Un paese dunquer che si mette in gioco, guardando al futuro. Un’edizione numero zero di un gioco “vecchio come il cucco” ma tutto da scoprire.
Il Mercante in Fiera Brolese del 2012 è la prova di quello che potrebbe essere semplicemente un grande gioco popolare sipuò trasformare in un momento di incontro, tra quello che era e quello che è Brolo ma che alla fine coinvolge un intero comprensorio.
Almeno di quello ch sa sorridere e mettersi in gioco, con ironia e un pizzico di sarcasmo.
Così sono tantissimi i volti, i manifesti, i momenti collegiali, le azioni corali di un paese che si evolve, e tanti personaggi anche non di Brolo che si ritrovano dentro un “mazzo”.
Così, vicino al sindaco, anzi ai sindaci di Brolo, all’ex giunta, ai nuovi assessori, ai consiglieri d’opposizione, vecchi e nuovi, ecco emergere “il signor Caliaro”, Don Nunzio, Teodoro Lamonica il sindacalista, Donna vanna, Commare Vasila, Francisco, le vecchie e nuove glorie dello sport brolese, i gruppi corali del carnevale; si ricompone il set del film di Italo Zeus; sfilano le maschere del Carnevale – nelle varie edizioni – di Brolo e dintorni, escono copertine di libri, manifesti, impegni e promesse, più o meno mantenute.
Così nelle carte, curate graficamente dall’Ufficio Turistico, che richiamono un po’ i più classici tarocchi, elaborate in poco meno di una settimana di duro lavoro da Elena, Emanuele e Patrizia che hanno catalogato e stampato profili, volti e situazione estrapolandole dagli archivi fotografici dello stesso ufficio, ma anche quello di Pidonti, arricchendole con gli scatti ed i contributi di Giusy Piccolo, Daniela Letizia, Corrado Speziale e Luca Scaffidi c’è più di cinquant’anni di storie, forse anche di più, di Brolo.
Ci sono tradizioni popolari, sapori e saperi, le processioni, quando in tanti si sono ritrovati sulla scoglio per ,o scatto di lorenzo cassarà ( pure lui diventa alal fine “Carta”), Willy, Ignazio, Paolo; i volti dei parroci di cinque generazioni, quelli delle prime guardie municipali – Don Pietro, Vincenzino, Filippo -; di bambini che andavano a scuola con coppole “di pelo” e quaderni dalle copertine nere; i sorrisi dei maestri del tempo; operai sudati ed in canotta che lavorano per far strade e scuole; ma anche il lungomare gremito da turisti; la “festa del fuoco” d’agosto; Vie Crucis coreografiche; la neve sulla spiaggia .. le strisce pedonali dipinte con i i testi della costituzione.
La “giocata” al palatenda deve essere certamente rivista in alcuni suoi punti, resa più fluida, ma sono errori che nell’edizione di prova erano messi in conto, “siamo andati praticamente in diretta, senza rete, nessuna prova” – dice Antonio Traviglia, tra i promotori dell’iniziativa – e poi il ricordo della tombolata, da dodici anni in auge era troppo vivido per essere cancellato con una smazzata”.
Ma andiamo avanti.
E’ stato, al solito, una sorta di grande appuntamento, ed il palatenda non ha smentito, riempendosi, le aspettative.
Un rito collettivo. Un modo per stare insieme. Una festa tra le feste.
Con migliaia di euro in buoni acquisti distribuiti e decine di card per l’acqua leggere regalate ha svolto anche il ruolo di dispensatore di premi…. questo è il gioco..
Le carte, in un numero da guinnes dei primati, venivano barattate e cedute in cambio dei “brolesini”, la moneta ufficiale dell’evento ed il sindaco affermava “C’e di tutto in queste carte, mi sono emozionato rivedendo tanti momenti della vita sociale del paese, del suo impegno della sua vitalità, che poi la memoria dimentica chiude nel cassetto.. ed è stato, per tutti un momento per sentirsi più uniti, vicini, anche quando ci siamo ritrovati tra le mani i volti di amici che non ci sono stati più ma che hanno significato tanto per tanti”.
Dalle carte emergono sprazzi di estate, i colori del carnevale, ma anche i volti che sorridono della gente in posa sul lungomare, di quelli che sono appena andati via – come diceva Salvo Messina – e restano nel cuore e gli altri che hanno scelto di lavorare fuori, ma tornano sempre come Ettore e Natale.
Gli sguardi dei bambini, dei ragazzi, del popolani del già citato film di Italo Zeus, (Carmelo, Ornella, Beatrice, padre Massimo, Silvia, Natalina, Pierlugi, Sara, Anna ed altri cento …. e dei più noti attori Anita Zagaria, Andrea Tidona, Antonio Ianniello e Antonellina Nieri), quelli delle manifestazioni sociali come “se non ora quando”, tanto per ricordarne qualcuna (ed ecco qui i volti dei vari Salvatore Granata, Enzo Mammana, Enzo Bontempo, Carmelo Ioppolo, giunti a Brolo per manifestare ….).
E poi “la poesia al potere”, la lotta all’omofobia che diventa happening, il ricordo di Don Milani con Michele Gaglio grande protagonista, i giovani che lottano per il diritto allo studio (le foto sono solo di qualche settimana fa), i cantanti e la gente dei concerti e del cabaret di Zelig che negli anni hanno fatto la storia ludica del paese (i Nomadi, Baccini, i Tiro Mancino, Bennato, Nosei, Mogol e la Piazza Ritrovata, Anna Tatangelo, Luisa Corna …..).
Le manifestazioni d’arte (le mostre ed i disegni di Mariano Brusca, di Migneco, le rassegne d’arte alla Multimediale, i quadri dei ragazzi delle Medie, l’impegno della Pathos e di Aurelio Ballato dell’Art House), ma anche la cultura Alda Merini, la Maraini e la sua cittadinanza onoraria a Brolo; le locandine di “Frame”; gli spazi dedicati a Pier Paolo Pasolini; i momenti dell’impegno e della denuncia: Rita Atria. Peppino Impastato, Nino Maniace, Rosario Livatino, Aldo Moro e la sua scorta; quelli dello sport, Melo e Antonio Cipriano; la vecchia Tiger; Leo Caranna, i rally della Costa Sarcena e quello dei Nebrodi; poi ancora come gli artisti vedono Brolo, e i tocchi d’arte dei giovani della Rosa Blu che diventano anche auguri e calendari; gli scorci di Brolo, Ficarra, Naso e Sant’Angelo che mostrano tesori di marmi istoriati, di arenaria scolpita di colonne romane, di fortezze carcerarie.
Carte che parlano e mostrano l’essenza di un territorio, che usano l’ironia per rammentare, le foto per ricordare.
Carte, quelle del mercante in fiera brolese, che parlano ancora di politica; i sindaci del territorio, le loro fasce, le loro proteste, il loro impegno, gli amministratori d’oggi e del passato; Carte che ritraggono gente che transitava, Rauti, Fanfani, i Marescialli che comandavano la Caserma, Spadolini, Crocetta, il buon dottor Garofalo ed i fratelli Gembillo, l’onorevole Germanà, don Nino prima e Manà ora (ed in mezzo Ninì e Basilio); Gente che soggiornava, che abitava o che abita ancora a Brolo; auto d’epoca e go-kart; vecchie glorie del ciclismo, il pugile Cusma, Moser, podisti e cacciatori artefici di grandi mangiate; nuovi poeti come Viottorio Ballato e scrittori che hanno scelto Brolo per presentare libri e testi, Luciano Armeli, Linda Liotta, Salvatore Mezzopane, Vincenzo Moretti con la sua “Enakapata”.
Tremila e passa soggetti che trasformano un gioco tipicamente d’azzardo, in una momento di speciale socialità.. “e speriamo di non averne dimenticano nessuno – dice sempre il sindaco – ma in tal caso già pensiamo alla prossima edizione e ci sarà spazio per tutti“.
Ma smazziamo le carte.
Però semplicemente alcune.
Quelle rimaste potranno essere ritirate, dagli interessati, direttamente all’ufficio turistico comunale.
msm
… e le altre all’Ufficio Turistico.