Cronaca

FORMAZIONE INNOVATIVA – La spiaggia di Testa di Monaco Natural Beach diventa un’aula

Formazione innovativa sulla spiaggia: l’ITET “Caruso” di Alcamo porta l’aula tra sabbia e mare a Capo d’Orlando

Un’aula senza pareti, con il rumore del mare a fare da sottofondo e la natura come compagna di lavoro.

È questo lo scenario che ha accolto i docenti ed educatori della fascia 0-6 provenienti dall’Ambito 27 della provincia di Trapani, protagonisti di un laboratorio esperienziale unico nel suo genere promosso dall’Istituto Tecnico Economico e Tecnologico “Girolamo Caruso” di Alcamo, guidato dalla dirigente Vincenza Mione, in sinergia con il Comune di Alcamo.

L’iniziativa, finanziata dall’Assessorato Regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali e dall’Assessorato Regionale all’Istruzione e Formazione Professionale della Regione Siciliana, ha trasformato la suggestiva cornice della Testa di Monaco Natural Beach di Capo d’Orlando in un vero e proprio atelier pedagogico all’aperto. Non la solita lezione frontale, ma un percorso intensivo in modalità full immersion, costruito su creatività, confronto e riflessione.

L’obiettivo era chiaro: rinnovare la pratica didattica alla luce del sistema integrato 0-6 (D.Lgs. 65/2017), delle linee pedagogiche nazionali e delle più recenti visioni europee sull’educazione della prima infanzia.

Durante le giornate formative, i partecipanti hanno preso parte a sessioni di co-design, elaborando prototipi progettuali condivisi, presentandoli in plenaria e raccogliendo il tutto in un portfolio digitale delle attività svolte. A supporto del lavoro sono stati messi a disposizione schede di osservazione, report, bibliografie e sitografie utili per proseguire l’autoformazione. Tra le sezioni anche quella dedicata al benessere del corpo e della mente coordinata dall’insegnante di yoga Sabrina Provasoli. Le altre docenti sono state: Daniela Virgilio, Marinella Ricciardello e Lilli Carità.

L’esperienza non ha lasciato indifferenti i partecipanti:

«È stata un’occasione preziosa non solo per acquisire nuovi strumenti, ma anche per sentirsi parte di una comunità di pratica che cresce e si sostiene reciprocamente».

Innovazione metodologica, inclusione e qualità educativa: sono questi i pilastri su cui si è innestata un’esperienza formativa che ha voluto superare i confini dell’aula tradizionale, trasformandosi in un momento immersivo, partecipato e destinato a incidere nel lavoro quotidiano di chi si prende cura dei più piccoli.

Un messaggio forte, ha sottolineato Marinella Ricciardello, patron della struttura che ha ospitata quest’esperienza didattica ed anche lei formatrice,  che conferma come la formazione possa e debba rinnovarsi, trovando nuovi spazi e nuovi linguaggi per rispondere alle sfide dell’educazione contemporanea.

Redazione Scomunicando.it

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