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FIT CISL – “Messina è sempre più periferia del trasporto ferroviario italiano”

Wagon Lits propone contratti di solidarieta’ per i lavoratori messinesi. La Fit Cisl: “a Messina e’ pericolo smobilitazione per l’indotto ferroviario”

“Messina è sempre più periferia del trasporto ferroviario italiano”. La denuncia è della Fit Cisl che riporta a livello di guardia la tensione nella “Vertenza Stretto”.
“L’abbandono di Ferrovie dello Stato dall’area dello stretto – sottolineano il segretario generale Enzo Testa e il responsabile del settore ferrovie della Fit, Michele Barresi – non tarda a far sentire forte le conseguenze anche sui livelli occupazionali dell’indotto. Lo scorso mese di settembre avevamo denunciato il rischio che l’apertura delle procedure di mobilità per 35 lavoratori della società Wagon Lits, che gestisce il servizio di accompagnamento notte sui treni passeggeri di Trenitalia, era una chiara conferma dello stato avanzato di crisi del settore ferroviario nell’isola e un campanello dall’allarme per i livelli occupazionali anche nel vasto indotto degli appalti FS. La conferma giunge l’incontro del 4 marzo 2010 tra la società Wagon Lits e i sindacati presso il Ministero del lavoro, nel corso del quale è stato prospettato dall’azienda il ricorso agli ammortizzatori sociali come unico rimedio per la tutela dell’occupazione”.
Wagon Lits propone il ricorso al contratto di solidarietà, un provvedimento che riguarderà in maniera accentuata il centinaio di lavoratori dell’impianto di Messina, mentre salvaguarda diverse realtà del nord Italia. A fronte ciò, l’azienda non ha prospettato nessun reale piano di sviluppo per il rilancio del settore.
“Si tenta di far pagare ai lavoratori siciliani l’incertezza dei futuri scenari – spiegano Testa e Barresi – e cioè di una plausibile contrazione del trasporto ferroviario passeggeri a lunga percorrenza nell’isola e una politica di aggiudicazione al maggiore ribasso delle gare per i servizi in appalto di Trenitalia a scapito della qualità del servizio offerto alla clientela meridionale”.
La Fit Cisl lancia l’ennesimo appello all’Amministrazione cittadina e regionale affinché si riprenda con forza e urgenza il percorso di mediazione iniziato con il governo nazionale e poi inspiegabilmente interrotto lo scorso luglio. Il sindacato chiede che venga rigettato il piano di dismissione che si sta progressivamente delineando in tutto il comparto delle attività ferroviarie cittadine con sempre più gravi risvolti occupazionali che inevitabilmente finiranno per creare forti tensioni sociali.

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