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GIANFRANCO TIMPANARO – “Delusi e Amareggiati”

Città Futura reclama il posto in giunta. “Non comprendo il criterio con cui il sindaco ha affidato le deleghe”, ma non abbandonano il progetto politico. Resta il nodo di Edda Triscari: Che non si sia voluta dimettere è una favola. Il fatto politico è che non è stato valutato per come si doveva il lavoro svolto della lista“.

Nodi che arrivano al pettine.

Forse troppo presto?

Forse in maniera irruenta?

Ma certamente è bene che i rospi  vengano fuori in fretta, per chiarezza, per fare il punto della situazione.

Che la lista Città Futura non fosse contenta del post voto, dei dati emersi, delle risultanze e sopratutto delle attribuzioni delle deleghe assessoriali non era un mistero.

Post, commenti, frecciatine, erano state un sussiego anche su fb, la piazza virtuale che anche dopo le elezioni fa sentire gli umori del ventre molle della politica locale.

Ma stamattina, durante la conferenza stampa di Gianfranco Timpanaro, solo chi non ha voluto sentire o vedere, cioè i realmente sordi o i ciechi, non hanno colto quest’aspetto.

La frizione tra il gruppo politico coordinato dall’ex presidente del consiglio comunale Gianfranco Timpanaro e l’esecutivo è  evidente.

Timpanaro, sornione, parte largo, per lui l’incontro di oggi è per salutare, dopo 5 anni di guida del civico consesso, chi l’ha sostenuto, aiutato, coadiuvato, per ringraziare l’amministrazione ed il consiglio uscente.

Ma presto si è arrivati  alla valutazione del risultato elettorale.

A Timpanaro  non è andata giù la mancata attribuzione dell’assessorato alla sua lista, che in aula è rappresentata da Edda Triscari.

Lui ora dice: “Non comprendo il criterio con cui il sindaco ha affidato le deleghe, era più logico che, alla luce della indisponibilità di Edda Triscari a dimettersi da consigliere, dare l’assessorato direttamente alla lista e poi sarebbe stata una decisione nostra. Così non veniamo rappresentati” aggiungendo “Siamo stati eletti per stare in maggioranza e ovviamente lo faremo ma siamo delusi ed amareggiati”.

E proprio sul ruolo di Edda Triscari, Timpanaro sottolinea: Che il consigliere Edda Triscari non si è voluta dimettere è una favola. Il fatto politico è che non è stato valutato per come si doveva lavoro svolto della lista“.

Poi conclude, e saranno i fatti dei prossimi mesi  a dare la giusta interpretazione alla frase:”Saremo vigili sull’operato del sindaco”

Redazione Scomunicando.it

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