A Enrico i fiori di zucca piacevano: a volte li ho preparati per lui pastellati o impanati e ripieni di prosciutto e mozzarella.
Innaffiati da una buona birra facevano da contorno a interminabili discussioni dove spesso il ciclismo era padrone.
Baronchelliano io moseriano con derive saronniane lui; lui per Bugno io naturalmente per il Diablo: mi diceva affettuosamente che avevo un debole per le cause perse.
In compenso anima e corpo per la memoria e le imprese di Coppi perchè comunista e per il pirata Pantani: per entusiasmo sportivo lui per le leggende metropolitane che lo davano proveniente o simpatizzante di Autonomia Operaia io.
Certo sarebbe bello una maglia rosa dedicata ad Enrico, ma temo che ragioni varie, non ultima che Nibali sconosce le nostre vite di non pedalatori appassionati di ciclismo, lo impediscano.
Ma a me nessuno impedisce di dedicargli insieme ai primi fiori di zucca una rosa di Vincenzo Nibali.
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