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GIRO 100 – A Messina vince Gaviria. Ma è grande festa per tutti!

– di Corrado speziale

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Al traguardo della quinta tappa Pedara – Messina, prevale in volata il colombiano Fernando Gaviria, confermandosi, al momento, il più in forma in questa specialità. Al primo passaggio di via Garibaldi, sfortunato “falso arrivo” dello sloveno Pibernik, convinto d’aver vinto mentre mancava ancora un giro al traguardo. Grande bagno di folla e acclamazione per il super campione di casa, Vincenzo Nibali. Per lui, passerella d’eccezione sul podio, prima delle premiazioni. L’emozione della mamma Giovanna: “E’ bello veder gareggiare Vincenzo qui a Messina, nella sua terra”. Lo stupore del suo manager, Alex Carera: “Prima della partenza siamo stati accolti da tantissima gente. Non riuscivamo neppure a scendere dal pullman…”  In attesa che il campione messinese prossimamente conquisti la maglia rosa, primo in classifica ieri è rimasto il lussemburghese Jungels. E’ stato il più grande evento sportivo di Messina degli ultimi anni. L’organizzazione e il supporto logistico sono stati eccellenti. Palazzo Zanca, trasformato in quartier generale, ha ospitato centinaia di addetti ai lavori. La città ha risposto benissimo ai disagi e condiviso la manifestazione con grandissima partecipazione.  Il “circo” del Giro, al di là dell’aspetto sportivo, ha offerto una giornata “nuova” di relax e divertimento per tutti. Particolarmente soddisfatti per la riuscita dell’evento, l’assessore regionale Anthony Barbagallo, quello comunale Sebastiano Pino e il delegato regionale Pippo Leone.

Vedere transitare al primo passaggio un corridore della Bahrain Merida in allungo, con le braccia alzate, ha dato l’impressione che Vincenzo Nibali volesse salutare il suo pubblico. E’ un’usanza del ciclismo, un tempo si faceva. Invece no. Era proprio un suo compagno di squadra, lo sloveno Luka Pibernik, a sollevare le braccia in segno di vittoria. Una gaffe che sa di beffa, considerato che si stavano percorrendo le strade “di casa” del suo capitano. La vittoria, quella vera, l’ha ottenuta Fernando Gaviria, colombiano veloce come il vento, che tappa in volata in questo giro ne aveva già vinta un’altra, in Sardegna, giungendo primo sul traguardo di Cagliari domenica scorsa. Dunque i velocisti del Giro sono avvisati: non c’è due senza tre e Gaviria è in gran forma. Per il resto la tappa ha avuto l’epilogo che era nelle previsioni, ossia l’arrivo in volata, ed è stata caratterizzata da un’altra importante fuga, stavolta di 146 Km, condotta dal polacco Paterski e dal russo Shalunov. Dopodiché gruppo compatto e grande pedalata: 159 Km sono stati coperti in 3 ore, 40 minuti e 11 secondi, alla media di 43,327 Km/h. La maglia rosa è rimasta sulle spalle di Bob Jungels, lussemburghese della Quick – Step, stessa squadra di Gaviria, evidentemente partita fortissimo in questo “Giro 100”. Messina forse si aspettava un altro “ruggito” come quello del giorno precedente sull’Etna, da parte di Nibali, ma non era la gara giusta. In ogni caso, la classifica è rimasta immutata e Vincenzo dista sempre 10 secondi dalla testa, un distacco irrilevante. La città dello Stretto attendeva una bella giornata di sport e svago, e questa è arrivata. E’ stato il più grande evento sportivo di Messina degli ultimi anni. La gente si è riversata lungo il percorso e all’arrivo in maniera copiosa, come accade pochissime volte, anzi, una l’anno, e non certo per motivi sportivi: “Hai presente la Vara…?”, descriveva un signore al telefono, utilizzando come riferimento la festa di Ferragosto dei 100 mila messinesi in strada. Così, tutto ha funzionato alla perfezione e la gente accorsa lungo la via Garibaldi, al di là dell’aspetto sportivo, ha vissuto un pomeriggio di relax e intrattenimento, attraverso la straordinaria struttura del Giro, un “circo” che sotto l’input delle sponsorizzazioni riserva di tutto: dirette radiofoniche con interviste e intrattenimenti in strada, scherzi, balli, colori, sfilate e soprattutto una distribuzione di gadget e leccornie senza pari. Con una via di mezzo ben gradita: una breve pedalata di un gruppo di ex corridori, tra cui Francesco Moser e Paolo Bettini. Davvero un bell’incontro col passato.
Quanto al Giro in sé, l’organizzazione e il supporto logistico sono stati eccellenti. Palazzo Zanca, trasformato in quartier generale, ha ospitato centinaia di addetti ai lavori in una giornata in cui qualità, rigore ed efficienza si avvertivano all’istante.
Riguardo al super campione messinese, l’entusiasmo e le ovazioni nei suoi confronti non hanno subito un secondo di sosta. Per lui, subito dopo l’arrivo, passerella d’eccezione sul podio, prima delle premiazioni, e abbraccio col sindaco Renato Accorinti. Durante il corso della gara l’emozione era tanta e si leggeva innanzitutto sui volti della famiglia Nibali: Salvatore, il papà di Vincenzo, la mamma, signora Giovanna, e il nonno Vincenzo, giunti nel “quartiere” dell’arrivo intorno alle 15,15. Così abbiamo chiesto alla mamma come si sentisse in questa giornata particolare: “Emozionata? Abbastanza…E’ bello veder gareggiare Vincenzo qui a Messina, nella sua terra”. E il nonno: “Sono felicissimo!”. Dopodiché, lo stupore del suo manager, Alex Carera: “Prima della partenza siamo stati accolti da tantissima gente. Non riuscivamo neppure a scendere dal pullman…”
Quanto all’aspetto della riuscita della gara, sotto ogni profilo, aveva destato più di una perplessità la decisione presa da alcuni comuni della zona jonica messinese di vietare il transito dei corridori sui lungomare. Ma l’assessore regionale al Turismo e Sport Anthony Barbagallo, interpellato da noi sull’argomento, ha ridimensionato il caso: “Quella dei lungomare era soltanto una proposta degli organizzatori del Giro – ha detto l’assessore – per cui rispettiamo le decisioni dei comuni. Anch’io ho fatto il sindaco, è un mestiere difficile. Va benissimo anche attraversare i paesi dal centro. Entrambe le soluzioni andavano bene”. Così gli abbiamo chiesto se in tal modo i comuni avessero messo in difficoltà gli organizzatori: “Non credo – ha risposto l’assessore – piuttosto, dobbiamo fare i complimenti agli organizzatori del Giro perché hanno una capacità di adattamento non indifferente. E’ una straordinaria macchina organizzativa e i successi di marketing per l’Italia e la Regione siciliana nel mondo, grazie al Giro, sono enormi. La Sicilia – ha concluso Barbagallo – ha dimostrato di essere una terra in grado di organizzare grandi eventi sportivi”.
A fine giornata, anche l’assessore comunale allo Sport Sebastiano Pino, “anima” dell’organizzazione messinese, ha espresso la propria soddisfazione: “Per Messina quella di oggi è stata una giornata straordinaria che i cittadini ricorderanno per tantissimo tempo. La città è stata alla ribalta internazionale dando occasione di far conoscere le sue bellezze. La Rai – ha proseguito Pino – attraverso le riprese aeree ha trasmesso splendide immagini della città. Di questo tutti noi messinesi dobbiamo essere contenti. Noi lo siamo. Ringraziamo l’Assessorato regionale che ha creduto nella realizzazione di questa tappa come atto d’amore verso Nibali e la città di Messina, ed è stata ricambiata in modo eccezionale da parte dei cittadini”. Gli abbiamo chiesto quale potrebbe essere il premio giusto per Messina. La vittoria finale di Nibali, ad esempio…Risponde l’assessore: ”La  centesima edizione vinta da Nibali sarebbe eccezionale. Tornando a Messina troverebbe un’apoteosi!”. Assieme a quello dell’assessore, abbiamo chiesto un commento sull’evento a Pippo Leone, delegato dell’Assessorato regionale per entrambe le tappe siciliane. ”Ringraziamo la città di Messina che ha risposto alla grande alla fiducia che ci ha dato l’Assessorato regionale. Ho trovato un comitato organizzatore di tappa, con il sindaco e in particolare con l’assessore Pino, che ha portato grandi risultati. Abbiamo avuto a disposizione tutti gli uffici. Il Comune si è trasformato in un grande quartier tappa. Sicuramente a Messina arriveranno altri eventi sportivi”. Poi abbiamo chiesto se ci fossero state differenze o imprevisti con la tappa dell’Etna. La risposta di Leone. “Sono perfettamente riuscite entrambe. Siamo stati anche fortunati. Abbiamo promozionato tutta la Sicilia. Sono andati in mondovisione le immagini di Taormina, del suo Teatro greco e le bellezze naturali. Credo che abbia vinto lo sport e il turismo”. E sulla possibilità di poter organizzare altri eventi sportivi, Leone ha affermato: “Occorre trovare sempre tanta gente disponibile che ami la nostra terra, che bisogna sempre sposare e difendere”.

Redazione Scomunicando.it

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