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Gola & Psicologia – Cattive abitudini a tavola

Cosa vuoi mangiare?”

Chi lo avrebbe mai detto che una domanda così innocua, almeno in apparenza, poteva essere il fulcro intorno al quale ruotano diverse questioni riguardanti la cattiva alimentazione? E pensare che c’è ancora qualcuno che non riconosce il potere delle domande.

Nonostante l’Italia abbia una tradizione alimentare tra le più sane al mondo, oggi i genitori sembrano avere qualche difficoltà a far seguire ai figli una dieta adeguata alle loro esigenze;  numerosi studi rilevano infatti una crescita dei casi di obesità tra bambini e adolescenti.

Immaginate una situazione tipica, a tavola, una famiglia con due  bambini. La madre indaffaratissima, intenta a preparare tutto velocemente, perché magari dopo ci sono altre faccende (la palestra dei figli, oppure il lavoro ecc.) chiede ai figli: “Cosa volete mangiare?”…

Ora , aldilà della posizione scomoda in cui ci si mette facendo questa domanda (sembra che ci tolga dall’ impiccio di affrontare qualche capriccio, ma a casa, in famiglia, potrebbe risultare quantomeno fuori contesto; certamente più adatta al ristorante), il punto è un altro: un bambino, anche molto piccolo, ha gli strumenti per decidere quali siano gli alimenti più indicati per la sua crescita?

L’insieme di fattori sociologici e psicologici familiari che favoriscono un’alimentazione sregolata possono essere individuati nel cambiamenti della struttura familiare, per esempio, oppure nei ritmi sempre più frenetici che impediscono alla famiglia, anche quando è unita, di vivere insieme il momento dei pasti.

Ma i problemi a tavola non riguardano solamente i bambini: per molte persone più del 90% dei cibi che assumono  vengono mangiati meccanicamente, di corsa, senza alcuna consapevolezza e senza gustarli per davvero.  

Chi ingrassa di solito non si gode ciò che mangia e dopo un po’ abitua il cervello a considerare il cibo come un riempitivo, un calmante dello stress, qualcosa a cui rivolgersi quando ci si sente insoddisfatti, frustrati o scontenti.

Ora quella stessa domanda, che in un bambino può innescare circoli “viziosi”, nonché dinamiche familiari difficili da gestire (come essere in balia di “piccoli dittatori”), per un adulto può invece essere considerata come un punto da cui partire per la ricerca di un benessere fisico e psicologico: “Cosa voglio mangiare? Cosa mi piace veramente?

Spesso non riusciamo a gustare il nostro pasto, ad essere soddisfatti, così il piacere è sopraffatto da altre necessità, come quella di servire marito e figli, di alzarsi da tavola per prendere le varie portate, di affrettarsi a sparecchiare e sistemare la cucina.

Ci si trova così ad assumere molti cibi anche senza provare alcun desiderio per loro e questo non può non avere ricadute sulla nostra forma psicofisica.

Da qualche parte, una volta, ho sentito fare commenti sui francesi, che pare non abbiano la stessa tendenza ad ingrassare degli americani, nonostante la cucina francese sia in realtà ricca di alimenti grassi. La differenza, a mio parere, sta proprio nella ritualità della cucina francese, molto lontana da quella dei fastfood americani, in cui la priorità è appunto avere qualsiasi cibo a disposizione subito, da consumare velocemente e in grandi quantità.

Alcune regole possono allora tornarci molto utili quando sediamo a tavola: mangiare con gusto, senza fretta; ritagliarsi uno spazio ben preciso per mangiare; stare seduti;  essere “presenti” (non estraniarsi o andare con la mente lontano dalla situazione concreta che stiamo vivendo); non farsi sopraffare dai bisogni dei nostri familiari. Ecco che allora mangiare può diventare un piacevole rituale in cui ci si prende cura di sé, piuttosto che un momento di intenso stress.

Film consigliato: “Ricette d’amore” , di Sandra Nettelbeck, del 2001 (la scheda: Ricette d’amore è un film di Sandra Nettelbeck del 2001, d’esordio della regista tedesca, che figura anche come unica autrice della sceneggiatura.  Anteprima nazionale: 10 settembre 2001. Regista: Sandra Nettelbeck. Durata: 109 minuti. Data di uscita DVD: 18 febbraio 2003. Cast: Martina Gedeck, Sergio Castellitto, Maxime Foerste, Ulrich Thomsen, Sibylle Canonica, August Zirner, Idil Üner, Katja Studt. Premi: European Film Awards per il miglior attore –  Commedia sentimentale tra i fornelli di un ristorante francese. Martha lavora come chef in un rinomato ristorante francese di Amburgo, il Lido: single convinta, delusa sagli uomini, ha scelto da tempo di concentrarsi solo sul lavoro vivendo un’esistenza piuttosto monotona, scandita dai ritmi del ristorante. Un giorno però la sorella muore in un incidente e Martha è costretta ad occuparsi della nipotina, rimasta sola al mondo. Ma questo non è l’unico evento che sconvolge la vita della donna: costretta a una breve assenza dal ristorante, quando torna scopre che il proprietario, ha assunto Mario, uno chef italiano, per aiutarla sul lavoro in un momento così difficile. L’allegria e la voglia di vivere dell’uomo, nonostante i contrasti iniziali, riusciranno lentamente a conquistare anche la gelida Martha.

Musica: “Country” di Keith Jarret

 

 

 

 

 

 

 

Lo studio di psicologia “Il Ponte” via Nomentana nuova 25, 00141, Roma 3938284688 Dal lunedì al venerdì: 09\21  Sabato: 10\18- nasce nel 2009, nelle vicinanze del ponte Nomentano, un antico ponte romano costruito sul fiume Aniene in età repubblicana, attraversato dalla via Nomentana, a Roma, nel quartiere Montesacro.

Successivamente, grazie alla collaborazione con altri professionisti presenti sul territorio nazionale, con l’obiettivo di aderire ad un progetto comune e condiviso, vengono aperte altre due sedi, una a Napoli e l’altra a Messina.
Quindi, aldilà di questa vicinanza topografica con uno storico ponte romano nella sua fase di fondazione,  gli studi professionali “il Ponte” prendono il nome soprattutto dagli aspetti simbolici ed archetipici che permeano la figura stessa del ponte.

Simbolo di passaggi, congiunzioni e attraversamenti, il ponte come metafora dei processi psichici rimanda a ciò che l’uomo ha imparato a costruire per superare la condizione dolorosa e paralizzante di scissione e isolamento tra sé e l’altro (dimensione interpersonale) o tra parti di sé (dimensione intrapsichica). Da ciò deriva l’obiettivo principale del nostro lavoro, che è dunque quello di costruire un ponte tra l’uomo e il mondo che lo circonda, un ponte simbolico che traghetti verso nuovi modi di pensare e di esprimersi, più aderenti ad istanze pressanti ed ineludibili del proprio essere.

Transdisciplinarietà e Nomadismo epistemologico

L’attrazione verso ciò che è sconosciuto, la spinta verso l’oltre, l’altro, il diverso, attivano nell’uomo la capacità creativa di creare collegamenti, gettare ponti (attraverso il linguaggio, la metafora, il dialogo ecc.) che consentono comunicazione e possibilità di incontro tra differenti sponde e/o culture, senza per questo ostacolare né ostruire il fluire di ciò che in mezzo scorre.

Partendo da questo desiderio intrinseco di conoscere e di entrare in relazione il nostro lavoro si impegna ad offrire un pensiero dinamico e problematico, aperto alla pluralità e alla differenza, che spostando continuamente il proprio punto di osservazione crea ponti transdisciplinari tra apparati concettuali e approcci diversi.
Le nostre riflessioni tagliano quindi trasversalmente più prospettive, dalla psicologia clinica, alla psicoanalisi, alla psicologia ambientale e sociale, alla sociologia e alla psicologia politica, cercando di costruire configurazioni inedite, capaci di approssimarsi ad una comprensione sempre più fine della realtà.

Consapevoli che la ricerca del benessere psicologico non può prescindere da una più ampia ricerca del bene comune, tutti i nostri interventi sono improntati allo sviluppo di quella cultura eupsichica dello star bene con sé, con gli altri, con il mondo.

Perseguendo questo scopo assume una certa rilevanza, dal nostro punto di vista, far parlare, mettere a confronto, far dialogare modelli, culture, pratiche di intervento, gettando ponti tra scuole di pensiero differenti che aprano passaggi verso una conoscenza sempre meno riduzionistica e sempre più complessa dei fenomeni, capace di riconoscere interconnessioni, articolazioni e interdipendenze.

Dr. Alessio Scialanca

Psicologo, Psicoterapeuta, Psicodiagnosta, Formatore presso Pro. Sca Ong

Founder & co director

Il dott. Scialanca è uno psicologo clinico iscritto all’Ordine degli Psicologi del Lazio (n°17053).

Laureato in psicologia clinica e di comunità presso l’università di Roma La Sapienza,  nel 2010 ha conseguito il diploma di specializzazione in psicodiagnosi e psicologia clinica.

Si è specializzato in psicoterapia nella scuola di specializzazione ITER, presso il policlinico Gemelli di Roma.

Esperienza professionale

Dal 2009 lavora come libero professionista occupandosi principalmente di Psicodiagnosi, consulenza tecnica di parte (CTP) presso studi legali, Counselling e Coaching, Psicoterapia individuale, di coppia e di gruppo, sostegno alla genitorialità, orientamento, Formazione, seminari.

Tra il 2011 e il 2012 ha condotto gruppi di psicoterapia breve presso il CSM dell’ASL RM/B, nell’ambito del progetto “Narrare Insieme”.

Ha realizzato progetti di formazione nelle scuole rivolti ad insegnanti ed operatori, sul tema dell’integrazione e dello sviluppo di convivenza e socialità nel contesto scolastico.

L’interesse per i temi dell’integrazione e della convivenza multiculturale lo ha portato inoltre a collaborare con alcune cooperative sociali, lavorando in diversi centri di accoglienza per immigrati prevalentemente con funzioni di coordinamento dell’equipe e progettazione delle attività, ma anche rivolgendosi direttamente all’utenza attraverso la realizzazione di laboratori di arti-terapie e colloqui di sostegno psicologico.

Attualmente collabora con l’associazione “Pagine Rosa” per cui svolge colloqui di sostegno alla genitorialità, spazi di incontro protetto, mediazioni familiari, presso il Centro Famiglia Pietralata e con l’associazione “Il Prisma” dove si occupa di progetti di riabilitazione per minori con disturbi dello spettro autistico e sostegno alla genitorialità.

 

Dott.ssa Marialaura Toscano  

Psicologa, Psicoterapeuta, Psicodiagnosta, Formatrice presso Pro. Sca Ong

Co director

La dott.ssa Marialaura Toscano è una psicologa clinica iscritta all’ordine degli Psicologi Regione Campania con numero 3991.

Dopo la laurea in Psicologia conseguita presso l’Università Federico II di Napoli, si è formata come psicoterapeuta presso l’Iter – Istituto Terapeutico Romano, (riconosciuto dal MIUR Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ai sensi art. 3 legge n. 56/89).

Esperienza Professionale

Oltre alla attività privata condotta presso il suo studio, collabora in una Scuola offrendo consulenze psicologiche individuali e conducendo interventi di prevenzione.          

Esperta in Scienze Psicologiche ed Analisi Delle Condotte Criminali e in Psicodiagnosi,  è Perito Psicologo (CTU) per conto del Tribunale di Nola.                                                              

Ha inoltre lavorato in diversi centri di riabilitazione prevalentemente con minori affetti da ritardo mentale, ed Associazioni Onlus nel campo delle adozioni, nazionali ed internazionali, svolgendo indagini psicosociali per le coppie che si dichiarano disponibili ad una adozione e, attivando percorsi di informazione e di formazione di gruppo, di sostegno alla genitorialità nella fase pre e post-adozione.

 

Dott.ssa Romina Fabio 

Psicologa, Psicoterapeuta esperta in Psiconcologia e Psicodiagnostica. Orientatore Integratore, Responsabile Counselor presso Pro.Sca Ong.

Co director

La dott.ssa Romina Fabio è laureata in Psicologia V.O. presso l’Università di Palermo dal 2007. Abilitata alla professione è iscritta all’ordine degli Psicologi Regione Siciliana (n° 5410) dal Marzo del 2010.

Si è perfezionata nel 2009 con il master di II° livello di Psico-Oncologia presso l’Università Cattolica del “Sacro Cuore” di Roma. Successivamente, nel 2010 ha acquisito il titolo di Psico-diagnosta.

Nel 2012 si è specializzazione in Psicoterapia di Gruppo presso l’Iter (Istituto Terapeutico Romano, riconosciuto dal MIUR Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ai sensi art. 3 legge n. 56/89).

Esperienza Professionale

Ambito Formazione

Attualmente lavora come Responsabile Counselor, Orientatore Integratore, presso Pro.Sca Ong, dove svolge attività di orientamento a lavoro.

Gestione e sviluppo delle risorse umane;

Diagnosi ed analisi del fabbisogno individuale, territoriale ed aziendale;

Bilanci di competenza e di prossimità;

Progettazione, promozione e valutazione delle strategie di autosviluppo professionale;

Consulenza e Coaching di carriera;

Ambito Clinico

Libera professionista presso il suo studio privato si occupa prevalentemente di psicoterapia individuale, di coppia e di gruppo. Sostegno alla genitorialità. Attività laboratoriali di gruppo.

Esperta in Psico-Oncologia, disciplina che si occupa, in maniera privilegiata e specifica, della vasta area delle variabili psicologiche connesse alla patologia neoplastica e in generale delle implicazioni psico-sociali dei tumori. Ha lavorato come volontaria e tirocinante presso l’Ospedale dei Bambini di Palermo, nel reparto di Onco-ematologia pediatrica dal 2000 al 2008, e presso la Casa di Cura “La Madallena” di Palermo dal 2007 al 2010, presso il servizio di Psico-oncologia e nel reparto di Chirurgia Oncologia , unità di Senologia. Svolge attività di sostegno rivolta ai pazienti oncologici.
Ambito Giuridico

Esperta in Psico-diagnostica collabora come consulente presso lo studio legale Magistro, dove si occupa di mediazioni familiari e attività peritali. Batteria di test utilizzata : Test Rorschach;Wais (intelligence scale); Reattivi di disegno (test dell’albero, disegno della figura umana, test della famiglia); Reattivo Wartegg.

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