Intorno alle ore 3, la pattuglia appartenente al predetto ufficio, in servizio di vigilanza autostradale sulla A18, intercettava, grazie anche ai moderni sistemi antifurto a rilevazione satellitare, una Fiat 500 che poco prima era stata asportata a Messina a seguito di furto.
Il veicolo, che procedeva in direzione Catania, dopo un inseguimento veniva fermato e alla guida, veniva identificato un uomo di 46 anni, incensurato ed originario di Fiumefreddo di Sicilia.
Subito dopo veniva intercettata e fermata una Smart con a bordo un quarantunenne, pregiudicato per reati specifici, originario di Piedimonte Etneo ma residente anch’egli a Fiumefreddo di Sicilia, il cui compito doveva essere quello di scortare l’autovettura oggetto di furto presso un luogo prestabilito.
Su entrambi i veicoli venivano rinvenuti dei dispositivi elettronici che avrebbero permesso di mettere in moto il veicolo poco prima asportato in questo capoluogo.
Scattava, a questo punto, un’operazione di polizia giudiziaria la quale, grazie alle perquisizioni effettuate presso le rispettive abitazione dei due soggetti, permetteva di rinvenire 3 autovetture e 2 motociclette di grossa cilindrata, tutte oggetto di furto, targhe e documenti di circolazione contraffatti, nonché certificati e contrassegni assicurativi risultati apocrifi e tutti con l’intestazione di una nota compagnia che opera nel settore delle assicurazioni.
I due ladri venivano tratti in arresto in flagranza di reato per furto aggravato, falso e riciclaggio ed associati presso la Casa Circondariale di Gazzi.
Ulteriori indagini sono in corso da parte della Polizia Stradale al fine di accertare la rete dietro la quale agivano i due soggetti arrestati.
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