Cronaca

FORMAZIONE GIORNALISTI – In atto i controlli dell’Ordine

Formazione, pronte al via le prime sanzioni: necessario mettersi in regola entro il 2019

Partiranno a breve le prime sanzioni per i giornalisti che non hanno ottemperato gli obblighi della formazione professionale. Attualmente il Consiglio di disciplina territoriale dell’Ordine sta controllando tutte le posizioni dei giornalisti siciliani, rilevando le irregolarità e convocando a scaglioni gli interessati, finora 275.

 Sono circa 700 i giornalisti siciliani che non hanno acquisito i crediti necessari nel precedente triennio 2014/16. Di questi, 450 non hanno maturato neanche un credito, mentre 250 non hanno raggiunto la soglia minima e dunque non possono considerarsi in regola. Ricordiamo che per chi si trova indietro e vuole recuperare, acquisendo i crediti mancanti, sono numerosi e vari i corsi, totalmente gratuiti, proposti dall’Ordine regionale di Sicilia. Per i colleghi che non potessero recarsi di persona, perché impegnati con il lavoro o residenti in sedi disagiate (isole, comunità montane), si ricorda che c’è la possibilità di seguire i corsi on line, anche questi completamente gratuiti.

Si rammenta che la formazione non è un optional, ma un obbligo perentorio, previsto dalla legge 148/2011, per tutti coloro che esercitano la professione. Per informazioni più dettagliate, si può consultare il sito web dell’Ordine e la piattaforma S.I.Ge.F. Chi non ottempera a tale obbligo incorre in severe sanzioni disciplinari.

Per gli inadempienti, a meno che non si documentino gravi motivi di salute, c’è in corso convocazione o già notifica della sanzione disciplinare: avvertimento o censura. Finora sono stati convocati, dal Secondo Collegio del CDT circa 275 colleghi. Fino a gennaio si proseguirà con convocazioni e notifiche attraverso PEC o posta ordinaria, in caso di mancanza di posta certificata (anche questa si configura come omissione da giustificare).

Dopo le sanzioni per chi non ha rispettato l’impegno della formazione nel primo triennio,  l’eventuale perdurare dell’inadempienza anche nel secondo triennio, rappresenta grave violazione deontologica e come tale da perseguire, come impone la stessa legge (in caso di posizioni recidive, al termine del triennio 2017-2019, scatterebbe la sospensione o addirittura la radiazione). Ma è anche un comportamento irrispettoso nei confronti dei colleghi che con zelo si adeguano a quanto prescritto dalle norme.

Per evitare di incappare in pesanti e spiacevoli sanzioni si raccomanda perciò, nel 2019, a chi è  rimasto indietro, di partecipare ai corsi e acquisire più crediti possibili, ricorrendo anche ai corsi on line, mostrando così la volontà di mettersi in regola.

da http://www.odgsicilia.it

Redazione Scomunicando.it

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