ecco il testo
Nell’occasione vorremmo anche fare il punto con Lei circa la realizzazione del piano socio-sanitario 2010/2012 nonché circa i servizi sociali in atto erogati da codesto Ente anche con riferimento alla situazione di confusione che crea smarrimento alle persone che versano in condizioni di disagio.
Con riferimento al primo argomento, considerato che la Gazzetta Ufficiale n. 114 del 18/05 u.s. pubblica il Decreto del Ministro della Salute con il quale si dispongono gli adempimenti ai quali urgentemente si dovrebbe dare corso, le anticipiamo alcune considerazioni e proposte.
Per attuare un’azione di prevenzione è necessario che codesto Ente appronti l’anagrafe delle fragilità e dei sistemi di sorveglianza epidemiologica, da trasmettere all’azienda sanitaria, della popolazione residente con più di 65 anni affinchè la stessa produca, d’intesa, le misure di contrasto ed emergenza necessaria.
Codesto comune, autonomamente, è necessario che provveda ad organizzare misure aggiuntive di assistenza domiciliare, di accompagnamento, di trasporto e di telesoccorso.
Anticipiamo di considerare negative le esperienze degli anni precedenti in cui si è realizzata una dispersione delle pochissime e perciò preziose risorse disponibili facendo riferimento alle solite cooperative per improbabili e comunque generici interventi.
Riteniamo invece che bisognerà puntare molto sull’integrazione socio-sanitaria sollecitando dai medici di base il contatto almeno settimanale con i non autosufficienti o disabili nonché con gli anziani che vivono soli.
Sarebbe altrettanto importante ottenere dal servizio sanitario l’elenco delle persone che per specifiche patologie abbiano particolari esigenze di essere seguiti anche con servizi aggiuntivi offerti dal Comune. Per provvedervi si potrebbero potenziare ed ampliare alcuni servizi già esistenti e in particolare l’assistenza domiciliare, controllando però l’effettiva realizzazione. Si potrebbero altresì realizzare servizi non complessi ma innovativi, tipo pony express, per fornire ai richiedenti acqua fresca, acquisto di medicine, etc..
Ci riserviamo ulteriori proposte sottolineando comunque sin da adesso che i disabili e gli anziani che vivono soli sono purtroppo alcune decide di migliaia.
Occorrerà quindi e anzitutto che le misure che saranno adottate siano effettivamente portate a conoscenza di ciascuno di essi e che sia fornito un numero telefonico unico di accesso ad ogni servizio e di segnalazione di qualsiasi emergenza.
I Segretari Generali
SPI-CGIL – Locorotondo
FNP-CISL – Cugno
UIL – Catania
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