Categories: Cronaca Regionale

GIUDIZI SALOMONICI – Sulla querelle tra Calà e Canale Sicilia interviene l’Ordine dei Giornalisti

 


Avevamo nei giorni scorsi “guardato” alla coda di polemiche venute fuori dopo la prima diretta streaming, autogestita direttamente dal Comune di Brolo (vedi archivio).

Una diatriba che ha coinvolto Salvatore Calà, direttore di Nebrodi 24 news e redazione e direttore – Valerio Barghini – di Canale Sicilia.

Ora la nota di Santino Franchina, Vicepresidente Nazionale dell’Ordine dei Gionalisti,  “chiude la querelle” che scrive:

Da anni l’Ordine dei Giornalisti è impegnato in un processo di riforma che prevede, tra l’altro, delle proposte per risolvere il fenomeno delle vertenze giudiziarie che rischiano di condizionare fortemente la libertà di stampa o di rovinare economicamente un giornalista che, magari, per l’articolo sotto accusa aveva guadagnato 5 o 10 euro. Tra le proposte avanzate anche quella che prevede, in ogni distretto di Corte d’Appello in cui ha sede ciascun Consiglio regionale dell’Ordine, l’istituzione di un Giurì per la correttezza dell’informazione, avente il compito di tentare, in via preventiva ed obbligatoria, una conciliazione tra le parti, ogniqualvolta un cittadino si ritenga leso dalla pubblicazione di una notizia giornalistica.

In questo senso, quando vengo a conoscenza di questioni tra colleghi, che possono finire nelle aule di un tribunale, sento il dovere di adoperarmi per tentare una “conciliazione”. In questo caso vorrei intervenire nella questione che vede in questi giorni impegnate due testate on line: Nebrodi24 diretto da Salvatore Calà e Canale Sicilia diretto da Valerio Barghini.

Il collega Calà, ritenendo che erano state messe in dubbio le sue capacità professionali, aveva risposto sul suo sito ad una nota pubblicata da Canale Sicilia sostenendo, tra l’altro, che il sito della società gioiosana aveva svolto in passato servizi di diretta streaming illegittimamente e che si era in presenza di esercizio abusivo della professione.

E’ bene chiarire che sull’attività delle testate on line si è lamentata spesso una carenza legislativa che regolasse, in modo chiaro e definitivo, un complesso mondo in evoluzione e su vari contenziosi si sono espressi, qualche volta in modo contrastante, molti giudici.

Una situazione che ha ingenerato in passato parecchia confusione ma è pacifico comunque che per effettuare servizi di diretta streaming non è necessaria alcuna registrazione al Registro della Stampa e quindi l’attività di service svolta in passato da Canale Sicilia non è illegittima né il suo direttore, Valerio Barghini (con 25 anni di esperienza in una testata nazionale), ha mai posto la propria firma su qualcosa che fino a quel momento avrebbe operato in maniera abusiva.

Nel 2012, con il decreto-legge 18 maggio 2012, n. 63 (art 3), è stato disposto che le piccole testate online “realizzate unicamente su supporto informatico e diffuse unicamente per via telematica, i cui editori non abbiano fatto domanda di provvidenze, contributi o agevolazioni pubbliche e che conseguano ricavi annui da attività editoriale non superiori a 100.000 euro” non hanno l’obbligo di registrarsi al tribunale e al registro degli operatori di comunicazione (ROC). Una normativa discutibile, per molti versi, ma non possiamo che prenderne atto. In mancanza di prove contrarie sul volume d’affari o domande di contributi pubblici, nel caso in questione, viene a cessare quindi la materia del contendere e non sussistono altri aspetti rilevanti.

Con questi chiarimenti credo che le divergenze che coinvolgono le due testate on line si possono chiudere riconoscendo, da una parte, la legittimità dell’attività svolta da Canale Sicilia e, dall’altra, la professionalità del collega Calà (iscritto all’Ordine da oltre vent’anni), incappato, nel corso di una diretta streaming, in un “incidente tecnico” imprevedibile, che può accadere anche ai più importanti mezzi di informazione.

Santino Franchina
Vicepresidente Nazionale dell’Ordine dei Gionalisti

Immediato i commenti delle redazioni di Canale Sicilia e Nebrodi24

Prendiamo atto della nota del vicepresidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti che ringraziamo e confermiamo che il nostro intervento
non era rivolto a criticare l’operato di Salvatore Calà, ma aveva solo il fine di informare i lettori che il servizio non era più di nostra
competenza.

La Redazione di CanaleSicilia

Ringrazio il vicepresidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Santino Franchina per i suoi chiarimenti e ritengo opportuno pubblicare integralmente il suo intervento a precisazione-rettifica di quanto sostenuto nella mia nota.

Redazione Nebrodi24

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