Parte da qui la campagna elettorale verso la poltrona più alta della città con un giuramento: “Nessuna alleanza al ballottaggio”
Fabio chiama, e la città civile risponde in una folla trasversale, dinamica, diversa, “senza padroni e mediazioni”. Tra i sostenitori anche i vecchi amici di Augusta, Marco Stella e Peppe Di Mare (prossimo candidato sindaco nella cittadina megarese dei Cinquestelle), il portavoce dell’Ona Amianto, Fabio La Ferla. “Rigeneriamo il preesistente” dice spesso Granata e proprio sul “Rigenerare” punta molto la dialettica di questa campagna elettorale che diventa progetto post ideologico, ma non post ideale.
Fabio Granata (uno dei “soliti”, per sua ammissione) quindi ieri ha fatto il pienone al Multisala Planet , presentandosi e presentando il suo progetto “OltreSiracusa2018”
Un incontro dove si sono rivisti tanti vecchi amici e dove lo stesso Granata ha fatto il punto sui vari focus entro i quali articolerà il suo programma sul territorio.
E’ diretto Fabio Granta, per esempio parlando del nuovo ospedale. Lui ha le idee chiare: “A Siracusa sono tutti interessati a fare l’ospedale nuovo che, guarda caso, deve nascere dove ha i terreni qualcuno o qualcun’altro. Insomma, tutto tranne il polo oncologico con le attrezzature che servono a curare le epidemie che ha lasciato quel tipo di sviluppo. Personalmente, non credo che si debba costruire un nuovo ospedale, piuttosto rigenerare il patrimonio sanitario esistente: il Rizza, l’ex manicomio, l’Umberto Primo, persino il Cinque Piaghe, anzicchè spendere decine di milioni di euro per costruire un nuovo palazzone che darà risposte sicuramente solo a chi godrà di questa enorme operazione. Suvvia, cerchiamo di essere coerenti! Su questo nessuna mediazione!”.
Come quando parla sulle bonifiche e la rigenerazione dei quartieri popolari.
“La grande idea che abbiamo lanciato da due settimane da domani andrà sulle strade e per le piazze la nostra sarà una operazione doverosa dietro l’input di una visione differenziata: dalla Università alla scuola, dalla sanità all’assistenza per una Siracusa veramente all’altezza della propria storia”.
Granata è inclemente con se stesso: “So che c’è una percezione precisa della città sulla mia persona: tanti siracusani, che mi hanno sostenuto oggettivamente negli anni per ciò che ho fatto di buono in alcuni settori (“turismo e restauro, opere pubbliche per i quali ho sempre ricevuto apprezzamenti da chi non mi ha votato, ma questa è una altra storia”) mi “accusano” di non aver mai avuto la capacità di gestire l’elettorato; “tu non parli coi cittadini”, mi hanno sempre rimproverato. Ma per me la politica è un’altra cosa, non sono quei messaggini seriali di buone feste. La mia decisione di candidarmi non nasce dalla necessita di arricchire il mio curriculum; ho sbagliato un sacco di cose, anche a credere in determinate dinamiche.
Ma non ho sbagliato nel perseguire gli interessi di tutti. E continuo ancora oggi su questa convinzione: avrei potuto ambire ad un ruolo diverso, più settoriale e meno responsabilizzato, legato al mondo della cultura. Ma ho deciso di vivere qui, e siccome attorno a me si sono raccolti amici di una vita e tante nuove amicizie, ho deciso di iniziare questa battaglia proponendo un modello positivo senza criticare gli altri o polemizzare le idee altrui. Sui 5stelle avrei tanto da dire, ma per ora non importa. Candideranno una signora dal credito sicuramente ineccepibile, che dirà le sue idee che spero i siracusani confronteremo con le nostre”.
Poi addentrandosi nei meandri della politica, proiettandosi su nuovi scenari post voto e guardando al ballottaggio afferma: “La nostra non è una scelta tattica: non faremo accordi al ballottaggio solo per dare un posto al sole a qualcuno. Non saremo disponibili! Ecco dove sta la differenza tra candidati e disponibili! La nostra unica disponibilità sarà quella di creare un progetto nuovo per Siracusa”.
Colonna sonora dell’evento, in perfetta sintonia con il “candidato” le note di “mi fido di te” di Jovanotti.
Tra gli spunti di dibattito provenienti dai vari contributi si è parlato di “economia circolare, salute alimentare, Città Solare. Hanno parlato gli esperti Mario Pagliaro del CNR, Rosita Romeo, consigliere Comune Clima – European Energy Awards – Agenzia CasaClima di Bolzano, Paolo Guarnaccia dell’Università di Catania, Salvo Cocina della Regione Siciliana.
Tra le slide che si rincorrevano questa diventa quasi il manifesto del tutto “In tre modi muoiono le Città : quando le distrugge un nemico spietato….quando un popolo straniero vi si insedia con la forza….quando i Cittadini perdono la memoria di sé e, senza nemmeno accorgersene, diventano stranieri a se stessi, nemici di se stessi…* Rigenerare l’appartenenza comunitaria alla Città!”
Ed alla finer lo stesso Fabio scrive “al termine di questa giornata Memorabile un grazie di cuore a tutta la Comunità politica di #siracusaoltre2018! Un ringraziamento particolare alla instancabile Giada Capriotti e a Rosita Romeo, Paolo Guarnaccia e Mario Pagliaro straordinari relatori… Un grazie per i loro interventi al caro Marco Stella e a Giuseppe Grimaldi…un grazie infine a Fabio La Ferla per la testimonianza umana e politica. Grazie a Paola e Sabrina (che ci sono da sempre)e ad Andrea che c’era con il cuore ….e anche Carol (spero …). Le donne e gli uomini del nostro movimento civico sono tutte e tutti nel mio cuore…il Viaggio continua! Anzi ….inizia ora*
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