La segnalazione dello stato di incuria e degrado dell’area comunale destinata al conferimento temporaneo dello sfalcio verde pubblico da parte del consigliere comunale Gaetano Scaffidi
Le regole ed il rispetto del bene comune, ritengo, debbano valere per tutti.
Tra il serio e ma con un pizzico d’ironia Gaetano Scaffidi punta l’indice “nella qualità di consigliere comunale” sul pericolo di incendi, in cui versa da mesi versa “l’area comunale di conferimento temporaneo di sfalcio di verde pubblico”, sita in Brolo contrada Mersa.
Scaffidi annuncia nella sua nota alla stampa che “nella giornata odierna, ho segnalato alle locali autorità competenti (Polizia Municipale, Carabinieri, Forestale e Vigili del Fuoco) lo stato di degrado” di quell’area che si trova,”totalmente ricolma da tonnellate di erbacce e arbusti secchi, conferiti dai dipendenti comunali addetti alla pulizia del verde pubblico, con un evidente elevato rischio, in caso di incendio, per tutta la collina circostante e le abitazioni limitrofe, in quanto la foltissima vegetazione degli alberi adiacenti è di fatto attaccata a quest’area di conferimento temporaneo di sfalcio ed è piena di tonnellate di vegetazione secca”.ù
Ed ironizza sul fatto che “il Sindaco, con propria ordinanza n.33\ 2020, ha imposto, ai cittadini possessori di terreni abbandonati e/o incolti, l’obbligo di provvedere, al fine di evitare incendi, alla loro pulizia. Dall’altra parte, per uno spazio comunale, che si trova nelle medesime condizioni a cui fa riferimento l’ordinanza, la stessa amministrazione comunale agisce in spregio di regole e ordinanze, fregandosene. In sostanza le regole e gli obblighi valgono per i cittadini brolesi ma non per l’amministrazione comunale”. E conclude auspicando come da lui sollecitato che “il comandante della locale polizia municipale provvedere a verbalizzare (così come prevede l’ordinanza) lo stesso Sindaco, nella qualità di rappresentante legale dell’ente”.
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