pesa moltissimo, ma è condizione necessaria per avere più forza. Rinunciando a ruoli, posizioni, numeri del consenso, manterremo la libertà di poter agire e dire senza vincolo alcuno.

Dal canto mio, ritengo sia più utile donare tempo ed energie alla gente che incontro ogni giorno, che non ho mai tradito e che mai tradirò.”

Redazione Scomunicando.it

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