Blas Roca Rey e Monica Rogledi fotografati da Gabrielel Scaffidi Militone.
Luna piena per illuminare, di suo, nello splendido gioiello del teatro greco di Tindari quest’Iliade di Alessandro Baricco che nella sessantesima edizione del Tindari Festival, giovedì 18 agosto ha visto in scena Blas Roca Rey e Monica Rogledi.
Il testo dello sceneggiatore torinese è potente e magnifico.
I due attori, attraverso una serie di monologhi raccontano il mito di Troia.
Quello visto dagli occhi dei principali personaggi della storia: Achille, Ettore, Andromaca, Elena, Ulisse.
La parola, e il gesto diventano storia, e così la narrazione diventa emozionante e a tratti brutale.
Lotte, duelli, amori e odi resi in maniera quasi tribale in una cornice dalla quale Baricco ha escluso gli Dei.
Restano uomini e donne, guerrieri e regine, vittime e carnefici, vittoriosi e sconfitti, che si fronteggiano senza esclusione di colpi.
Un fiume violento e disperato, poetico e toccante, raccontato dal palcoscenico della madre di tutte le guerre: Troia.
Sul palco Blas Roca Rey, che ne cura l’edizione, interpretata tutti personaggi maschili, alternandosi a Monica Rogledi che interpreta quelli femminili.
In scena anche un trio di musicisti (Giuseppe Cangialosi, Fabio Battistelli e Marzuk Mejeri) che accompagna e sottolinea la drammaturgia creando un’atmosfera calda e affascinante, dal sapore mediorientale.
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