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GIUSEPPINA PIZZO – Gioiosa Marea non è “cosa” tua

“Vorrei dire subito che mi rincresce riceve solo oggi, qui in consiglio comunale, per la prima volta per bocca del sindaco, la notizia della revoca di Teodoro Lamonica dal suo ruolo di assessore e vicesindaco di Gioiosa Marea e dell’entrata in giunta del capogruppo di maggioranza Basilio Lembo Luscari. Per correttezza politica, avrei preferito sapere l’increscioso annuncio preliminarmente dal primo cittadino di Gioiosa Marea  anziché dai mezzi di comunicazione”.

Inzia così l’intervento, tra i più attesi ieri dall’aula e dal pubblico, del consigliere comunale Giuseppina Pizzo, che sottolinea come i membri del consiglio gioiosano, consiglieri di maggioranza e sostenitori del sindaco in campagna elettorale, siamo gli stessi che hanno supportato le scelte politiche ed amministrative di questa giunta attraverso dialogo, condivisione, intesa, sintonia, comunicazione, fiducia e collaborazione.

Per il consigliere questo modus di operare in politica meritava almeno il rispetto della prassi istituzionale.

E si chiede ad alta voce “Ero l’unica all’oscuro dei fatti?

I colleghi consiglieri erano al corrente?

Sono stati preventivamente informati?”.

Aggiungendo “Perché vedete, già la sola inconsapevolezza è inammissibile, ma sarebbe ancora più grave se solo alcuni dei colleghi di maggioranza fossero stati resi edotti dal sindaco.

Ciò equivarrebbe ad una distinzione in classi di merito, consiglieri di serie A e di serie B”.

Parole sofferte, gravi dove la Pizzo accenna anche al ruolo dato ai mass-media con il quale il sindaco ha comunicato la situazione venutasi a determinare: “Da qui ho appreso anche le ragioni che hanno indotto il primo cittadino a compiere una scelta così drastica, usando una formula rituale che non spiega, non giustifica, non fa chiarezza, non espone le eventuali ‘colpe’, se mai ce ne fossero, dell’ex vice sindaco, non chiarisce le eventuali nuove scelte strategico-politiche che inducono a prediligere in giunta un uomo della medesima area politica, senza concertare l’avvicendamento”.

I toni sono duri, non d’arena politica, ma da chi, giovane, viene deluso, anche quanto sancisce la frattura, netta e insanabile:

“Non giriamoci intorno, le decisioni del sindaco Spinella, il modus agendi, l’individualità della scelta senza alcun confronto preliminare, oggi sancisce l’irrevocabile frattura tra il gruppo ‘Gioiosa Marea Sei tu’ di cui faccio parte, e questa amministrazione comunale che non rappresenta più, per metodo e merito, il progetto politico condiviso in campagna elettorale.

Abbiamo fatto del dialogo e del confronto un elemento distintivo del nostro agire personale e politico, non intendiamo venir meno oggi ad un principio che è squisitamente culturale oltre che, a nostro avviso, buona prassi politica. Ciò detto, la sottoscritta e il gruppo ‘Gioiosa Marea Sei tu’, unanimamente, rinnova anche in questa sede la sua piena e totale fiducia a Teodoro Lamonica, e dichiara totale contrarietà alla decisione del sindaco.

Dichiarazione di cui il sindaco è stato preventivamente informato”.

‘Gioiosa Marea sei tu’ nell’ultima campagna elettorale è riuscito, con grande impegno, partecipazione, coinvolgimento popolare e ideale, a far eleggere due consiglieri comunali, oltre la Pizzo anche Basilio Lembo, oggi neo-assessore comunale a posto di Teodoro Lamonica.

Qui la Pizzo diventa impietosa, ma nello stesso tempo proposita.

Nessun accordo, nessuna staffetta, nulla da spartire nella scelta di Lembo.

“Con la fuoriuscita volontaria di Lembo, troppo impegnato nella rivendicazione di poltrone per sé stesso, ‘Gioiosa Marea Sei tu’ diventa un’associazione aperta a chiunque voglia condividerne metodo e programma politico, a chiunque voglia confrontarsi, dialogare, rendersi disponibile per il bene di Gioiosa Marea. – quindi l’affondo – A distanza di tempo e all’insaputa del gruppo che lo ha sostenuto, il consigliere Lembo si propone come membro della giunta in sostituzione di Teodoro Lamonica senza condividere tale scelta né tantomeno spigarne preventivamente le motivazioni agli altri componenti del gruppo  – poi la smemtita dei teoremi politici ascoltati sui marciapiedi –  Oggi, il sindaco ci prospetta questo avvicendamento, ci mette davanti al fatto compiuto incurante delle possibili conseguenze in consiglio comunale, approfittando dei capricci di un singolo individuo e senza alcun riguardo né rispetto nei confronti di chi gli è stato accanto nella buona e nella cattiva sorte”.

E la Pizzo conclude con la sentenza politica, che porta Gioiosa Marea verso una consapevole campagna elettorale.

“Le scelte oggi operate dal sindaco Spinella ci costringono a prendere atto della nuova, mutata realtà amministrativa gioiosana.

Questa prende distanza dal patto elettorale che ci legava, infrangendo il sogno e il progetto politico che miravano a far crescere la nostra cittadina.

Una frattura grave, non senza conseguenze, un momento buio per la vita politica cittadina, che merita non solo il doveroso rispetto per la forma istituzionale, la condivisione, il confronto, ma anche un marcato spessore culturale nelle scelte da operare”.

E quale sarà il ruolo di Lamonica in tutto questo?.

Sono in tanti a chiederselo….

La Pizzo lo tratteggia, con delicatezza politica, senza atti d’imperio: “Il ruolo di Teodoro era ed è importante per il nostro paese; una figura di comprovata esperienza e sensibilità politica, grande acutezza e lungimiranza, attento conoscitore della prassi amministrativa, stimato in ogni dove per storia personale e professionale.

Un uomo in grado di rappresentare al meglio le istanze gioiosane ben oltre i confini cittadini.

Credo che, nonostante la pugnalata alle spalle, la passione per la politica dell’amico Teodoro non si esaurirà qui, stasera, anzi, sono certa che la sua presenza sarà ancor più forte, determinata, foriera di buon senso, oltre che d’indiscusso amore per Gioiosa Marea”.

 

In un’aula attenta, pronta a cogliere segnali, a leggere tra le righe, il consigliere comunale conclude il suo intervento: “Esprimo il mio totale disappunto a quanto deciso dal sindaco e che ci vede qui oggi riuniti.

Contesto, ancora una volta, metodo, forma e sostanza del provvedimento adottato dal Sindaco Spinella, nel quale non mi riconosco per valori culturali e sensibilità politica.

Questo mi costringe a prendere liberamente le doverose distanze dalla maggioranza consiliare, dichiarando la ferma volontà di uscire dal gruppo “un Paese in comune” guidato dal sindaco Eduardo Spinella”.

E la decisone – ormai scritta nell’albo della politica locale: “Da questo momento in poi, la mia collocazione in seno al consiglio comunale è indipendente”.

Auguri!

 

 

 

 

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