di Antonio Mazzeo
Saràla 173^ Brigata Aviotrasportata di stanza a Vicenza la punta di diamante della campagna d’autunno dell’esercito USA in Afghanistan.
Nello specifico, gli uomini hanno partecipato al primo corso per “operatori MRAP – Mine Resistant Ambush Protectedâ€Â, i sistemi blindati che il Pentagono ritiene fondamentali per difendere le truppe da attacchi terroristici, imboscate ed esplosioni di bombe e mine. Per l’esercitazione di Hohenfels, sono stati trasferiti via nave dal Kuwait una quarantina di blindati leggeri MRAP utilizzati normalmente in ambienti urbani ed in operazioni antiguerriglia. La 173^ Brigata Aviotrasportata è stata la prima unitàterrestre USA di base in Europa ad essere addestrata all’uso di questi veicoli. Un secondo ciclo di esercitazioni alla guida dei superblindati è previsto subito dopo il suo trasferimento in Afghanistan, in una localitànon ancora rivelata dal Pentagono. ÂÂ
Nonostante l’ingente impegno finanziario per ammodernare i sistemi di trasporto blindati (l’intero programma MRAP dovrebbe costare a Washington 17,6 miliardi di dollari), sono numerose le critiche sulla loro reale efficacia e sostenibilitàmilitare. Le ridottissime velocitànei trasferimenti per le impervie montagne afgane e le difficoltàdi mobilitànel passaggio per grandi arterie stradali e centri urbani accentuano l’esposizione dei blindati agli attacchi di sorpresa o agli attentati. Gli MRPA consumano inoltre grandi quantitàdi carburante, sono difficilmente trasportabili dagli aerei cargo e dalle navi anfibie e comunque con costi proibitivi. Lo US Transportation Command ha stimato una spesa di 750.000 dollari per il trasferimento di ogni singolo veicolo con i C-17 e i C-130, i giganteschi mezzi aerei in dotazione alle forze armate USA. Il Dipartimento della Difesa è stato così costretto a commissionare alcuni cargo russi “Antonov An-124â€Â, giàoperativi presso la base aerea di Charleston, South Caroline, dove vengono stazionati i nuovi MRAP prodotti dalla Oshkosh Corporation.
Per i paracadutisti della 173^ Brigata USA si tratta della quarta missione di guerra in Afghanistan dal 2003. Nel marzo del 2004 al Southern European Task Force SETAF di Vicenza (oggi SETAF/ US Army Africa) fu pure affidato il comando delle operazioni alleate. L’ultima campagna militare si è invece sviluppata nelle aree meridionali del paese tra il maggio 2007 e il luglio 2008 e ha visto impegnati 3,400 militari. Nei quindici mesi di violenti combattimenti in cui non sono state risparmiate le popolazioni civili, ci sono state alcune vittime tra i reparti USA. Secondo dati ufficiali, sarebbero già35 i militari della brigata che hanno perso la vita in Afghanistan, 4 dei quali in occasione di un incidente di volo ad un CH-47 precipitato nell’aprile 2005 nella zona di Ghazni, a circa cento miglia a sudovest di Kabul.
Intanto il Comando SETAF/US Army Africa conferma che al Dal Molin i lavori per la nuova installazione USA procedono speditamente. “I contractor italiani rappresentati dalla Cooperativa Muratori Cementisti di Ravenna e dal Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna hanno impiantato 800 palificazioni per sostenere le fondamenta di alcuni edifici polivalentiâ€Â, ha dichiarato Susan Wong, senior project manager dell’Ufficio di trasformazione e costruzione dell’Us Army. “Gli edifici serviranno come uffici e caserme per i 1.200 militari dei quattro battaglioni attualmente di base a Bamberg e Schweinfurt. Tutto procede secondo il programma e le nuove costruzioni dovrebbero essere completate entro l’estate del 2012. Sono giàstate demolite tutte le palazzine che dovevano essere demolite, così come una parte della pista di volo che il governo italiano aveva designato per l’uso da parte degli Stati Uniti d’America. La parte restante della pista ricadente nella installazione rimane intatta, ma non è abbastanza lunga per essere utilizzataâ€Â.
Sempre secondo Susan Wong, al Dal Molin lavorerebbero attualmente 145 operai che diventeranno 550 quando saràavviata la costruzione degli edifici. Considerato che la commessa per le aziende della Lega delle Cooperative è di oltre 245 milioni di euro, non si può certo dire che la nuova base di Vicenza abbia significative ricadute occupazionali.
Foto: www.actionsoldier.it; www.defenselink.mil; news.thomasnet.com; www.army-technology.com
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