Per la pluralità d’informazione pubblichiamo senza aggiungere nulla, – esimendoci da commentare – contribuendo al dibattito-querelle scatenatosi intorno e dopo la registrazione del “Murgo” quando giunto in redazione a cura di Filippo Puglia. Studia architettura ed è di San Giorgio di Gioiosa Marea.
Ovviamente disponibili ad accetatre repliche, puntualizzazioni o altro sull’argomento da parte di chi sente defraudato o”rubato”, da parte dell’amministrazione comunale e della setssa assoczione oggi detentrice dell’idea grafica e del “nome”.
Gioiosa Marea e il Murgo Il territorio gioiosano, nel periodo storico attuale caratterizzato dalla grave crisi economica, politica e soprattutto sociale che ha colpito il mondo, vive nella completa disorganizzazione e nell’apatia.
Questo periodo storico è segnato anche da gravi eventi naturali, tra cui spicca l’erosione delle coste, che ormai periodicamente si accanisce sul litorale di Gioiosa, minacciando non solo il turismo ma anche le abitazioni dei residenti.
A tali fenomeni devastanti assistiamo inerti e indifferenti.
In questo periodo, anche la politica locale assiste inerte, operando nella speranza che nulla accada e occupandosi, solo in alcuni casi, dell’ordinario.
Il territorio gioiosano è ricco di arte, cultura e beni archeologici inestimabili come l’antico sito dove tutto ebbe origine, Gioiosa Guardia, comunemente chiamata Gioiosa vecchia, presso cui vi sono anche i resti di un antico abitato greco (come da indagine conoscitiva effettuata dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Messina).
Da non dimenticare neanche i resti della struttura che un tempo era il vanto del territorio, ossia la tonnara, né i ruderi che indicano la presenza di antiche torri risalenti al periodo saraceno e tanto altro ancora.
Ebbene, in questo contesto di apatia e disorganizzazione, si inserisce la recente polemica sul Murgo gioiosano. Ma cos’è il Murgo? Il Murgo è una figura divenuta caratteristica del carnevale di Gioiosa Marea, il cui nome deriva dalla “murga”, un’orchestrina formata da un gruppo di emigranti di ritorno dall’Argentina, che suonavano nelle strade del paese con vecchi strumenti musicali, tra cui un trombone del 1815. Questa orchestrina era diretta da una figura carnevalesca che indossava frac e cilindro, chiamata Murgo.
Questa tradizione fu importata a Gioiosa nel secondo dopoguerra da un gruppo di emigranti gioiosani vissuti tanti anni in Argentina e poi tornati nella loro terra natale. La murga argentina è un teatro da strada che coniuga musica, danza e recitazione, tipico del carnevale; le maschere caratteristiche della murga indossano frac di raso colorato, cilindro e guanti bianchi. Prendendo spunto da questa usanza argentina, alcuni gioiosani degli anni sessanta reinterpretarono la figura del murgo, trasformandola in quella di un direttore di orchestra vestito con frac e cilindro neri
. Il primo a vestire i panni del murgo fu il capitano Turi Zampino; egli continuò a vestirli per molti anni a seguire, tanto da guadagnarsi il soprannome di Murgo.
Il Murgo rappresenta ancora oggi il simbolo del carnevale gioiosano, essendo divenuto nel tempo la maschera tipica, unica nella tradizione del comprensorio territoriale. Il termine murgo deriva probabilmente dalla sicilianizzazione di un vocabolo argentino, assorbito dall’antico castigliano “murcio”.
A sua volta “murcio” derivava dal latino “murcidus”, cioè pigro, scanzonato. E’ possibile però che il termine murgo derivi da “murga”, con cui nell’antico dialetto siciliano si indicava la feccia dell’olio d’oliva e che derivava dal termine greco “amòrghe”.
Nel corso degli anni, vi sono stati numerosi personaggi che hanno scritto pagine di storia riguardanti lo sviluppo della ridente cittadina gioiosana; a queste figure, importanti nei rispettivi periodi, si aggiunge oggi una professionista estrosa e stravagante, Giuliana Scaffidi.
La splendida Giuliana genera idee come se fosse un vulcano in piena attività, propone e organizza eventi al solo scopo di creare sviluppo economico per i commercianti e per dare un incremento turistico e culturale al suo più grande amore, Gioiosa Marea.
Giuliana ha preso in mano la figura del Murgo, divenuta simbolo caratterizzante di Gioiosa Marea, facendola conoscere al mondo e continuando così a scrivere la storia sia della maschera che della sua amata città.
Ha ideato e proposto il Murgo come prodotto enogastronomico con delle specialità tipiche che potessero caratterizzare ancor più la cittadina, creando un primo piatto delizioso, denominato appunto “Il Murgo”, che ha tra i suoi ingredienti principali il grano saraceno, il nero di seppia e i pomodorini pachino; altri ingredienti sono tenuti debitamente segreti. Con lo stesso intento, è stato prodotto dalle aziende vinicole locali il vino rosso “Murgo gioiosano” e inoltre sono state ideate altre prelibatezze gastronomiche, come la provola a forma di Murgo.
La caparbietà e l’amore che lega Giuliana alla sua città fanno sì che le sue idee sfocino anche in altri campi, con la produzione artigianale di scarpe e borse ispirate al Murgo e con la composizione dell’inno gioiosano intitolato “Il Murgo” da parte di musicisti locali.
Il Murgo, nato come maschera carnevalesca ideata e impersonata da Turi Zampino e compagni, continua oggi a scrivere pagine di storia al solo scopo di valorizzare Gioiosa Marea, grazie all’opera di una professionista colta e piena di vita che mette al primo posto il bene comune.
Le buone intenzioni della dott.ssa Scaffidi sono state tuttavia misconosciute da alcuni cittadini e soprattutto dal Vice Presidente del Consiglio Comunale di Gioiosa Marea, la professoressa Daniela Spinella, che ha richiesto la convocazione del consiglio straordinario e urgente, ottenendo da parte del Presidente avv. Gabriele Buttò la convocazione del consiglio in seduta straordinaria ma non urgente, con solo due punti all’ordine del giorno: • una mozione presentata dal gruppo di minoranza, inerente alla rotazione degli incarichi relativi ai professionisti; • il Murgo.
Ecco quello che è successo.
Giuliana Scaffidi è presidente dell’associazione “Gioiosa Nostra”; questa associazione, in data 14 marzo 2014 ha ottenuto la conferma della registrazione del Murgo come marchio commerciale inerente alle idee enogastronomiche e non, in modo che nessuno potesse esportarne le origini, facendolo così divenire un’icona della Città di Gioiosa Marea.
E’ intervenuto, a questo punto, un altro personaggio illustre di Gioiosa, chiedendo agli organi competenti la tutela del suo prodotto; egli definisce il Murgo un suo prodotto, in quanto fu lui nel lontano 1977 a disegnarne l’immagine stilizzata, che egli stesso donò alla comunità gioiosana per tutti gli usi e che poi è divenuta simbolo del Carnevale gioiosano.
Assumendo come vera questa affermazione, poiché il disegno porta la sua firma, c’è da dire che il personaggio suddetto non aveva mai registrato il brevetto della sua opera, quindi non esiste una base concreta su cui poggiare la denuncia di plagio a danno della dott.ssa Giuliana Scaffidi. Probabilmente l’iniziativa portata avanti dall’associazione è stata interpretata dall’artista come una mancanza di rispetto nei suoi confronti.
A mio avviso, l’unico errore di Giuliana e degli altri componenti dell’associazione “Gioiosa Nostra” è stato quello di non aver dialogato preventivamente con l’artista e con l’amministrazione gioiosana, in modo da renderli partecipi della loro iniziativa. Inoltre, l’articolo 2571 del Codice Civile riferisce: “Chi ha fatto uso di un marchio non registrato ha la facoltà di continuare ad usarlo, nonostante la registrazione da altri ottenuta, nei limiti in cui anteriormente se ne è valso.”
Quindi, la registrazione del marchio “Il Murgo” effettuata dall’associazione “Gioiosa Nostra” presso la camera del commercio di Messina , non limita l’utilizzo di detto marchio da parte del Comune o di chi se ne è già valso in passato; anzi garantisce che il marchio rimanga per origine e sviluppo geografico e storico di proprietà della Città di Gioiosa Marea. L’associazione “Gioiosa Nostra” ha dunque operato per il bene comune, evitando che il Murgo potesse essere brevettato da persone di altri luoghi. L’associazione ha fatto quello che il Comune avrebbe dovuto fare molto tempo prima.
E’ assurdo che la questione su un presunto plagio da parte di un’associazione (che da sempre opera per il bene comune e non per fini di lucro) venga portata in consiglio comunale, probabilmente per tutelare interessi privati.
Sarebbe stato più opportuno indire un’assemblea popolare per discutere dell’increscioso disguido, che a mio parere non è stato creato con malizia.
L’amministrazione gioiosana, anziché appoggiare Giuliana Scaffidi come sarebbe logico, le sta facendo guerra.
Il Murgo non è un marchio, un logotipo legato da brevetto, ma una figura carnevalesca che Giuliana ha contribuito a far divenire un’icona del territorio gioiosano, appartenente esclusivamente a Gioiosa Marea e non a privati o politici di turno. I personaggi che antepongono il bene della comunità ai propri interessi, come fa Giuliana, dovrebbero essere gratificati e non ostacolati.
E i politici, non solo gioiosani ma di tutta la nazione, dovrebbero prenderli come esempio per la loro dedizione alla causa comune.
È esagerato che un problema privato sia stato definito dal Vice Presidente del Consiglio Comunale come un problema di grave entità, tanto da richiedere la convocazione del consiglio straordinario e urgente; per la professoressa Spinella il Murgo rappresenta l’emblema della città gioiosana e appartiene alla collettività, quindi l’azione dell’associazione “Gioiosa Nostra” rappresenterebbe un tentativo lesivo verso la dignità della comunità.
Appare strano che per le strade del paese siano stati affissi piccoli manifesti che invitavano la popolazione a partecipare a questo consiglio straordinario, mentre per problemi molto più gravi la cittadinanza non viene coinvolta affatto.
Se la disputa sul Murgo è considerata un problema che lede la dignità dei cittadini, come potremmo definire i problemi ben più gravi che affliggono Gioiosa e le sue frazioni?
Ricordiamo il problema dell’acqua non potabile nella frazione di San Giorgio, l’erosione della costa giunta ormai fin sotto le abitazioni, la grave assenza di un piano spiagge.
Quest’ultima carenza ha fatto sì che privati potessero avanzare richieste di concessione demaniale per costruirvi un deposito barche a soli scopi personali (richiesta già rigettata dal comune di Patti) e anche un distributore di benzina nel cuore della frazione; tali richieste ledono non solo la bellezza del nostro territorio ma anche la dignità dei cittadini.
Questi sono i problemi gravi per i quali l’amministrazione dovrebbe convocare il consiglio! Invece viene convocato un consiglio per discutere di un argomento, sicuramente importante, ma che non lede né la dignità del cittadino né tanto meno mette a rischio la sua attività commerciale o la sua salute: l’uso costante di un’acqua non potabile è un rischio igienico-sanitario di notevole importanza; la continua evoluzione dell’erosione delle coste può comportare la perdita delle case più vicine al mare; con l’arrivo delle piogge più abbondanti San Giorgio diviene quasi una piccola Venezia e questo rappresenta un serio problema.
Queste sono solo alcune delle problematiche che ledono seriamente la dignità del cittadino e ne mettono perfino a rischio la vita.
Di fronte a tanti problemi che affliggono il nostro territorio, è un atto biasimevole chiedere e ottenere una seduta del consiglio comunale per discutere di un argomento di natura privata, del quale lo stesso consiglio non può che fare chiacchiere, non essendo un organo competente in materia. È vergognoso indire la convocazione di un consiglio comunale al solo fine di appoggiare un singolo privato nella sua battaglia contro un’associazione, che da sempre opera nel bene comune ed è denominata “Gioiosa nostra” a testimonianza di ciò per cui lotta.
È vergognoso assistere a un consiglio comunale che veste i panni di un salotto al solo fine di fare chiacchiere.
Notevole è stato l’intervento dell’avv. Salvatore Salmeri, il quale ha esposto i problemi seri, sopra citati, che dovrebbero essere trattati nel consiglio e in più ha spiegato che la registrazione della figura del Murgo da parte dell’associazione garantisce la titolarità geografica della stessa; inoltre ha fatto notare che l’amministrazione aveva fatto male a non occuparsi precedentemente della faccenda, non provvedendo all’opportuna registrazione del Murgo (ora fatta dalla dott.ssa Scaffidi) e preferendo usare per molte manifestazioni un altro simbolo, denominato “La Sirenetta irresistibile”.
Anche il consigliere Giardina si è posto il problema su cosa bisogna discutere e deliberare, in considerazione del fatto che il consiglio comunale non è competente in materia di diritti d’autore.
È ridicola la convocazione del consiglio per la discussione di un argomento effimero; è irrispettoso nei confronti dei cittadini che ogni giorno devono affrontare situazioni che mettono a rischio la propria salute, la propria casa e il proprio lavoro.
Il consiglio di un comune deve occuparsi dei reali problemi che affliggono il territorio e i cittadini, i quali hanno il diritto di avere un riscontro sull’operato dei loro politici.
È inammissibile che sia stato perfino pagato il gettone di presenza ai consiglieri per una discussione da bar dello sport; ci sono problemi ben più gravi e i cittadini chiedono che il consiglio si riunisca per cercare le soluzioni alle problematiche serie.
Filippo Puglia
foto tratte da facebook