“Vincenzo Vaccaro Notte è uno di quegli eroi figli di un Dio minore. Costretto, insieme con il fratello Salvatore, ad abbandonare il suo piccolo paese di Sant’Angelo Muxaro, in provincia di Agrigento, per cercare fortuna in Germania come pizzaiolo, viene ucciso quando, tornato alcuni anni dopo in paese, apre un’impresa di pompe funebri, colpevole di fare concorrenza ad un altro servizio di onoranze funebri, di proprietà di due fratelli ritenuti vicini alla mafia. Nè Vincenzo nè Salvatore si piegarono ai ricatti di Cosa Nostra. Il primo venne ucciso il 3 novembre del 1999, il secondo venne giustiziato un anno dopo. A denunciare tutto alle forze dell’ordine fu Angelo, altro fratello delle vittime, che per la sua collaborazione come testimone di giustizia, fu poi sottoposto al programma di protezione. Una storia emblematica, quella dei fratelli Vaccaro Notte. L’unico modo per onorare la loro memoria, è tutelare chi, oggi, decide di esporsi, rifiutando compromessi e denunciando il racket. Senza dimenticare le difficoltà dei testimoni di giustizia, per i quali non mi stancherò mai di chiedere maggiore rispetto e più tutela da parte dello Stato”.
Sonia Alfano, Presidente della Commissione Antimafia Europea,
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