Il Carnevale non lo abbiamo certo inventato
Noi, ma abbiamo dato ad esso un certo lustro, quella che viene definita IMPRONTA PERSONALE.
Lo abbiamo caratterizzato con qualcosa che solo noi possediamo e che fa parte del nostro patrimonio: il movimento, il coinvolgimento, l’allegria e la continua voglia di partecipare, in tanti, in massa.
Senza età.
Dai giovani ai meno giovani, a quelli che per l’età sono definiti i “ vecchi”, che con uno spirito assai rilevante sfilano con la stessa forza e la stessa energia di un ventenne.
Lo spirito goliardico che è insito in noi lo manifestiamo attraverso il RITO del Carnevale.
Perché è un RITO, ancora oggi tanto atteso, unito alla voglia di non farlo tramontare, anzi, di risollevarlo, con tocchi di originalità e di innovazione.
Il Carnevale più Distinto, così un grande organizzatore dello stesso lo ha definito.
E’ così è!
Il Carnevale più DISTINTO della Sicilia.
Lo ripercorriamo, attraverso quello che è stato, con l’esposizione di costumi d’epoca; maschere che hanno dato i “natali” al Carnevale.
La manifestazione, oggi alla settima edizione ha ottenuto un duplice scopo.
Quello di ritornare al Carnevale povero, ma salutare, sia per il corpo che per la mente, così come si svolgeva un tempo, quando ci si divertiva con poco senza surrogati vari.
Si è voluto, attraverso quelli che erano gli intenti, riportare la gente a ballare.
A ballare nelle strade, nelle piazze, proprio come si faceva una volta, coinvolgendo tutti “gli spettatori”, il pubblico, che oltre a rimanere in piedi a guardare per tutto il tempo applaudendo, ha partecipato attivamente con lo spirito coinvolgente e goliardico che è il nostro miglior prodotto. Questo è quello che noi vendiamo a caro prezzo. Questo è il prodotto tipico gioiosano e nessun altro lo può né produrre, né riprodurre allo stesso modo, perché mancano gli ingredienti giusti.
Quella verve è solo Nostra.
Ed a far conoscere la nostra tradizione, evidenziando la cura meticolosa di quelle che sono state le rappresentazioni di gruppi e carri,attraverso i costumi diventati d’epoca, in una passerella di sfilate carnascialesche con un esposizione originale di tutto il percorso, che è la memoria storica di ognuno, perché è attraverso quello che ci ricordiamo, su ciò che siamo stati e di quello che saremo se manifestazioni di questo tipo ritorneranno a vivere.
Giuliana Scaffidi
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