Categories: Cronaca Regionale

FRANCESCO RIZZO – “C’era un disordine urbano, ma non abusivismo edilizio…”

Nel giorno dei funerali delle vittime dell’alluvione che mercoledi scorso ha devastato la provincia tirrenica di Messina, continuano a piovere reazioni su quanto avvenuto ma soprattutto per comprendere se aldilà della tragica fatalità vi sono delle responsabilità riconducibili a comportamenti dell’uomo.

Naturalmente una tragedia di questo tipo non può che suscitare reazioni anche dal mondo delle associazioni ambientaliste.

Questa volta tocca a Francesco Rizzo coordinatore provinciale dell’associazione “Fare Verde”, esporre la posizione sua e del movimento su quanto accaduto a  Saponara e non solo “sui fatti di Saponara la mia più che preoccupazione è vera e propria perplessità-afferma Rizzo- visto che proprio a inizio Novembre, quindi non più di venti giorni prima dei tragici fatti, ho fatto un sopralluogo in quella zona ed ho potuto verificare la presenza delle ruspe  che lavoravano per arginare il torrente, insomma non vi era un vero e proprio pericolo ma un allarme quello sicuramente a cui però si stavano prendendo le dovute contromisure”.

Il coordinatore provinciale di “Fare Verde” non vuole però sentir parlare di abusivismo edilizio, termine molto usato dall’allora Capo Nazionale della Protezione Civile Guido Bertolaso  nei giorni che seguirono l’alluvione che colpì Giampilieri il 1’ Ottobre del 2009 “sicuramente – continua Rizzo – c’era un disordine urbano, ma non abusivismo edilizio, case poste proprio ai margini di torrenti o di fiumi non c’è ne sono, quindi questa ipotesi viene completamente a cadere, una delle cause principali dei danni è stato lo straripamento di un fiume che era navigabile durante l’epoca romana”.

Infine Francesco Rizzo esprime la propria soddisfazione per le decisioni prese dagli amministratori di quei comuni per le decisioni prese nelle ore che hanno preceduto l’alluvione “sicuramente l’accortezza mostrata dagli amministratori, in particolar modo dal Sindaco di Barcellona Candeloro, ha fatto si che i danni, seppur ingenti, fossero minori soprattutto per quanto riguarda le perdite di vite umane, non oso pensare a cosa sarebbe successo senza l’allerta meteo e le precauzioni prese dalle amministrazioni comunali nelle ore che hanno preceduto il disastro”.

L’ultimo pensiero  va infime ai familiari delle vittime e a coloro che hanno subito gravi danni alla propria abitazione “certamente però bisogna interrogarsi su quanto accaduto e chiedersi come mai in un epoca in cui si parla di alta tecnologia, siamo purtroppo costretti a piangere vittime di fenomeni naturali quali appunto le alluvioni”.

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