Una protesta che si è svolta in contemporanea in tutte le città italiane e che, dopo lo sciopero generale del 6 settembre e le altre manifestazioni, torna a segnalare la grande opposizione della Cgil alla Manovra varata dal Governo.
“Questa manovra impoverisce i lavoratori, i pensionati, i giovani, il mezzogiorno senza rilanciare l’economia e lo sviluppo- osserva Isella Calì della segreteria della Cgil di Messina-. Una manovra che chiede sacrifici sempre ai soliti noti, non introduce una vera lotta all’evasione né chiede di più a chi ha di più. Prevede l’ulteriore taglio dei servizi ai cittadini, la sanità, la scuola, i servizi pubblici, con effetti che penalizzeranno fortemente le famiglie e soprattutto le donne. E inoltre danneggia fortemente i lavoratori dipendenti violando il Contratto nazionale e lo Statuto dei lavoratori”.
Durissimo infatti il giudizio della Cgil e delle altre organizzazioni sindacali,
sull’articolo 8 della Manovra che interviene cancellando, di fatto, norme
fondamentali a difesa dei lavoratori dipendenti, dal valore erga omnes del Contratto collettivo nazionale di lavoro allo Statuto dei Lavoratori. Artivolo avverso il quale la Cgil ha già annunciato l’intenzione di ricorrere alla Corte
costituizionale.
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