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I TITANI A MESSINA – Al “Monte di Pietà” la mostra di Alessandro Caminiti

 

L’evento è stato organizzato l’associazione culturale Messina e 20 in collaborazione con l’associazione accademica culturale templare Madonna della Lettera di Messina e con il patrocinio  della Provincia regionale di Messina.

L’inaugurazione, come tutta la mostra, vuole rappresentare un vero e proprio punto d’incontro tra due mondi che solo apparentemente sono contrastanti, quello della modernità e della contemporaneità, ma che si possono facilmente incontrare grazie alla voglia di cambiamento e alla poliedricità dell’artista.

Questo incontro lo si poteva percepire dal sottofondo musicale, proposto dal gruppo EnArmonia Ensemble, che con flauto e violino alternava brani classici, come la musica presente nel film Il Gattopardo al momento del gran ballo, a brani contemporanei come la colonna sonora della saga Pirati dei Caraibi, molto apprezzata dai giovani.  Interessante anche la sfilata tenuta dagli esponenti dell’associazione accademica templare Madonna della Lettera che con la classica tenuta bianca e la croce templare rossa, hanno sfilato con tanto di spadone suscitando l’interesse dei presenti. La presenza dell’accademia templare non è casuale visto il titolo della mostra, I Titani appunto, che puntava ad esprimere non  una grandezza fisica fine a sè stessa, bensì una grandezza di spirito necessaria per diventare un templare.

Andando alle opere il filo conduttore è senza dubbio il cambiamento, veri e propri punti di passaggio da una fase della vita ad un’altra.

Il titolo delle opere principali, “Punti di Rottura”, indica questo passaggio che porta alla grandezza titanica. Il quadro, ad esempio, è capovolto e messo in poszione romboidale per esprimerne il sentimento di diversità d’animo con il mondo esterno, la raffigurazione esprime tutto l’istinto che ha gettato in quest’opera Alessandro Caminiti, istinto che però non è fine sè stesso visto che i punti raffigurati su uno sfondo nero tendono a creare una sorta di costellazione dando un senso di “titanico” infinito. Anche le sculture fatte in materiale ferroso hanno una forma particolare, vista la presenza di molti punti rottura quasi a sentire la necessità di un cambiamento. Queste opere hanno molti in comunetra di loro, ma anche molti punti di contrasto, ma tutte hanno comunque un enorme senso di amore verso ogni forma d’arte.

Antonio Macauda

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