Cloud computing, alla scoperta degli strumenti di Google e Dropbox. La nota dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia
La nota dell’Ordine.
Gentili colleghi, considerata l’emergenza Coronavirus che obbliga tutti a lavorare da casa, vorremmo darvi qualche esempio pratico riguardo agli strumenti digitali.
Questo è il momento giusto per approfondire il funzionamento delle soluzioni cloud e smart. Come avrete avuto modo di verificare sono tante le aziende che stanno offrendo piattaforme gratuite, o low cost. Vi consigliamo di dare un’occhiata al sito creato dall’AGID, in costante aggiornamento, per selezionare i servizi più adatti alle vostre esigenze: https://solidarietadigitale.agid.gov.it/#/
Ovviamente le soluzioni sono tante e non è facile scegliere quella migliore, per questo abbiamo pensato di ricordarvi gli strumenti consigliati qualche mese fa durante l’incontro formativo denominato “Cloud computing, alla scoperta degli strumenti di Google e Dropbox”.
Dropbox e Google Drive sono due soluzioni che abbiamo scelto perché si possono attivare gratuitamente e sono disponibili in italiano, quindi più facilmente accessibili. Offrono servizi più o meno simili ed integrabili l’uno con l’altro.
Il cloud storage, tipico di queste applicazioni, consente di tenere a portata di click tutti i documenti, con la possibilità di renderli condivisibili e quindi modificabili da parte di altri utenti o collaboratori.
Dropbox aggiorna i dati su tutti i vostri dispositivi, per cui non è più necessario portarsi dietro la scheda di memoria o la classica penna usb. Avrete i file sempre disponibili sul computer in redazione, sul pc a casa o sullo smartphone e comunque avrete accesso ai file anche da una postazione pubblica, grazie a username e password criptate.
Se non usate ancora Dropbox, vi invitiamo ad attivare un account cliccando qui
Appena avrete attivato Dropbox vi renderete conto che sarà molto utile per conservare documenti da condividere in privato con i vostri collaboratori o pubblicamente nel caso, ad esempio, di una cartella stampa.
Qui sotto trovate il collegamento alle slide in formato PPT (Power Point) mostrate durante l’incontro formativo.
Sono caricate su Dropbox e rese disponibili a chiunque abbia l’indirizzo html:
Slide in formato PowerPoint visualizzabili nel browser grazie a Dropbox
Da notare che nonostante siano in formato Power Point, le slide risultano visibili a chiunque tramite il browser, grazie all’interfaccia offerta da Dropbox, senza la necessità di avere il programma installato sul pc. Inoltre la società californiana ha stretto un accordo con Microsoft per cui i possessori di un account adesso possono modificare o creare nuovi file usando la suite di Office on line, inclusa gratuitamente.
Di seguito troverete inoltre le slide del collega Pietro Galluccio, co-relatore durante l’incontro sugli strumenti digitali.
In questo caso il documento, in formato PDF, è conservato sui server di Aruba. Esiste infatti una funzione di storage che permette di salvare i documenti (anche allegati ricevuti via mail), in un apposito spazio denominato web storage. Questa funzionalità si può attivare se si è in possesso di un account di posta elettronica webmail su Aruba, ma è un servizio che offrono ormai tutti i fornitori della rete, per cui se andate nelle impostazioni di gestione della posta del vostro account troverete senz’altro un’opzione simile.
Per visualizzare il file PDF nel browser o per scaricarlo nel computer basta cliccare sul link:
Cloud_x_giornalismo.pdf (2.1 Mb)
Come avrete notato il messaggio che vi abbiamo inoltrato è solo testuale, non abbiamo allegato alcun documento, rendendo la mail estremamente leggera.
Un’altra piattaforma digitale davvero eccellente è quella offerta dalla suite di Google Drive. Per usarla basta attivare un account qui: https://www.google.com/drive/
Il mondo di Google è molto più ampio e consente di usufruire di numerosi servizi aggiuntivi. Infatti con un account gmail chiunque può avere accesso ad altre soluzioni molto utili, vediamo le principali:
– La mail ha un motore di ricerca molto performante e permette di gestire al meglio l’archivio dei messaggi.
– Google Foto è un servizio utilissimo per chi fa il giornalista, consente di conservare in cloud un numero di fotografie praticamente infinito, senza alcun costo, liberando spazio sullo smartphone e sul pc. Inoltre è possibile creare degli album condivisibili con i collaboratori o visibili a tutti, come nel caso di un servizio fotografico da allegare ad una cartella stampa. Inoltre l’archiviazione senza limiti di spazio vale anche per i video.
– Nella suite sono inclusi anche alcuni programmi di videoscrittura, un foglio elettronico ed un programma per la presentazione di slide, del tutto simili a quelli di Microsoft Office.
– Interessante per i sondaggi le schede di Google Moduli, utili per richiedere feedback ai vostri lettori, ma non solo.
Tra gli strumenti vi sono tante altre voci che approfondiremo nei prossimi incontri formativi. Tra tutti, visto l’obbligo di restare a casa, citiamo Google Meet, aggiornamento del classico Hangouts, utilissimo per le videoconferenze o per le riunioni di redazione da remoto. Quest’ultimo è utilizzabile gratuitamente per videochiamate fino ad un massimo di 10 persone, mentre l’opzione offerta da Meet è accessibile solo tramite un account G-Suite a pagamento, ma consente di coinvolgere in videoconferenza oltre 100 utenti.
Ovviamente le nostre sono solo indicazioni valutate in base alle esigenze di un giornalista. Oltre a Dropbox e Google Suite esistono tante altre soluzioni, come ad esempio quelle proposte da Microsoft ai titolari di un account Hotmail o Outlook. Anche Aruba, Libero e Yahoo offrono valide alternative e lo stesso vale per i maggiori attori della scena digitale, da Amazon a Fastweb.
Vi consigliamo quindi di provare varie opzioni possibili prima di scegliere il servizio che potrebbe rispondere al meglio alle vostre specifiche necessità.
Osvaldo Esposito
Formazione Professionale Continua – ODG Sicilia
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