Cibo e crisi climatiche
Partecipata al Centro Diurno Camelot l’iniziativa Foodforchange: cibo salute e territorio. Il cibo che scegli puo’ salvare il Pianeta. L’evento che ha avuto la finalità di far riflettere sul futuro del nostro pianeta e sul rilievo assunto dal cibo nelle crisi climatiche ed ecologiche è stato promosso dall’associazione C.E.A.
A moderare la tavola rotonda l’avv. Silvana Paratore che ha sostenuto come cibo e crisi climatica sono innegabilmente interconnessi e lo squilibrio degli ecosistemi è fortemente influenzato da ciò che consumiamo quotidianamente . Dopo i saluti istituzionali del Presidente della commissione comunale ambiente del comune di Messina avv. Giovanni Scavello e del Vicepresidente del Cea Messina Onlus Giuseppe Panebianco, ha preso la parola la biologa dott.ssa Domenica Lucchesi referente InFea Arpa Sicilia che ha rimarcato l’importanza di dovere agire urgentemente sottolineando come siano già in atto delle azioni di monitoraggio e controllo da parte di tecnici ambientali impegnati anche in settori emergenti come la conservazione della biodiversità fondamentale per la vita del pianeta.
A seguire l’intervento del presidente di Slow food Sicilia Rosario Gugliotta che ha sostenuto come occorra scegliere il cibo giusto per salvaguardare l’ambiente avendo coscienza che lo stesso cibo debba essere inteso come nutrimento e non come alimento. Una buona alimentazione puo’ contribuire non solo alla salute fisica ma anche al benessere mentale ha dichiarato il Direttore del modulo dipartimentale Salute Mentale Messina nord dott. Marco Xerra sottolineando come salute mentale sia sinonimo di qualità della vita. Incisivo il contributo del dott. Matteo Allone dirigente responsabile Centro Diurno Camelot che ha affermato come i temi della sostenibilità, della complessità, programmazione e della prevenzione siano ormai ineludibili. In accordo con i goals di Agenda 2020/2030, uomini e ambiente sono profondamente interconnessi e rappresentano l’antica visione di un microcosmo che si rispecchia nel macrocosmo. Occorre, ha concluso Allone, trovare una via virtuosa ricordando che siamo ciò che mangiamo.
A conclusione evento è intervenuto Mario Sarica consulente scientifico del Museo cultura e Musica popolare dei Peloritani che ha affermato come posare lo sguardo demoantropologico sul tema della giornata ovvero cibo territorio ed ambiente significa prendere consapevolezza che il patrimonio di biodiversità e la macchia mediterranea di cui l’area peloritana vanta espressioni tipiche e distintive, è l’eredità
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