A Messina si è parlato del precariato nel giornalismo…. quale professione per il futuro
L’omaggio a Alessandro Bozzo
il tema dell’incontro formativo:
Pressioni psicologiche, mobbing, sfruttamento, precarietà, salari al di sotto della decenza, minacce della criminalità. Così lavora la maggior parte dei giornalisti italiani, i due terzi secondo le stime delle organizzazioni sindacali, visto che soltanto una minima percentuale può contare oggi sul sospirato articolo 1 che garantisce – o dovrebbe garantire – una certa stabilità.
A partire dalla storia di Alessandro Bozzo, collega calabrese che dieci anni fa decise di togliersi la vita dopo essere stato costretto dal suo editore a dimettersi per essere riassunto a metà dello stipendio, ripercorriamo il grande buco nero della precarietà nella nostra professione.
il libro
Lucio Luca, autore del libro “Quattro centesimi a riga”, da poco pubblicato da Zolfo Editore, racconta proprio la storia di Bozzo nel suo romanzo (con una nota finale di Roberto Saviano. Prefazione di Attilio Bolzoni) e affronterà assieme agli altri relatori la questione ormai sempre più attuale e spinosa del mondo dei precari nel giornalismo e quale professione per il futuro alla luce dei cambiamenti nel sistema dell’informazione.
si replica a Palermo 10 giugno
Altro:
Alessandro Bozzo è un giornalista calabrese alla soglia dei quarant’anni. Un bivio della vita al quale arriva con un carico di minacce da parte della ‘ndrangheta, un lavoro sempre più in bilico e un matrimonio che sta per fallire. All’improvviso, da cronista di provincia coraggioso e mai asservito a potenti e intoccabili, si rende conto che tutto ciò in cui crede e per cui ha sacrificato l’esistenza sta per crollare.
Un racconto crudo del contesto nel quale viveva Alessandro e ancora vive e lavora gran parte del giornalismo italiano, soprattutto al Sud e nelle periferie: tra precarietà, sfruttamento, salari al di sotto della decenza, pressioni psicologiche, mobbing, editori senza scrupoli e quotidiane intimidazioni. La vicenda personale di Alessandro Bozzo, qui ripercorsa attraverso un diario-testamento, diventa così un grido collettivo contro lo stato di abbandono e iniquità dell’informazione nel nostro Paese. Una storia drammatica che è anche un inno alla libertà di stampa. Con una nota finale di Roberto Saviano. Prefazione di Attilio Bolzoni.
L’incontro, organizzato dall’ ORG Sicilia si è svolto a Messina, presso l’Università Centrale
Nino Vitale nominato Commissario della Sezione della Democrazia Cristiana. La nota del Segretario provinciale del…
il genio silenzioso che ha ridefinito l’eleganza (altro…)
Patti non cresce, non si rilancia, non sogna più. A dirlo senza mezzi termini è…
Dal convegno promosso da Quater Srl la certezza: nessuna proroga, i progetti vanno chiusi entro…
E’ stato ristretto agli arresti domiciliari l’autore del furto perpetrato ai danni della nostra emittente…
TRA CLOUD E MOBILE BANKING - L’importanza di scegliere siti sicuri