Si chiude la vicenda giudiziaria dopo la condanna del 23 dicembre del 2019 per fatti risalenti al 2015.
La Corte d’Appello di Messina ha assolto, lo scorso 7 maggio, Enrico Caiola, blogger di Acquedolci, dal reato di diffamazione, con la formula “perché il fatto non costituisce reato”. I magistrati hanno accolto la tesi difensiva proposta dall’avv. Carmelo Caiola del Foro di Patti. La querela era stata sporta dal giornalista Kashbur Ibrahim Alì, difeso dall’avv. Giuseppe Mancuso del Foro di Patti.
La sentenza ha conseguentemente revocato le statuizioni civili a carico del prosciolto.
I fatti risalgono al 2015.
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