Cronaca

FICARRA – “Si dice il benfatto e non il benefattore”

Un ficarrese, che non desidera essere nominato, nei giorni scorsi ha messo a disposizione del Comune di Ficarra un lotto di 150 kg. di generi alimentari non deperibili. Festeggiata anche la Festa della Primavera dedicata alle mamme.

Lo rende noto, con viva soddisfazione e senso di gratitudine il sindaco Gaetano Artale.

“Si dice il benfatto e non il benefattore.

Un mio adattamento personale di un antico proverbio siciliano per dare notizia di un altro gesto di significativa solidarietà.

Un ficarrese, che non desidera essere nominato, nei giorni scorsi ha messo a disposizione del Comune di Ficarra un lotto di 150 kg. di generi alimentari non deperibili (pasta e latte a lunga conservazione) perché se ne facesse omaggio a quelli, fra i ficarresi, che hanno vissuto e stanno vivendo con difficoltà l’emergenza COVID-19.

La distribuzione delle derrate, già in larga parte consegnate ai beneficiari, dovrebbe esser ultimata fra oggi pomeriggio e domani mattina. Ficarra può vantare anche gesti di questo tipo compiuti da un suo figlio per altri suoi figli. Grazie.”

Intanto nel segno e nell’ottica della “normalità”, a Ficarra si è vissuta la “Festa della Primavera”, domenica scorsa, dedicata alle Mamme.

A commentare è sempre il sindaco: “Desidero ringraziare i Ragazzi della Festa di Primavera e la Proloco per aver saputo pensare ai bimbi in preparazione della Festa della Mamma. Ci sono stati palloncini, caramelle e……mascherine con la scritta Festa di Primavera. E tutto col sorriso per tutti i bimbi di Ficarra”.

Per Gaetano Artale è “proprio il sorriso l’atteggiamento giusto per dare inizio, nel migliore dei modi, ad una ripartenza possibile”. Se poi arriva dai ragazzini è un segnale che va colto con grande attenzione e positività

E concludendo il sindaco ha detto: “Ed il sorriso dobbiamo insegnare ai nostri bimbi. Perchè il futuro, grazie a Dio, è anche nelle nostre mani. In bocca al lupo a tutti per i giorni che verranno. Saranno certamente giorni molto difficili.

Ma, passato il tempo dello sgomento, per ricominciare non sarà certo la tristezza ad aiutarci. Come non ha mai aiutato nessuno a ripartire. Penso di poterlo dire”.

Redazione Scomunicando.it

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