Sale la temperatura del clima politico brolese, mentre ancora non si hanno notizie del commissario prefettizio che andrà ad amministrare il comune dopo le dimissioni del sindaco e l’azzeramento del consiglio ma qui potrebbe esserci anche nelle prossime ore qualche novità).
Infatti sembra che ci siano in arrivo altre querele, dopo quelle annunciate e promesse dall’onorevole Nino Germanà ai danni di un altro ex consigliere comuanle, il “cinquestelle” Basilio Scaffidi.
Ora è l’altro onorevole, Giuseppe Laccoto, a prometterle, ai danni dell’ex consigliere comunale Gaetano Scaffidi Lallaro per una sua dichiarazione sui mutui contratti dal comune brolese quando era sindaco prima e poi assessore lo stesso deputato regionale del Pd.
Ed ora Gaetano Scaffidi Lallaro replica:“Sinceramente non comprendo – a parte il comprensibile “nervosismo” – il fondamento della querela sporta, stante che nella mia intervista mi sono limitato a riportare dati oggettivi ed inconfutabili essendo atti pubblici (vedi delibere di giunta , tabella mutui..ecc) ed ho invitato l’onorevole Laccoto a fornire un opportuno quanto doveroso chiarimento ai cittadini di Brolo sui molti, troppi , mutui accesi sotto la sua decennale sindacatura”- E aggiunge- “Infatti continuo a pensare che vi sia il dovere, in un momento così tragico e drammatico per il nostro paese, che l’onorevole Laccoto, guida politica degli ultimi 20 anni di questo Comune, chiarisca una volta per tutte, con atti pubblici alla mano, la natura di tutte le opere finanziate con quei mutui e fornisca tutta la documentazione trasmessa alla Cassa Depositi e Prestiti per ottenerne l’erogazione”.
Poi affonda il colpo: “Tutto questo , alla luce degli ultimi tristi avvenimenti, allo scopo di dissipare il campo da qualsiasi dubbio sulla regolarità di quei mutui” e lo stesso consigliere contestando le affermazioni di Laccoto sul mutuo per la metanizzazione, lo cassa, con una drastica affermazione “l’operazione portata avanti dal comune di Brolo in solitaria si è rivelata come una vera e propria calamità per le casse comunali. Infatti, a fronte di una rata annuale del mutuo – che ovviamente pagano i cittadini di Brolo, compresi quelli non coperti dal servizio di metanizzazione – di circa 200 mila euro , si riescono ad incassare ad oggi, per l’erogazione del servizio ed in base alle utenze allacciate, al massimo circa 120 mila euro l’anno, con un disavanzo inarrestabile”.
E si chiede:“Sarebbe quindi interessante capire per quali ragioni reali, al di là di quelle raffazzonate all’epoca, il Comune non seguì gli altri comuni del consorzio i quali l’opera l’hanno realizzata a totale costo dello Stato e della Regione e senza nessuna delle “controindicazioni” che all’epoca vennero sostenute per giustificare quella scellerata scelta”.
Poi conclude: “Se l’onorevole Laccoto pensa di intimidire il sottoscritto minacciando strampalate querele, forse con lo scopo di sviare l’attenzione pubblica dai veri responsabili di quella che è la pagina più buia e vergognosa nella storia del nostro Comune, sappia che questo metodo con il sottoscritto sortisce esattamente l’effetto contrario. Infatti continuerò con più determinazione di prima , e senza alcun timore, a lottare , non contro qualcuno, ma soltanto nell’interesse della collettività, per far emergere con chiarezza il “metodo” di gestione del Comune di Brolo attuato negli ultimi 17 anni e la reale situazione economica dell’Ente, cosicché i nostri concittadini possano rendersi realmente conto di chi siano i veri responsabili di questo disastro”.
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