Il pensiero\dichiarazione di Giovanni Lindo Ferretti, ex CCCP ed ex CSI, a Bologna ieri per inaugurare al Museo della Musica la mostra della fotografa Federica Troisi “Illumina le tenebre”, dedicata agli abitanti dell’enclave serba di Velika Ho?a in Kosovo è subito ripreso da Repubblica: “Non concordo con il pensiero della maggioranza dei bolognesi, non credo che l’attentato del 2 agosto sia opera di fascisti italiani” – aggiungendo -“Mi dispiace non essere in sintonia con la mia città, quella in cui ho vissuto di più.
Quando è successo il 2 agosto io ero ancora un bolognese di adozione, ma io non ci ho mai creduto. In quel momento i palestinesi avevano dei problemi con lo Stato italiano e il fatto che non siano state fatte indagini su tre o quattro personaggi in quei giorni a Bologna mi convince oltremisura. Se almeno si fossero fatte le indagini…” E quindi provocatoriamente aggiunge: “Tutte le persone che conosco e a cui voglio bene non lo vogliono nemmeno sentire. Questa città si è fatta un punto di onore nel rivendicare una necessità di antifascismo militante 50 anni dopo l’epopea fascista e ha avuto un’occasione meravigliosa”.
In ambito giudiziario le sentenze accolsero la tesi della matrice neofascista e vennero le condanne definitive di Mambro e Fioravanti che hanno sempre preso le distanze da quei fatti.
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