Si è conclusa con una sentenza di non doversi procedere la triste vicenda giudiziaria di un uomo di Falcone, M.G., accusato di avere occupato abusivamente un’area di proprietà ferroviaria mediante deposito incontrollato di rifiuti speciali. La Corte di Appello di Messina, accogliendo la tesi difensiva a dell’avv. Antonella Marchese, ha messo la parola fine alla vicenda
I fatti risalgono al 2009, quando i Carabinieri della Stazione di Falcone avevano segnalato l’uomo alla Procura della Repubblica ed era stato aperto il relativo fascicolo; ma già nel 2013 il Tribunale di Patti, accogliendo la tesi difensiva dell’avv. Antonella Marchese, all’esito di un dibattimento durato due anni, dopo
avere sentito vari testimoni ed esaminato la documentazione prodotta dalla difesa, aveva assolto l’uomo dal reato di deposito incontrollato di rifiuti con l’ampia formula dell’insussistenza del fatto, emanando solo l’irrisoria pena di 200 euro di multa
Ma questo non ha impedito all’uomo di procedere verso la piena assoluzione.
Pochi giorni fa, all’udienza del 16.10.2017, la Corte d’Appello di Messina, accogliendo le richieste dell’avv. Antonella Marchese, ha dichiarato di non doversi procedere per il reato di occupazione abusiva, dando atto che questo procedimento non avrebbe dovuto essere avviato – mancando la querela di parte – e scrivendo definitivamente la parola “fine” sulla triste vicenda.