FUMETTI – Tex Willer n. 78 “La giustizia di Gunny Bill”: “Fratelli di Polvere”

Un racconto di frontiera tra ricordi e redenzione, scritto dallo sceneggiatore lucchese Giorgio Giusfredi e illustrato dal disegnatore aretino Fabio Valdambrini

Recensione del prof. Romano Pesavento

In edicola dal 19 aprile Tex Willer n. 78, “La giustizia di Gunny Bill”, edito dalla Sergio Bonelli Editore, con soggetto e sceneggiatura di Giorgio Giusfredi, disegni di Fabio Valdambrini, lettering di Luca Corda e copertina di Maurizio Dotti.

L’albo prosegue le vicende appassionanti del giovane fuorilegge Goode, alter ego versione “malvagia” di Tex. Goode è un personaggio già ben caratterizzato nell’avventura precedente, che lo sceneggiatore lucchese Giusfredi approfondisce ulteriormente con maestria, imprimendogli molteplici sfaccettature. Ha molto in comune con Tex: sveltezza, coraggio e audacia; ma soprattutto ha in comune con il futuro ranger un grande mentore, Gunny Bill, che segue entrambi da ragazzini, trasmettendo loro tutti i trucchi di sopravvivenza del duro uomo di frontiera, ma soprattutto insegnando il valore dell’amicizia, della lealtà e della giustizia, che non sempre coincide con il pieno rispetto della legge nel Far West. Goode decide di allontanarsi dalla legalità ma non tradisce in un certo senso il codice d’onore che lo unisce al suo maestro; Gunny, nonostante tutti i reati commessi dal suo pupillo, continua a credere che non sia diventato un criminale incallito, un uomo totalmente marcio e malvagio. È straordinario il sentimento di affetto che permane anche quando le avversità della vita sembrano cambiare totalmente le persone. La fiducia è la chiave di lettura di una storia ricca di ritmo, sentimento e intensità che non mancherà di emozionare i lettori. Goode poteva diventare un altro Tex e Tex trasformarsi in un Goode; a volte passaggi apparentemente insignificanti determinano il nostro avvenire.

Restano i rapporti umani che quando sono ben costruiti, prima o poi, faranno la differenza.

I disegni dell’aretino Valdambrini sono veramente incisivi; ogni espressione, soprattutto nella mimica facciale, risulta realistica e funzionale alla scena rappresentata; epiche le scene di salvataggio di Goode, con primi piani molto curati nei dettagli e inquadrature decisamente fuori dai cliché.

In copertina Tex e il suo mentore, con piglio deciso, cavalcano al tramonto, sferzati dal vento del Sud. I cavalli imprimono alla scena movimento e potenza sia nella postura che nella fierezza dello sguardo.

Redazione Scomunicando.it

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