Cultura

GABRIELLA LO VANO – “26 maggio 1915”

Questo il titolo del racconto della scrittrice e poetessa santagatese Graziella Lo Vano, che si è classificata al primo posto, per la narrativa al Premio “Il Carro delle Muse” a Moena.

La cerimonia si è svolta al teatro Navalge di Moena, nella splendida cornice delle rocce dolomitiche del trentino.

Il “Premio Letterario Internazionale”, tutto in “rosa” è stato voluto e ideato dalla prof.ssa Loredana Reppucci, per dare voce a scrittrici, poetesse, artiste e pittrici, L’iniziativa, di grande interesse, è stata sostenuta dalla Fidapa europea e da quella di Bolzano, oltre che dal Comune, dalla Regione Trentino Alto Adige, dalla Provincia di Trento, dal Consorzio Comuni BIM Adige Trento e da altri Enti e Società.

Tante le personalità che hanno premiato le vincitrici e le segnalate; dal sindaco della cittadina di Moena, Edoardo Felicetti, al Presidente vallata dell’Avisio Consorzio BIM, Armando Benedetti; alla Presidente Unicef Bolzano Patrizia Daidone; alla Past Presidente, avvocato Eufemia Ippolito, rappresentante del Consiglio d’Europa della Fidapa. Testimonial d’eccezione Marie de Rachewiltz, figlia del famoso poeta internazionale Ezra Pound, e poetessa lei stessa, che ha sottolineato, assieme a Giulio Clamer, Presidente della società Internazionale “Dante Alighieri, l’importanza dello scrivere nella lingua del “si”, la lingua italiana. Quest’ultimo ha consegnato alla scrittrice santagatese anche il diploma di merito.

Nel corso della kermesse culturale, condotta dalla giornalista Virna Pierobon, si sono avvicendate il soprano Angela Chiocchetti, accompagnata al pianoforte dal maestro Paolo Bernard, le allieve della scuola di danza della Val di Fassa. Mentre l’attrice Emma Deflorian, ha saputo imprimere forza e suggestioni nella lettura dei brani narrativi e delle liriche. L’opera di Lovano è stata premiata per “le suggestioni sentimentali che riesce a suscitare in una storia che ricorda la Prima Guerra Mondiale” Come dire : “Moena chiama, Sant’Agata di Militello risponde”.

In sintonia con l’evento la premiazione è avvenuta a qualche chilometro dalla linea di trincea della “Val di Sassa” dove correva la linea del fronte Dolomitico. La guerra particolarmente cruente, non risparmiò nessuna cima della Marmolada tanto che ancora oggi sono visibili e visitabili postazioni e camminamenti. Enzo Caputo

Redazione Scomunicando.it

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