Brolese d’adozione, l’operaio è rimasto vittima, ne pomeriggio di ieri, mentre lavorava in un appezzamento agricolo di Ficarra, di un incidente. Le fiamme lo hanno avvolto mentre si apprestava a ripulire un terreno, ma rimane il dubbio anche che sia rimasto vittima di una rovinosa caduta nella scarpata e quindi rimasto carbonizzato solo in un secondo momento, una volta raggiunto dalle fiamme. Il suo collega di lavoro – rimasto intossicata dal fumo – è stato ricoverato all’ospedale “Barone Romeo” di Patti. Le foto dei luoghi mostrano la vastità della zona dove si sono sviluppate le fiamme e la ripidità del costone.
Sono di quei fatto che scuotono una comunità.
Una tragedia, nelle campagne di Ficarra, che alla fine vine condivisa da tanti che conoscevano la vittima, i figli, la moglie.
Lui è morto a causa delle ustioni riportate, aveva 60 anni, e abitava nella contrada di Lacco anche se residente in quel di Sant’Angelo di Brolo.
Un operaio-contadino che lascia la moglie e cinque figli.
Il fatto è accaduto ieri, nel primo pomeriggio, in contrada Fosse a pochi passi dal Depuratore.
C’era vento e forse questo è stato la concausa di tutto. Di fatto il fuoco, forse acceso per bruciare delle stoppie è divampato in maniera anomala proprio a causa delle folate improvvise di vento.
Ora spetta ai carabinieri della stazione di Ficarra, dopo aver sentito anche il suo compagno di lavoro (Antonio Cafarella), ricoverato all’ospedale di Patti – ma che non versa in condizioni gravi – intervenuti sotto le direttive del maresciallo Alessandro Dimitri, a ricostruire le fasi del sinistro.
Sopratutto, considerato che il corpo dell’uomo è stato ritrovato carbonizzato in un burrone poco distante dal luogo dell’incendio, stabilire se sia morto per le gravissime ustioni riportate o per la rovinosa caduta nella scarpata e quindi rimasto carbonizzato solo in un secondo momento, una volta raggiunto dalle fiamme.
Sul posto oltre ai carabinieri sono anche intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Patti e gli agenti del locale corpo della polizia municipale che hanno ritrovato, per primi, il cadavere e i “ragazzi” della Protezione Civile di Brolo
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