Categories: Cronaca Provinciale

FICARRA – Ancora Frane. Cancellato un tratto della strada provinciale Ficarra-Matini-Lacco-Brolo

di Franco Tumeo

Un impressionante boato, la corrente elettrica che va via e la gente impaurita che abbandona precipitosamente le case: terrore, ieri notte intorno alle 23,30 nella contrada Crocevia dove una frana ha cancellato un tratto della strada provinciale Ficarra-Matini-Lacco-Brolo, facendo scattare l’ennesima emergenza per il piccolo comune nebroideo, già costretto da alcuni giorni a fronteggiare un altro movimento franoso che minaccia il depuratore comunale. Circolazione interrotta, autobus di linea e scuolabus fermi, sei famiglie completamente isolate, alcune attività artigianali bloccate. Da ieri, parte degli abitanti di Crocevia, della popolosa frazione Matini e delle numerosissime case rurali che punteggiano le campagne per recarsi in paese dal medico, all’ufficio postale, a scuola o semplicemente al lavoro devono seguire un lunghissimo percorso alternativo, raggiungendo dapprima Brolo per risalire poi verso l’entroterra collinare lungo la tortuosa provinciale Brolo-Ficarra-Sinagra. Dalle prime rilevazioni dei tecnici della Protezione civile comunale sembra che a causare il cedimento della carreggiata siano state le abbondanti piogge dei giorni scorsi, ma le precarie condizione della strada sulla quale ha competenza esclusiva l’amministrazione provinciale erano note da tempo. Appena qualche mese fa erano stati effettuati dei lavori di consolidamento, ma evidentemente insufficienti o, peggio, eseguiti male come segnala un abitante del luogo che preferisce conservare l’anonimato. Insomma, per qualcuno ce ne sarebbe abbastanza per un intervento della magistratura. “Si tratta di una frana ampiamente annunciata – aggiunge il sindaco Basilio Ridolfo – ed è già una fortuna che non ci siano state conseguenze più gravi. Da ben tre anni segnaliamo la pericolosità di quel tratto di strada agli uffici competenti, ma ciò che siamo riusciti ad ottenere dalla Provincia è stato soltanto un intervento tampone che ha finito per peggiorare le condizioni di stabilità del muro di sostegno, caricato di un pesante bastione di protezione e privo delle necessarie opere di raccolta e di drenaggio delle acque piovane. Mi chiedo – conclude polemicamente il primo cittadino – a cosa sia effettivamente utile l’ente provincia”.

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