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Gaetano & Ada – Punti di vista differenti sul dissesto a Brolo

Alla fine della seduta il consiglio comunale ha preso atto della situazione di dissesto economico dell’ente. Di fatto si è avviata la procedura “fallimentare”. Nelle prossime settimane l’iter si completerà, ed arriveranno i commissario liquidatori, mentre già nelle prossime ore verrà comunicato al Ministreo dell’Interno quanto accaduto ieri sera in aula.

 

 L’intervento in consiglio comunale di Gaetano Scaffidi Lallaro 

 

Signor Sindaco, Signor Presidente del Consiglio, Assessori, Consiglieri Comunali, Cittadini di Brolo, il Consiglio Comunale di oggi, e l’argomento da affrontare, rappresentano una tappa storica, per quanto triste, per la nostra comunità.

L’Amministrazione della quale mi onoro di far parte dal giugno del 2014 ha intrapreso un cammino di risanamento ed un percorso di legalità che si è posto in assoluta rottura rispetto a quello che posso definire essere stato il “sacco di Brolo”, posto in essere da alcuni ben noti esponenti della precedente classe politica.

Nella prima fase insieme al Sindaco, alla Giunta ed ai consiglieri comunali del nostro gruppo ci siamo trovati di fronte ad un atteggiamento di totale chiusura e mancanza di collaborazione da parte di alcuni Funzionari ed Uffici Comunali che si sono posti in una posizione di assoluta contrapposizione con la nostra azione politica.

Questo stato di fatto è proseguito dal giugno del 2014 fino al 18.08.2014, data in cui è stata emessa l’ordinanza cautelare della cosiddetta operazione “Mutui Fantasma” che ha portato all’arresto, fra gli altri, dell’ex Sindaco Salvatore Messina ed all’applicazione di misure cautelari nei confronti degli altri dipendenti e Funzionari del Comune di Brolo.

Tale ordinanza, sin da subito ha confermato l’esistenza di fatti sconcertanti per questa comunità che fino a quel punto si erano solo immaginati.

Con l’applicazione della misura, l’ufficio ragioneria è stato totalmente smantellato per cui ci siamo improvvisamente trovati privi dell’ufficio cardine di qualsiasi amministrazione.

Senza la ragioneria non potevamo svolgere infatti alcuna attività non solo straordinaria ma anche ordinaria, non avevamo la possibilità nemmeno di pagare una bolletta dell’Enel e tutti i servizi essenziali erano in pericolo.

Queste difficoltà, seppur gravissime non erano le sole preoccupazioni di questa Amministrazione in quanto:

1. si era già insediato un Commissario ad ACTA per l’approvazione del bilancio previsionale 2013;

2. non avevamo risorse umane immediatamente disponibili che avessero le competenze e l’esperienza necessaria per far funzionare l’ufficio di ragioneria;

3. avevamo l’improrogabile necessità di effettuare una ricognizione reale e veritiera dello stato delle Casse comunali e della situazione reale dell’Ente compreso l’accertamento e la quantificazione dei debiti.

Ma la responsabilità più grave che sentivamo e che sentiamo tutt’oggi è quella di garantire ai nostri amati concittadini una qualità soddisfacente dei servizi essenziali ed avviare un percorso di risanamento di un Ente distrutto dalla mala politica e da una mala gestio che si è rivelata essere un caso unico nell’intero panorama nazionale.

Avevamo e sentiamo tutt’oggi l’onere ed il dovere di demarcare un percorso di legalità che sia da guida per un intera cittadinanza che per circa 20 anni ha assistito ad uno spettacolo fatto di lustrini,feste e festini, sagre, mega eventi e mega concerti con artisti di fama internazionale, chevenivano propinati come la dimostrazione tangibile della bravura e della potenza politico – amministrativa dei noti soggetti di riferimento, mentre in realtà dette manifestazioni  dietro di loro nascondevano una gestione sciagurata e spregiudicata della cosa pubblica.
Anni in cui da una parte si sovvenzionavano con centinaia di migliaia di euro l’anno squadre di volley molto ben riconducibili ad ex amministratori e dall’altra si negavano i soldi per garantire servizi importanti, come ad esempio il rimborso per il trasposto degli studenti brolesi.

Tutto quello che è accaduto, cari cittadini,ha inciso sul tessuto economico, sociale, culturale della nostra comunità che è stata vittima di un modo becero e clientelare di fare politica e che oggi è costretta a pagarne il conto.

Ebbene cittadini oggi siamo qui per pagare il conto salato di un banchetto durato per circa 20 anni nel quale i più ingordi ed affamati soggetti hanno partecipato ingozzandosi senza pudore e con una inaccettabile e volgare ostentazione.

Con il voto del 26.05.2014 e con la elezione di Irene Ricciardello Sindaco voi amati cittadini avete fermato questo orribile banchetto.

Di questo io vi ringrazio non tanto come amministratore, ma soprattutto come padre.

Oggi infatti abbiamo l’occasione di dare ai nostri figli un futuro migliore fatto di legalità e di responsabilità, anche sepurtroppo per i prossimi  anninoi e i nostri figli dovremo pagare il conto salatissimo di quei vergognosi banchetti.

Da agosto 2014 fino allo scorso dicembre, senza sosta e con il massimo impegno, anche grazie all’intervento del revisore dei conti,degli onesti funzionari e dipendenti (e ce ne sono tanti) del Comune di Brolo siamo riusciti in maniera assolutamente attendibile  a risalire a dati contabili pressoché completi.

I numeri che abbiamo riscontrato però sono inequivocabili ed attestano senza alcun dubbio l’esistenza di uno stato di dissesto del Comune che noi non abbiamo mai voluto ma del quale responsabilmente dobbiamo prendere atto.

A fronte di questo difficilissimo lavoro, purtroppo ho dovuto constatare un atteggiamento inaccettabile ed irresponsabile da parte della minoranza consiliare che trova fondamento nella classe politica che ha dato causa all’odierno dissesto.

Infatti questi consiglieri di minoranza invece che dissociarsi da quanto accaduto e prendere le distanze da un modo inaccettabile di gestire la cosa pubblica, si sono posti in assoluta continuità politica con il passato dei loro padrini politici, e si sono fatti portatori di continui esposti, denunce e atti strumentali volti a tentare di bloccare quelle attività e quei servizi che questa amministrazione, tra mille difficoltà, sta comunque garantendo.

Nello specifico tra le decine di esposti fatti non posso non segnalare quelli relativi alle delibere sulla mensa scolastica dei bambini di Brolo e quello fatto nel tentativo di bloccare l’assegnazione della sede per il nucleo locale di protezione civile che tanto di buono, ed a titolo gratuito sta fornendo alla nostra comunità.

Tali esposti, ben oltre il diritto di controllo che legittimamente riconosco al ruolo dell’opposizione consiliare, dimostrano l’esistenza dell’unico scopo dagli stessi perseguito, ovvero tentare di bloccare in ogni modo l’azione di questa amministrazione, piuttosto che tutelare gli interessi della comunità.

Ma il tentativo ancor più ingiustificato di questa minoranza è stato quello di tentare di negare l’esistenza dei numeri del dissesto, accusandoci in maniera del tutti risibile della volontà di creare strumentalmente debiti inesistenti, proponendo, come cura per evitare un dissesto già conclamato, l’assurda soluzione di contrarre ulteriori debiti per pagare debiti che la loro parte politica aveva causato.

A fronte di rate annuali per € 1.200.000,00 circa, pari ad oltre 3.000,00 € al giorno, su un bilancio di € 6.000.000,00 circa,la minoranza consiliare propone ancora oggi l’assurda soluzione di un ulteriore indebitamento.

Le ragioni di tali folli proposte possono rinvenirsi in due semplici motivazioni:

1. tentare di nascondere con un dito la voragine debitoria

2. tentare di nascondere le responsabilità politiche – amministrative dei noti soggetti politici cui essi fanno riferimento.

La dichiarazione di dissesto non è un atto che deriva dalla nostra esigenza politica di “battere un avversario”, comunque già sconfitto nell’urna, bensì essa è un atto amministrativo che oggi si impone come atto dovuto ed obbligatorio disciplinato dalle norme di legge.

Gli eventuali accertamenti  sulle responsabilità dei politici e dei funzionari e le azioni che la Procura della Repubblica, la Corte dei Conti e gli organi di controllo porranno in essere non saranno il frutto di una nostra volontà politica, bensì, eventualmente, la naturale conseguenza di atti di gestione a dir poco scellerati.

Da questa triste esperienza possiamo e dobbiamo gettare le basi per rilanciare la nostra comunità, per far rinascere questo paese e riportarlo ad una condizione di normalità, tanto politico-amministrativa, quanto socio culturale, partendo dai bisogni dei soggetti più disagiati

Sì! ..perchè oggi si sancisce definitivamente il fallimento di una mentalità socio-politica finalizzata al clientelismo, all’accaparramento  di voti ed al perseguimento di interessi personali.

Oggi si certifica, purtroppo, uno stato di fatto non sindacabile.

Da oggi però bisogna ripartire.

Da oggi bisogna avere il coraggio di ricominciare a costruire insieme il futuro del nostro paese senza mai dimenticare il passato.

Da oggi tutti insieme, ognuno nel rispettivo ruolo, dovremo lavorare per rilanciare questo Comune, questo paese.

Ognuno dovrà fare la sua parte senza lasciarsi condizionare da detrattori o interessati sfascisti.

Tutti dovremo impegnarci affinché alla generazioni future venga trasmesso un retaggio culturale diverso da quello praticato in questi anni: una cultura del lecito, del merito, del rispetto, dei diritti ma anche dei doveri.

Si proprio quei doveri che ogni cittadino ha nei confronti di tutta la collettività a cui appartiene.

Perché così come è un dovere di ogni buon amministratore quello di garantire al meglio i servizi pubblici di cui tutti i cittadini hanno bisogno, di contro è dovere di ogni cittadinocollaborare e contribuire al benessere della comunità, nel rispetto della legalità, con senso civico, ed adempiere agli obblighi tributari che garantiscono quei servizi.

Per troppo tempo Brolo è stata, illecitamente ed immoralmente, una “zona franca” dove troppi furbetti venivano esentati dall’adempimento dei loro doveri di cittadini.

Non è accettabile l’ideologia clientelare che ha caratterizzato l’ultimo ventennio politico di questo Comune.

La precedente classe politica ha cercato di garantire la propria sopravvivenza ed i propri interessi facendo ritenere in maniera illusoria che tutto era consentito e che a fronte di servizi erogati ogni cittadino non avesse anche il dovere di contribuire come dovuto.

Ciò è stato utile per i furbetti di questa comunità che sfruttando l’onestà e le tasse pagate dai cittadini onesti e corretti ha usufruito di servizi in maniera ingiustificata.

Esistono regole, come esistono diritti e doveri a cui non ci si può sottrarre.

E quello che oggi stiamo vivendo, il dissesto di cui dobbiamo prendere atto, altro non è che l’apocalisse determinata da un sistema marcio e obsoleto che ha fatto solo male al nostro paese.

Cominciamo oggi un nuovo cammino ponendo i pilastri per un nuovo e migliore futuro per i nostri figli, educandoli alla legalità ed al rispetto delle leggi e del prossimo.

Esiste una battaglia comune che oggi deve unirci nella costruzione di solide basi future e che consenta a questa comunità di rimettersi in piedi.

Vinciamo la tentazione di arrenderci alle difficoltà, la normalità tornerà a Brolo solo quando ci sarà la volontà e l’impegno di tutti.

E per tutti intendo veramente tutti i cittadini, tutti i commercianti, gli artigiani, gli imprenditori.

Perché in questi mesi da amministratore ed in particolare da assessore ai tributi mi sono resto conto, purtroppo ed a malincuore, che moltissimi cittadini non comprendono che il buon andamento della macchina pubblica, passa anche e soprattutto da loro.

Lo spirito che deve animarci è quello di risolvere i problemi del nostro paese, di garantire con efficienza i servizi ordinari, di mettere in atto azioni volte a superare le emergenze di natura sociale, la crisi occupazionale e lavorativa che attanaglia la nostra comunità, la possibilità di intercettare finanziamenti che ci consentano uno sviluppo del territorio nel rispetto dell’ambiente, progetti per la formazione e la crescita dei nostri ragazzi, che stimolino le loro qualità personali, artistiche, professionali ecc.

Brolo ha bisogno di pensare positivo.

Brolo ha bisogno di sfruttare le sue potenzialità, le sue eccellenze. Non di sovvenzionare come in passato amici e parenti per fini prettamente clientelari, per non dire altro.

Il Comune di Brolo ha bisogno di riacquisire credibilità: con i cittadini, con i fornitori e con gli operatori economici in genere.

Brolo ha bisogno di assumere il ruolo di leader che le compete, deve diventare il fiore all’occhiello del territorio nebroideo. 

Mettiamo in moto la nostra economia.

Prendiamoci cura responsabilmente dei nostri anziani, dei nostri giovani.

Le risorse pubbliche devono avere quale unica destinazione il bene dei cittadini, il territorio.

Mai più dovrà accadere che le casse comunali diventino il “pozzo magico senza fondo” di sciagurati politicanti o di scaltri e spregiudicati professionisti.

Noi amministratori dobbiamo avere il coraggio di parlare ai nostri concittadini con il cuore in mano, di dire loro la verità che per troppo tempo è stata nascosta.

Il tempo delle favole, dei banchetti, delle illusioni è finito.

Per questo mi rivolgo anche alla minoranza consiliare ed a tutti i movimenti e le associazioni politiche/culturaliche vogliono interessarsi al futuro del nostro paese, affinché tutti insieme riusciamo a  superare le sterili contrapposizioni ed affrontiamo, insieme, coraggiosamente, la sfida che ci aspetta.

Bisogna riscrivere la storia di questo paese, e dobbiamo farlo tutti insieme.
Solo con un percorso comune fatto di legalità, trasparenza amministrativa, responsabilità, amore disinteressato verso Brolo, potremo rilanciare il nostro paese e dare un futuro migliore ai nostri figli.

 

 L’intervento di Ada Agnello, vice-capogruppo dell’opposione consiliare “Per Brolo”  

 

Sig. Presidente del Consiglio Comunale

Sigg.ri Consiglieri

Sig. Sindaco

 

Oggi è il nostro Armageddon, oggi è il giorno del giudizio per il nostro paese.

Ma oggi non è sicuramente il giorno delle contrapposizione politiche, non è il giorno del gioco delle  parti tra maggioranza e minoranza, non è il giorno delle vendette, non è il giorno delle divisioni, ma oggi è il giorno della riflessione, dell’onestà intellettuale, il giorno in cui noi tutti che facciamo parte di questo paese abbiamo l’obbligo di riflettere bene, valutare, sensibilizzare e dare prova di maturità agli occhi dei nostri concittadini.

Oggi affrontiamo e decidiamo sulle sorti di una comunità, sul futuro delle nostre generazioni, oggi decidiamo e saremo chiamati a votare e decretare la fine della nostra cittadina.. perché il dissesto mi dispiace ma non è un punto di partenza, non è una nuova possibilità di rilancio, non è un nuovo percorso, il dissesto è nostro obbligo raccontarlo e spiegarlo ai nostri creditori che vedranno i loro crediti decurtati del 60%. Un piccolo artigiano che oggi vanta un credito di 20.000,00 euro, su cui ha investito i suoi risparmi per ottenerlo, si vedrà riconosciuta la sola somma di 8.000,00 euro.

Questo è il dissesto …

Dobbiamo raccontarlo ai nostri cittadini che vedranno aumentare tutti i servizi a domanda individuale,

Che vedranno aumentata la mensa;

Che si ritroveranno a pagare per intero il costo dei trasporti;

Che vedranno aumentata la TASI;

Che vedranno aumentate il canone idrico e tutte le altre imposte,

Questo è il dissesto.

Dobbiamo raccontarlo ai nostri commercianti, ai pochi rimasti purtroppo, che vedranno aumentare le imposte sulla pubblicità, sul suolo pubblico, sugli affitti, poiché i proprietari necessariamente saranno costretti ad aumentarli, chiedetelo ai bar, alle pasticcerie, ristoranti e pizzerie che cosa è significato per loro non godere delle manifestazioni organizzate per Carnevale e per Natale

Questo è il dissesto.

Dobbiamo raccontarlo a coloro che hanno deciso di trasferirsi a Brolo con la speranza di trovare un Paese vivibile e dinamico, che vedranno, invece, aumentate tutte le imposte tanto da rimpiangere il Paese che hanno lasciato.

Questo è il dissesto.

Dobbiamo raccontarlo ai nostri costruttori che vedranno aumentare i costi degli oneri di urbanizzazione.

Questo è il dissesto.

Dobbiamo raccontarlo ai pochi investitori che guardavano Brolo con interesse, che invece vedremo fuggire via, e per questo dobbiamo raccontarlo ai nostri giovani che vedranno completamente esaurirsi le speranze di trovare occupazione, visto che nessuno vorrà e potrà più investire.

Questo è il dissesto.

Dobbiamo raccontarlo ai nostri anziani che si ritroveranno ad impegnare la poca pensione che percepiscono per pagare le tasse, questo è il dissesto.

Dobbiamo raccontarlo ai nostri precari a cui sarà preclusa la tanto attesa e sperata stabilizzazione, questo è il dissesto.

Per non parlare delle responsabilità politiche, patrimoniali e personali, a cui noi consiglieri dovremmo rispondere se questa non fosse davvero l’unica e soprattutto la corretta soluzione.

Badate bene io prendo totalmente le distanze dal passato, perché non ne ho fatto e non ne faccio parte, e non sono nessuno per sostituirmi a chi lo sta giudicando, perché per questo ci sarà la magistratura, ricordiamo oggi solo il negativo che è stato fatto, senza ricordare anche le cose buone, senza ricordare lo sviluppo che negli anni ha avuto questo paese, e se per quelli di prima sarà la magistratura a giudicare per noi stasera a giudicarci sarà un organo ancora più importante … saranno le nostre generazioni future.

Allora vi chiedo alla luce anche dei dati e dei numeri che i miei colleghi hanno esposto in questa lunga ed estenuante serata perché non riflettere, perché non cercare quantomeno di verificare la fondatezza di quanto detto?

Noi non ci riteniamo i possessori della verità ma stasera abbiamo messo sul piatto una mole di rilievi fondati.

Quindi perché non prenderci un po’ di tempo al fine di esaminare uno per uno questi dannati numeri.

La situazione è delicatissima questo lo sappiamo tutti … perché non esaminare se anche Brolo può accedere alle misure alternative proposte dal nuovo decreto Milleproroghe, novità per gli enti in crisi, che ottengono una replica del meccanismo con cui si concede una seconda chance per la presentazione del piano anti-dissesto: le amministrazioni locali che non hanno presentato il piano di riequilibrio entro 90 giorni dalla delibera sul predissesto possono riprovare fino al 30 giugno?

Perché non cerchiamo di dare a questo Paese morente un’ultima possibilità?

Perché non coinvolgere tutte le parti sociali e politiche del Paese, al fine di trovare insieme una soluzione alternativa possibile?

Se mai questa non ci dovesse essere, dopo uno studio approfondito della reale situazione del nostro Comune, dopo esserci accertati che davvero non c’è un futuro diverso per noi e davvero non c’è la possibilità di  percorrere una strada alternativa..

Allora anche io consapevolmente darò il mio consenso … ma di certo non lo farò mai a queste condizioni, senza aver lottato con i denti, senza aver messo in campo tutte le energie le potenzialità e l’orgoglio brolese che ci ha sempre contraddistinto.. perché un popolo è sconfitto nel momento in cui si arrende!

Brolo non merita questa fine

Brolo non merita di essere gettata nell’oblio, non merita la nostra arresa per una lotta che ha solo fini politici.

Brolo merita di più.

Grazie

 

 

 

 

 

 

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