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FARE QUADRATO – La dirigenza del Movimento Indipendenza vicina a Gianni Alemanno

IL COMUNICATO STAMPA DEL MOVIMENTO INDIPENDENZA

Roma, 29 Gennaio 2025
la nota del movimento politico sottoscritta da Massimo Arlechino, Marcello Taglialatela, Nicola Colosimo, Felice Costini, Luigia Passaro, Francesco Bevilacqua, Giuseppe Lauria, Marco Pelagatti, Domenico De Mattia, Fabio Granata e Adolfo Morganti.
Con profonda amarezza apprendiamo la decisione del Tribunale di Sorveglianza di Roma di confermare la detenzione del nostro Segretario Nazionale Gianni Alemanno presso il carcere di Rebibbia per un anno e dieci mesi.
Una sentenza che rallegrerà i suoi detrattori, coloro che da sempre hanno visto in Gianni Alemanno non solo un avversario politico, ma un nemico da abbattere con ogni mezzo.
La giustizia italiana sembra avere a volte due pesi e due misure.
Non si tratta di un omicida, di uno stupratore, di un affarista o di un mafioso da cui la società deve essere difesa. Gianni Alemanno è un uomo per bene, un politico coerente e forse per questo scomodo.
Non vogliamo entrare nel merito delle presunte trasgressioni che hanno portato alla revoca della pena alternativa, ma ci domandiamo se uguale incomprensibile rigore avrebbe manifestato il Tribunale , andando addirittura oltre la richiesta della Procura Generale, qualora Gianni Alemanno avesse scelto di ritirarsi dalla scena politica, dedicandosi esclusivamente alle sue passioni per la montagna, il trekking e l’alpinismo.
Se regole sono state violate, il “movente” è stato comunque sempre legato alla passione politica e alla sua irriducibile volontà di impegno contro la Guerra in Ucraina, contro il genocidio dei Palestinesi e per la costruzione di un Movimento che riaffermasse l’indipendenza e la sovranità dell’Italia.
Siano i cittadini a trarre le conclusioni della amara vicenda.
La sensazione che resta, anche a chi è lontano dalle sue posizioni politiche, è il senso di una profonda ingiustizia, una ferita aperta nella credibilità di chi dovrebbe garantire equità, ma che invece ha dimostrato altro.
Confidando nella saggezza della Cassazione, diamo a Gianni Alemanno tutta la nostra solidarietà e l’augurio che questa pagina buia e assurda della sua vita possa chiudersi al più presto, e possa tornare libero.
Libero di scegliere il proprio futuro, libero di continuare a lottare per le sue idee. Perché, come la storia ci insegna, le catene possono imprigionare un corpo, ma non uno spirito indomito.
Noi saremo al suo fianco e già da sabato, in Direzione Nazionale, ribadiremo la nostra determinazione a portare avanti il progetto politico di Indipendenza, per il quale Gianni Alemanno ha sacrificato la sua libertà.
La dirigenza del Movimento Indipendenza

Redazione Scomunicando.it

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