Recensione del prof. Romano Pesavento
È in edicola dal 3 luglio il numero 292 di Dampyr dal titolo “La casa della paura”, edito Bonelli, sceneggiatura di Mauro Boselli, disegni Alessio Fortunato, copertina Enea Riboldi, lettering Omar Tuis.
Chi cerca il brivido lo trova sempre, ammoniscono i sinistri personaggi dell’albo, e qui, come sempre accade nel genere horror e non solo, molti percepiscono di esistere solo difronte allo shock, all’orrore, alla consapevolezza della brevità della vita e della fragilità del nostro misero involucro di pelle, organi e sangue.
I cattivi verranno puniti, ma anche, come direbbe Lucio Dalla, “i cretini di ogni età”: in tal senso, l’horror raramente ammette accezioni.
I disegni di Fortunato incorniciano perfettamente, tra chiaroscuri artistici, lampi di luci e tratteggi arpeggiati liberty, una storia intensa di perversione ordinaria e innocenza straordinaria, come spesso Boselli ci sa regalare dalle pagini di Dampyr. Non perdetelo.
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