FASE DEL TRANSFERT
Ho preso in prestito il termine TRANSFERT dal linguaggio della psicologia moderna e ne cito testualmente la definizione wilkipediana “Il transfert (o traslazione) è un meccanismo per il quale ogni individuo tende a spostare schemi di sentimenti e pensieri relativi a una relazione significante su una persona coinvolta in una relazione interpersonale attuale. […]“.
Mi spiego meglio, immaginiamo di incontrare una donna (o uomo) subito dopo essere stati brutalmente scaricati ed avere la sensazione di esserci innamorati di nuovo.
Questo accade, solitamente, quando abbiamo saputo rassegnarci alla decisione dell’altro, o meglio, quando giudichiamo impossibile la possibilità di tornare ancora insieme.
Una strana gioia ci pervade all’improvviso, sembra che l’angoscia dei giorni precedenti sia definitivamente passata, ci sentiamo guariti dal mal d’amore e d’improvviso la vita torna a sorriderci, a ricordarci che siamo ancora capaci di amare.
Purtroppo in tutto questo c’è un meschino trucco della mente, per il quale vale la pena citare il classico detto “troppo bello per essere vero”. Per una magggiore consapevolezza di quello che viviamo (la conoscenza ci rende liberi), cercherò di spiegare le ragioni per cui, ancora una volta, siamo costretti a sperimentare meccanismi che invalidano la realtà delle nostre emozioni.
Questi alcuni dei segnali che dovrebbero farci accorgere che la nostra nuova conquista è in realtà una proiezione ideale della nostra ex compagna/o:
La nuova donna (o uomo) è fisicamente molto simile al nostro perduto amore
Là dove non è uguale cerchiamo di convincerla/o ad adeguarsi
Ci aspettiamo che la pensi allo stesso modo del nostro perduto amore
Là dove non lo è, la/o istruiamo perchè lo diventi
Intimamente cerchiamo la stessa carica di attenzioni del nostro perduto amore
Là dove non si prodiga in tal senso, guidiamo ingenuamente la sua mano perchè lo faccia
Se ci capita di incontrare per strada il nostro perduto amore, lei/lui scompare temporaneamente dai nostri pensieri e dalla nostra vista
Se il perduto amore ritorna alla carica, lei/lui non esiste più
In questo caso sta tutto nella mente, non ci sono particolari sintomi fisici.
Ci si sente euforici, si pensa ossessivamente all’altra persona, la si cerca di continuo, si pretende che trascorra con noi tutti i momenti liberi disponibili (e anche quelli non liberi)… insomma, un rapporto esasperato… l’altro/a se ne accorgerà e si sentirà invaso/a, perchè pochi, nei primi giorni di un rapporto, assillano il neo-partner con continue richieste di attenzioni, anzi, ci si scopre poco per volta, ci si vede di rado e pian piano più frequentemente.
Questo è il segnale più forte che state sostituendo il vostro perduto amore con chi non ha nè le capacità di capirvi nè la voglia di farlo. Quando si dice: la forza dell’abitudine.
Come comportarsi allora? E’ giusto rinunciare a questi momenti di effimero piacere in nome della VERITA’ ?
Il mio consiglio è di non rinunciarvi perchè ci aiutano comunque a dominare meglio il tempo.
Personalmente le considero delle pause dal dolore perchè, comunque vada, dovremo di nuovo fare i conti con la perdita della persona che amavamo.
Quando l’illusione crolla ci si sente smarriti, sembra di essersi svegliati da un sogno bellissimo che, in realtà, è quello di essere ritornati con lei/lui, altrochè una persona nuova; il dolore comincia a massacrarci ma, attenzione, non è uguale a prima… perchè è comunque passato del tempo, del tempo è trascorso anche se si ha la sensazione che tutto ricominci dal giorno in cui lei/lui ci ha lasciato.
Questa fase non è impegnativa come la prima, delle volte la anticipa, altre si mette in mezzo, ma tirate le somme è l’unico momento veramente piacevole per il deluso.
Solitamente arriva in un periodo che va dalle prime 2 settimane ai 2 mesi dall’abbandono e si esaurisce in un periodo che va da 1 settimana a 3 mesi… se poi il perduto amore ci mette lo zampino, si esaurisce anche prima.
Su queste date non ci metterei la mano sul fuoco, si basano sulla mia esperienza personale e su quella di alcuni amici.
Un consiglio per il vostro nuovo rapporto: cercate di non essere troppo assillanti, date all’altro la possibilità di conoscervi anche se voi credete di conoscere interamente la persona che vi sta di fronte (perchè in realtà non conoscete proprio un bel niente)… in questo modo evitate che l’altra parte scoppi e vi molli, lasciandovi con la sensazione di essere stati lasciati 2 volte… che è cosa piuttosto triste.
La sostanza di tutto questo parlare è comunque solo una: non pensate mai che un grande amore possa scomparire in 2 settimane. Anche se si usa una metafora, quando si dice: ho il cuore occupato, è proprio così.
Un grande amore tende a rimanere nel cuore per molto tempo, per alcuni 6 mesi, per altri 1 anno, per altri ancora 2-3 anni, molto dipende dall’intensità di quello che si è vissuto e dalla sensibilità individuale.
Ciò non significa che non si debba provare ma, attenzione, scegliere una persona simile a quella che abbiamo perso è comunque un’arma a doppio taglio, se l’abbiamo persa ci sarà un motivo, quindi forse è il caso di cercare persone diverse… non credete?
Il prossimo intervento tratterà la terza ed ultima fase, quella che io considero più lunga ma anche più romantica, il periodo in cui ci si rassegna davvero e si comincia a guardare con tenerezza ai momenti passati insieme, senza odio e senza rancore, con l’animo in pace ed una grande voglia di lavorare su se stessi.
E allora… alla prossima.
Grazie per essere arrivati fin qui.
PER LEGGERE IL PRECEDENTE ARTICOLO:
http://scomunicando.hopto.org/dal-mondo/emozioni-10-modi-per-sopravvivere-ad-una-delusione-damore
Articolo originale: http://diario.randone.com/delusione-damore-parte-seconda-la-fase-del-transfert/#ixzz1WzwEESOk
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