“Bravo Schettino, evviva Schettino!!!” gridava, applaudendo, la numerosissima folla accorsa sul litorale di Ganzirri oggi pomeriggio, per assistere, incuriosita, alle interessanti operazioni di disincaglio della nave cargo HC Rubina, lunga 126 metri, mentre la prua dell’enorme imbarcazione, dopo oltre due ore di lavoro dei rimorchiatori, si staccava dagli scogli in cemento del litorale di Ganzirri.
La causa più probabile sembra un’avaria al timone, ma tutto è da accertare con grande attenzione, visto che nello Stretto di Messina, da oltre due anni, a seguito della collisione del Segesta Jet con la nave portacontainer Susan Borchard, avvenuta il 15 gennaio 2007, nella quale persero la vita il comandante Sebastiano Mafodda, il direttore di macchina Marcello Sposito e i marinai Palmiro Lauro e Domenico Zona, vige, tra l’altro, la rigida regola del rispetto dello schema di separazione, che assegna rotte ben precise alle navi in transito sia longitudinalmente che trasversalmente.
Tutto ciò sarà chiarito nelle due inchieste avviate, rispettivamente, dal Comando della Guardia Costiera e dalla Procura della Repubblica di Messina.
Nel frattempo il personale della nave stazionava sui ponti, seguendo dall’alto le operazioni, in attesa di intraprendere il viaggio verso il porto di Messina, a disposizione delle Autorità.
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