L’appuntamento è stato rinviato a data da destinarsi, ma chi c’era, sabato pomeriggio, ha potuto bearsi all’incontro con Antonio Presti che sempre nell’ambito delle iniziative volute dalla Consulta Giovanile Gioiosana ha parlato del “ bello” e di una serie di importanti iniziative con divagazioni sul tema che spaziavano dall’anima alla politica.
“Un muro, che è simbolo di chiusura, viene trasformato in una porta, cioè in un’apertura». Così Antonio Presti, presidente della “Fondazione Fiumara d’Arte” ha, parlato di Librino e del Muro della bellezza, avviato il suo racconto-incontro nelle Sale del Circolo Roma, in pieno centro a Gioiosa Marea.
L’incontro dal titolo “La politica della bellezza” ha visto oltre al fondatore di Fiumara d’Arte gli interventi di Emilia Princiotto e Roberta Fonti, che moderava il dibattito, del sindaco gioiosano Ignazio Spanò.
Silenzio attento, applausi ed una serie di interventi finali dal pubblico hanno decretato il successo dell’incontro, al quale hanno partecipato diversi giovani provenienti anche dai paesi vicini come i rappresentati della SakBe di Brolo, citati dallo stesso Presti per la recente iniziativa di realizzare la Loggia dei Poeti dedicata a Peppino Impastato.
E’ possibile trasformare il brutto, in un bell’anatroccolo. Ossia un asse di cemento, in un’opera d’arte a cielo aperto, questo è il messaggio che Presti lancia, afferma, realizza, unendo la mente con il cuore attraverso l’anima.
Antonio Presti ha parlato a Gioiosa Marea anche dei suoi futuri progetti, citando anche la “piramide” e quanto fatto lungo le sponde del fiume Oreto.
«È necessario promuovere esperienze educative di cittadinanza attiva e solidale – ha dichiarato Antonio Presti – attraverso progetti multidisciplinari e iniziative di rete con il territorio siciliano. Con il muro che si trasforma in Porta della Bellezza gli abitanti comprendono la via del fare, un fare che trasforma il manufatto in bellezza». Perché la Porta della Bellezza? Perché successivamente, il museo d’Arte Contemporanea continuerà coinvolgendo 100 condomini del quartiere. Grazie all’ausilio di artisti di fama internazionale – registi, fotografi e video makers – diversi palazzi di Librino, accoglieranno i lavori artistici installati sulle facciate cieche, segnando così l’apertura del museo all’aperto Terzocchio – Meridiani di Luce.
«Una volta acquisita la pratica del fare – conclude Antonio Presti – le gigantografie e le proiezioni video sulle facciate di tutti i condomini, potranno manifestare la bellezza spirituale di tutti gli abitanti del quartiere».
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